Ciste lobo medio prostata

egregi dott.ri

ho 43 anni e da un paio di anni ho dei problemi all'apparato urogenitale
i problemi sono iniziati in seguito ad un contagio da clamidia nel 2008
ora a distanza di 2 anni e dopo aver fatto 2 ecotransrettali ed un uroflussometria mi trovo ad avere problemi di stimoli continui ad andare in bagno. gli esami per escludere infezioni sono tutti negativi (tampone uretrale).Il tutto sembra essere dovuto ad una ciste presente nel lobo medio prostatico. premetto che il risultato dell'uroflussometria non è dei piu incoraggianti ma la ciste al lobo medio nella seconda eco risulta diminuita. mi domando se la ciste puo regredire fino a sparire. l'urologo mi ha detto che se la nuova uroflussometria sarà simile alla precedente bisognerà togliere la ciste nel lobo medio. mi domando se non ci sono metodi alternativi. l'intervento è sicuro o puo provocare impotenza ed altri problemi legati alla sfera sessuale?
grazie
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
se LA FLUSSOMETRIA MOSTRERA' UNA CURVA PATOLOGICA E CIOè UN FLUSSO NETTAMENTE OSTRUITO è GIUSTO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA POSSIBILITà DI UN INTERVENTO ENDOSCOPICO VOLTO A RISOLVERE L'OSTRUZIONE.L'INTERVENTO GENERALMETE PROVOCA EIACULAZIONE RETROGRADA (ORGASMO NON SEGUITO DA EMISSIONE DI SPERMA)E ASSAI RARAMENTE (2-5%)PUò COMPORTARE PROBLEMI DI DEFICIT ERETTILE.
CORDIALI SALUTI

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Generalmente queste cisti da ritenzione (così vengono chiamate) quando sono sintomatiche vanno trattate con un intervento endoscopico di incisione, che ha dei rischi relativamente alla sessualità, ma che praticato da mani esperte non comporta grossi problemi.
Continui a seguire con fiducia il suo urologo.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per la celere risposta anche se non è delle piu incoraggianti. avere problemi di eiaculazione retrograda o problemi di erezioni a 43 anni non mi sembra il massimo delle aspettative. mi domando se durante questi anni dove la medicina ha fatto passi da gigante non si sia riusciti ancora a superare questi problemi che mi sembrano abbastanza invalidanti per il proseguo di una vita regolare legata alla sfera sessuale. fino a quanto puo essere indicato un trattamento farmacologico, oppure il trattamento farmacologico non fa che aggarvare il quadro clinico?

grazie
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