Sospetto diverticolo uretrale

Buongiorno, ho 42 anni e da circa 5 anni mi hanno riscontrato una tumefazione perineale in corrispondenza del corrpo spongioso, diagnosticata prima come ascesso in fase di formazione, poi come linfonodo, mai scomparsa.
Da circa 2 mesi ho iniziato ad avertire dei bruciori in corrispondenza dell'uretra perineale con bruciori durante la minzione che 2 settimane or sono si sono aggravati con stimolo continuo, difficolta' ad urinare e pesantezza e dolenzia nella zona perineale.
SU consiglio dell'urogolo, ho effettuato l'esame del PSA risultato normale, l'urinocultura (negativa) e la sperimiocultura, risutata positiva all'enterococco. Ho notato anche una piccola perdita ricorrente di liquido (pare urina) durante la giornata, simile a picocle gocce.
Ho quindi effettuato una cura di 14 gg di Ciprofloxacina 500 (2 cp al gg) e sto prendendo 2 cp di Pigenil 50 e 1 supp di mictasone alla sera.
Ho eseguito ecofgrafia addominale e tr col seguente referto "Reni con cisti parenchimali semplici al 3 medio bilat. di 27 e 20 mm vescica ndp e prostata nei limiti. tumefazione perineale e' da riferire a gavoccioli venosi."
Nel frattempo il bruciore e' rientrato e anche lo stimolo persistente. E' rimasta la dolenzia perineale e ogni tanto la sensazione della fuga di qualche goccia di urina (che raramente si verifica effettivamente, nonosante la sensazione)
Quindi ho eseguito una ulteriore visita urologica con esplorazione rettale, il cui referto e' il seguente "genitali est. varicocele sin di 2-3 grado. apprezzabile tumefazione perrineo-scrotale sin apparentemente teso-elastica, che in clinostasi diminuisce di dimensione, discretamente mobile, sui piani superficiali e profondi, dolente all'ispezione. E.Rettale: prostata come albicocca, parenchimatosa, con areedi minor consistenza alternate ad altre leggermente fibrose, margini netti, mobile, dolente, senza peraltro secrezione.
Si consiglia di proseguire la terapia iniziata e di eseguire uretrocistografia retrograda minzionale perr escludere la presenza di diverticolo uretrale".
Evidenzio che avverto anche un bruciore alle dita del piede sx (stesso lato della tumefazione), che pero' potrebbe dipendere da una ernia L5-S1 che ho da circa 3 anni.
Domani eseguiro' l'uretrocistografia. Inutile dire che sono abbastanza preoccupato, soprattutto per un eventuale intervento nel caso in cui venisse confermato il diverticolo.
In ogni caso volevo chiedere: l'esame prescritto, per quanto invasivo, e' molto doloroso e puo' avere qualche effetto collaterale?
nel caso si trattasse di diverticolo, e' assolutamente necessario un intervento? In caso positivo in cosa consiste e quali sono gli effetti collaterali possibili
nel caso si trattasse di gavocciolo venoso, e' necessario qualche ulteriore intervento? Esiste qualche periocolo di natura circolatoria (lo chiedo perche' ho la mutazione del fattore V Leiden ed ogni complicazione vascolare venosa e' preoccupante per eventuali eventi trombotici)
Potreste riscontrare le mie richieste?
grazie ancora
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utente,
io openso che lei soffra di una bane prostatite, che va curata come tale,
cmq l'esame è abbastanza sicuro.
per quanto riguarada il problema vascolare deve fare un doppler testicolare per valure se la formazione è di tipo vascolare

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
premesso che dalla sintomatologia riferita mi trovo concorde con quanto diagnosticato dal collega che mi ha preceduto,
chi l'ha visitata ha fatto diagnosi di s. divert uretrale e per la qualcosa ha chiesto una uretrografia che è bene fare avendo Egli fatto un esame obiettivo.
L'esame è antipatico ma non eccessivamente doloroso, per cosa fare dopo...prima una diagnosi e poi la indicazione terapeutica altrimenti corre il rischio di aumentare le sue giuste ansie.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#3]
dopo
Utente
Utente
Anzitutto Vi ringrazio per la disponibilita'. In una situazione dove e' sempre piu' difficile trovare qualche medico disposto ad ascoltare chi di medicina sa poco e si trova a fare i conti con disturbi persistenti che sono fonte di preoccupazione, fa molto piacere trovare persone come voi che gratuitamente forniscono un consulto e rassicurano i pazienti.

Ho ritirato l'esito dell'Uretrocistografia che recita: "nulla da segnalare all'esame preliminare diretto della pelvi. Dopo posizionamento di catetere in fossa navicolare viene introdotto il mezzo di contrasto idrosolubile che opacizza l'uretra e risale irregolarmente in vescica.
La vescica presenta pareti elastiche e bene estensibili ed appare indenne da difetti di riempimento. Sono stati assunti quindi radiogrammi in fase minzionale che documentano buona distensione del collo vescicale e regolare canalizzazione dell'uretra. Si osserva un lieve restringimento dell'uretra a livello del suo tratto membranoso senza immagini di stenosi anulare. Non reflussi vescico uretrali attivi e/o passivi. dopo minzione e' completo lo svuotamento vescicale"

Quindi, se capisco bene, non e' stato rilevato alcun diverticolo? corretto? Quella lieve restrizione e' preoccupante? potrebbe essere situata in corrispondenza della tumefazione (che e' posizionata nella zona tra perineo e scroto)?

Intanto ho terminato la 21 giornata di atibiotici (ciprofloxacina 500 2 cp al di') e le 10 supp. di mictasone. continuo il pigenil 50 2 cp al di' per 2 mesi.

Dalla sospensione di aintibiotici e supp. ho notato che alcuni sintomi scomparsi (senso di pesantezza perineale, dolore alla digito pressione nella zona perianale, bruciori e stimolo alla minzione) sono lievemente ricomparsi.
E' possibile che sia ancora la prostatite diagnosticata? E' un disturbo cosi' "farmaco resistente"?
Cosa dovrei fare? rifare urinocultura e sperimiocultura per verificare l'eventuale presenza dell'enterococco diagnosticato 4 settimane fa? continuare con la cura antibiotica o con altri farmaci?
Per la tumefazione, invece e' il caso di fare un ecodoppler perineale o scrotale o qualche altra indagine?
Perdonate questa serie di domande ma ho trovato un appuntamento con l'urogolo solamente il 10 agosto. Verifichero' l'ipotesi di effettuare una visita non convenzionata quanto prima (ma in genere il tempo di attesa e' ugualmente di circa 2 settimane). Domani sottoporro' ugualmente l'esito dell'esame al medico di base
Vi ringrazio ancora sentitamente per il prezioso lavoro che svolgete ed aiuto che fornite.
Distinti saluti
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