Microcalcificazioni

Strutture parenchimo stromali distribuite su tutto l'ambito con aspetto micronodulare.
A dx al quadrante supero esterni in piani profondi verso il prolungamento ascellare gruppo di microcalcificazioni nel cui contesto all'esame eco sono riconoscibili alcune cisti. Altro gruppo di mcircrocalcificazioni al quadrante super esterno di sx in periareolare. Anche a tale livello all'esame eco sono riconoscibili solo alcune formazioni cistiche.
Conclusioni...marcati segni di displasia. I due focolai di microcalcificazioni presentano caratteristiche francamente displasiche e pertanto meritano approfondimento diagnostico mediante biopsia o controllo mammo tra circa 3/4 mesi.

Allora ho sempre avuto seno fibricistico ma eè la prima volta che rilevano tali formazioni. Sono confusa e non so francamente QUANTO mi devo preoccupare in quanto la radiologa che ha refertato è stata molto ambigua. Dicendomi prima che essendoci delle cisti sotto starebbe tranquilla ma dicendomi anche testualmente che le microcalcificazioni sono 'fetenti'. Mi rendo conto che una diagnosi non eè fattibile ma vorrei la vostra chiave di lettura di tale referto.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Mah !! Ma che vuol dire "fetenti" ??? Deve scrivere se sono benigne, dubbie, sospette o maligne !

Per la verità ha scritto che sono >>I due focolai di microcalcificazioni presentano caratteristiche francamente displasiche>> e quindi suppongo BENIGNE.

Se è così perchè mettere tanta ansia con un "fetenti"...... buttato lì ???
Si tratta di un referto che non dice nulla così come trascritto., anche se lascia intendere un giudizio di una ipotesi diagnostica non preoccupante .

In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie" e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/70-agobiopsia-della-mammella.html

Pertanto ripeta tra 3-4 mesi la mammografia monolaterale precauzionalmente e stia tranquilla.

Intanto colga questo "segnale" come importante e cominci ad occuparsi della Prevenzione Primaria, più importante di quella Secondaria (= controlli)

PREVENZIONE PRIMARIA (= stile di vita)
(Alimentazione + attività fisica)
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/2253-fermi-tutti-la-dieta-anticancro-si-rimangia-le-regole.html
http://www.senosalvo.com/terapia_metronomica.htm
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
http://www.senosalvo.com/vero_falso_dieta.htm
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/90-l-attivita-fisica-riduce-il-rischio-di-morire-prematuramente-soprattutto-per-tumore-e-infarto.html

Tanti saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente

La ringrazio moltissimo per la premura con la quale mi ha risposto. Sono più
tranquilla ora........
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