Nel quadrante supero esterno destro si evidenzia cluster di microcalcificazioni pleomorfe di 2 cm

salve ho facto una mammografia poi ecografia conquest risultato: ECOGRAFIA DELLA MAMMELLA BILATERALE - MAMMOGRAFIA BILATERALE (2 PROIEZIONI)
Esecuzione Referto: 30/05/2016 19:19 Pag. 1 di 2 Referto firmato digitalmente ai sensi del DL N. 82 del 07/03/2005, DPCM del 13/01/2004, Deliberazione CNIPA n.4 del 17/02/2005, Deliberazione CNIPA n.34 del 18/05/2006, Circolare CNIPA n.48 del 06/09/2005
Dati anamnestici: Quesito Clinico: None
prevenzione in asintomatica con familiarità
TECNICA: pr. cc, oblique. DENSITA’ RX: D3a (25-50%). DESCRIZIONE: prima indagine eseguita. Nel quadrante supero esterno destro si evidenzia cluster di microcalcificazioni pleomorfe di 2 cm circa. Non si apprezzano opacità od altri reperti con caratteri patologici.
ECOGRAFIA MAMMARIA: nella sede delle microcalcificazioni, quadrante superoesterno destro, è presente sfumata area tenuemente ipoecogena di 2 cm circa, associata ad alcuni spot iperecogeni da microdepositi calcifici; il reperto è di scarsa significatività patologica (mastopatia fibrosa?) e senza certezza assoluta di coincidenza col reperto mammografico. Alcune cisti semplici di 0,5-1 cm, talvolta raggruppate, si evidenziano a sinistra. Il restante quadro mostra morfologia ed ecostruttura parenchimale da valutarsi regolari, in assenza di alterazioni patologiche. Linfonodi ascellari normali (flogistico – reattivi).
ANAMNESI FAMILIARE: rischio eredo – familiare presumibilmente (in assenza di documentazione relativa) rilevante: nonna materna e zia materna CA mammella rispettivamente in giovane età e a 64 anni.
CONCLUSIONI: dubbio
CONSIGLI: si è suggerito e concordato con la Paziente di tipizzare istologicamente le microcalcificazioni mediante microbiopsia stereotassica con Mammotome. La procedura è programmata mercoledì 08/06/2016 alle ore 12.30 presso la Senologia dell'Ospedale di Lugo (accordi telefonici)
premetto che ho avuto una isterectomia con annessi 10 Anni fa e faccio la terapia ormonale , quanta probabilità c'è che il risultato sia di tumore?
[#1]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.4k 1.2k 61
In una mammografia "trasparente" le calcificazioni essendo sostenute da deposito di sali di calcio (fosfati, carbonati, ossalati ecc) sono di facile rilievo soprattutto con la strumentazione moderna.

Esse tuttavia sono talvolta difficili da interpretare (il cosiddetto valore predittivo positivo in alcune casistiche è di appena il 10 %)
e la difficoltà di interpretazione aumenta in rapporto alla evoluzione tecnologica che permette di vederne sempre di più e sempre più piccole.

Sembra quindi più opportuno parlare di calcificazioni, definendole di volta in volta "benigne", "dubbie", “sospette” e di "tipo maligno" .

Le calcificazioni benigne non richiedono neanche controlli e quelle maligne devono essere sottoposte a intervento chirurgico.

Quelle dubbio-sospette vanno meglio definite tramite un approfondimento diagnostico cioè con un esame istologico, che può essere ottenuto con un intervento bioptico a cielo aperto o con uno strumento chiamato Mammotome, che si basa sull'aspirazione meccanica eseguita da un apposito strumento connesso con una agocannula.
http://www.senosalvo.com/approfondimenti/agobiopsia_della_mammella.htm

Nel suo caso sono dubbie e pertanto non ci resta che attendere l'esito dell'esame istologico.

Forse però in attesa dell'approfondimento SOSPENDEREI pre cauzionalmente LA TERAPIA ORMONALE .

Tanti saluti
Salvo Catania

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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