Sclerosi del collo vescicale

buonasera, la diagnosi oserei definire certa è: sclerosi del collo vescicale. Ho fatto tutti gli esami necessari e girato diversi urologi. Vi disturbo perchè, vorrei capire meglio, quali siano i fattori che determineranno "l'eventualità" dell'effetto collaterale della eiaculazione retrograda.... Oramai pur non essendo ne urologo ne tanto meno medico, mi sono occupato del problema per cosi a lungo che qualcosa ho finito per capirla anche solo per inerzia..... quindi in sintesi, pare che l'eiaculazione retrograda, non soltanto sia altamente probabile ma che addirittura sia auspicabile per la buona riuscita dell'intervento! tuttavia, più che dalla tecnica usata, pare che determinanti, siano l'esatto punto in cui il taglio verrà effettuato e la mano del chirurgo....pare che quelle poche possibilità di evitare l'eiaculazione retrograda e contemporaneamente riuscire ad ottenere un buon risultato sul problema, siano da ricercare in questi 2 elementi appena citati. La domanda è: ho detto delle cose sbagliate? e poi.. che altro c'è da sapere? ed in fine, la decisione se farlo o meno è strettamente personale e va ponderata alla luce di alcuni fondamentali requisiti (età,presenza di figli, psicologicamente etc..) ma il NON farlo, alla lunga, quali problemi, aldilà di quello già presente, potrebbe comportare e, con che incidenza percentuale?
Grazie
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
le sue considerazioni sono molto pertinenti a parte a mio parere quella della "mano del chirurgo" nel senso che per fortuna oggi l'avvento delle nuove tecnologie e la globalizzaizone delle conoscenze mediche hanno quasi del tutto abbattuto la differenza in termini di risultati fra un chirurgo e l'altro specie in questo tipo di chirurga miniinvasiva endoscopica. Come giustamente ha detto si evita di eseguire l'intervento se non è estremamente inidispensabile nei soggetti in età riproduttiva in quanto può determinare sterilità.
Il discorso della fondamentalità dell'atto chirurgico nasce dopo approfondito colloquio con il paziente e dopo una attenta analisi di numerosi fattori come ad esempio tracciato flussimetrico piatto, elevato residuo post-minzionale, segni endoscopici di "vescica da sforzo", reflusso Vescico- ureterale, infezioni delle vie urinarie ricorrenti complicate da pielonefrite, ecc.

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2

caro lettore,

la TUIP ( sezione del collo vescicale stenotico) comporta il rischio di eiaculazione retrograda a prescindere dalla esperienza ed abilità dell'operatore.
Quasi sempre è questione di "c....lo"
valuti lei l'entita dei disturbi.Si tratta di un inetervento estremamente semplice.
Se ha già dei figli l'eiaculazione retrograda potrebbe non essere un problema ( secondo alcuni è un vantaggio...non potendo fecondare eventuali altre partners).
Se ancora non ha figli si potrebbe pensare alla ipotesi di depositare in una banca del seme ( in qualsiasi struttura PMA) qualche campione di sperma da utilizzare per fecondare gli ovociti della partner nel caso la sua eiaculazione "sparisse"
Decisione "molto personale"
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dottori ed innanzitutto grazie infinite per la vs esaustiva consulenza!mi fa piacere sapere che la mano del chirurgo possa essere esclusa dalla variabili... tuttavia, se l'esatto punto, in cui si effettua il taglio, rimane invece, una variabile importante per la determinazione di questo spiacevole effetto collaterale (che rimane, a mio avviso, spiacevole a prescindere dalla presenza o meno di figli, per poi diventare addirittura pregiudizievole in loro assenza..) mi piacerebbe capire se e quanto questo, possa influire, sul discorso della totalità o parzialità di questa "benedetta" eiaculazione..... perchè, in fin dei conti, se fosse parziale, andrebbe ugualmente bene.... in quanto, non è che uno, stia li, a quantificare quanto sperma produca.... è il caso di perdita totale, a destare, quantomeno in me, qualche ragionevole perplessità.... quindi, se esiste una risposta a questa mia domanda, mi piacerebbe sapere proprio, se c'è correlazione, ed in che misura, fra la posizione del taglio e la determinazione della totalità o parzialità della eiaculazione retrograda.....
Grazie!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Gentile utente,
Comunemente la incisione in caso di sclerosi del collo va eseguita linearmente con lama fredda quindi senza l'ausilio di correnti elettriche e/o fonti di calore alle ore 12.
Non è il livello al quale si va ad eseguire la incisione che determina la eiaculazione retrograda, ma il fatto che si viene a perdere la cosiddetta "camera di compressione" garantita dalla contrazione tenace della muscolatura liscia del collo vescicale. Quando la vado ad incidere tale contrazione viene meno e si verifica la perdita di spinta alla fuoriuscita che riceve il liquido seminale.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie, è stato a dir poco illuminante! c'è solo una cosa che non capisco e mi rendo conto che forse la domanda è stupida, perchè per rispondermi, dovrebbe avere la sfera magica ma.... secondo lei, perchè l'urologo che mi ha eseguito l'ultima urroflussometria (che poi è lo stesso che due anni prima mi aveva seguito e fatto la diagnosi..) mi ha detto che io sarei "ad uno step prima" dal tipo di intervento che genera una totale perdita dell'eiaculazione verso l'esterno e che quindi, nel mio caso, più verosimilmente, dovrebbe verificarsi una parziale eiaculazione retrograda? in effetti il mio ultimo urologo mi ha dato poche speranze di conservare l'eiaculazione (tutta) e mi ha riferito che saprà essere più preciso dopo che mi avrà eseguito un esame invasivo con la telecamera (dove presumo andrà a verificare l'esattezza della diagnosi fatta dal collega...) pertanto che significato possono assumere le parole del primo urologo?
So bene che ciò che sto per fare non è consentito dal regolamento e so pure che rispondermi, sarebbe per lei, cosi come per chiunque altro professionista volesse intervenire, controproducente, tuttavia giusto nella speranza di ricevere un fattivo aiuto, piuttosto che rimanere solo in un ambito teorico..... a questo link c'è un esame di cistouretrografia retrograda eseguito due anni fa e che ha contribuito alla diagnosi di sclerosi del collo vescicale.... capirò se non vorrà guardarlo e capirò pure se invece vorrà farlo! :-) cordialmente....
http://imgur.com/jb5XgSL
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
1) Dal mio punto di vista avere una eiaculazione parziale è come non averla. Tenga presente che la fuoriuscita del liquido seminale per poter avere la massima efficacia fecondante deve avere anche un certo grado di pressione di fuoriuscita. Immagini un aereo che deve decollare da una nave portaerei: se non ha la giusta spinta finisce in acqua la stessa cosa accade allo spermatozoo.
2) Per poter essere valutata nel modo più corretto una radiografia è necessario vederla ad alta definizione e nel dettaglio ciò che non è possibile fare in questo modo.
Comunque prima di procedere è giusto e necessario fare tutte le analisi che il caso richiede come la uretrocistoscopia richiestale che sicuramente chiarirà maggiormente il quadro clinico.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
ah beh... anch'io penso che una cosa o la si fa bene oppure è meglio non farla per niente! è un pò come quelli che vanno al ristorante e poi si mettono a guardare i prezzo del menù! :-)
diciamo però che probabilmente una eiaculazione parziale avrebbe un minore impatto da un punto di vista psicologico..... d'altra parte, come giustamente mi ha spiegato chiaramente lei, se la diagnosi è sclerosi del collo vescicale, il taglio si esegue nella maniera che lei ha descritto e l'eiaculazione si perde per le ragioni che sempre lei ha descritto chiaramente.... quindi essendo questa, a bocce ferme, la situazione... proprio non capisco che cosa intendesse dire il primo urologo con step precedente..... a questo punto, o non è sclerosi del collo oppure se è ciò che dovrebbe ........ in ogni caso grazie per la consulenza chiara e precisa.... sono quasi certo che mi sottoporrò all'intervento (dopo 2 anni di riflessioni direi che i tempi possono essere considerati maturi!) perchè è solo cosi che potrò guarire e visto che io mi ritengo una persona abbastanza previdente.. meglio farlo prima che i problemi aumentino! con buona pace dell'eiaculazione....
Grazie...
Saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
In effetti il problema diventa anche psicologico oltre che funzionale. Meglio non avere troppa fretta e ponderare bene il da farsi.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
ovviamente..... infatti, come detto, questa storia va avanti da 2 anni..... poi si arriva ad un punto, dove uno deve scegliere, perchè peraltro anche il NON scegliere, alla fine dei conti, equivale ad una scelta.... ed inoltre diventa inutile se non addirittura dannoso, continuare ad eseguire esami (di cui alcuni anche invasivi...) per poi giungere sempre alla stessa conclusione che è meglio non farne nulla....
Cordialmente....
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Questa è pura filosofia! Saluti.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
ma non per questo non più degna di considerazione..... ed inoltre sono presenti anche elementi di ragionevolezza, infatti, come ho avuto modo di dire più volte, a distanza di 2 anni, ho deciso di ripropormi lo stesso problema. Ora, è evidente che da solo non si poteva risolvere e che quindi la diagnosi sarebbe stata nuovamente la stessa... al massimo sarebbe potuta essere peggiore.... cosi, dopo 2 anni, se ho deciso di ripropormi il problema è per risolverlo, altrimenti che senso avrebbe avuto farmi ridire ciò che già sapevo? visto che invece percepisco che lei quasi mi stia sconsigliando dal farlo...mi viene naturale domandarle perchè.....
Grazie
Cordialmente
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
In effetti ad oggi non ho mai praticato una cervicotomia o TUIP ad un paziente di età inferiore ai 50aa, anche perchè il problema può ripresentarsi a breve distanza conservando però l'eiaculazione retrograda o minimale oltre alla possibile insorgenza di disturbi irritativi (elevata frequenza minzionale e bruciore) persistenti nel tempo. Quindi essa va eseguita solo in casi estremi che per fortuna nonostante la numerosa mole di pazienti che trattiamo non mi è mai capitato di vedere con queste caratteristiche: elevato residuo post-minzionale, curva flussometrica piatta, episodi di ritenzione acuta di urine ricorrenti, segni endoscopici di "vescica da sforzo".
Comunque pieno rispetto per la sua decisione.


[#13]
dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Egr. Dottore, innanzitutto grazie di vero cuore per il tempo che ha voluto dedicarmi e per tutte le risposte fornite che indubbiamente, mi hanno davvero aiutato molto, a capire meglio cosa fare..... ho particolarmente gradito, peraltro, che abbia voluto condividere con me (e con tutti quelli che soffrono dello stesso disturbo..) un dato molto significativo quale è quello della sua esperienza clinica...
In ultima istanza, possiamo dire: dopo il danno anche la beffa, in caso di recidiva....
un ultima volta, voglio disturbarla (se non abuso della sua disponibilità..) solo per chiederle questo: nell'esame invasivo che eseguirò con la telecamera che entra ad ispezionare (credo si chiami cistoscopia..) si vedono anche le condizioni della prostata? o sarebbe meglio fare un ecografia transrettale? lo domando perchè recentemente mi sono operato di fistola anale ed in sede di esame a conferma della diagnosi, il dottore che me lo ha eseguito, mi ha detto che secondo lui, c'e qualcosa che non va pure li... pensando che fosse collegato al problema della vescica non ho prestato la dovuta attenzione ed inoltre la cistouretrografia retrograda presentata all' ultimo urologo è di più di 2 anni fa....
Grazie
Cordiali Saluti
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Certo,
con la uretrocistoscopia analizziamo in senso retrogrado progressivamente
uretra, prostata, collo vescicale ed infine la superficie interna della vescica ottenendone utili e dettagliate informazioni in quanto le visualizziamo con un ingrandimento almeno pari a 10X.
l'ecografia prostatica transrettale serve a vedere lo stato interno della ghiandola: sarà poi a discrezione dell'urologo eseguirla in base all'esito della cistoscopia.
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dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Buongiorno Dott. Scalese, se posso disturbarla ancora a distanza di 2 mesi, vorrei aggiornarla sulla mia situazione..... due giorni fa, ho sostenuto la TUIP, dopo aver eseguito l'esame di uretrocistoscopia che è fallito, in quanto, il dolore che provavo, non consentiva all'attrezzo di entrare. L'intervento è stato eseguito proprio come mi aveva dettto lei e cioè con lama fredda, però, proprio pensando, alle numerose spiegazioni che mi ha fornito lei, quello che non capisco è, come sia possibile che mi abbiano detto che il taglio sia stato eseguito, cercando di salvaguardare l'eiaculazione.... come è possibile ciò, se questi tagli sono eseguiti in posizioni predeterminate?
In ogni caso, effettivamente l'eiaculazione c'è ancora.... avrei evitato di comprovarlo a distanza cosi ravvicinata dall'intervento, ma purtroppo (o per fortuna!) stanotte si è verificato un episodio di polluzione notturna che ha quindi sciolto ogni dubbio.... Però, è anche vero che il risultato più atteso, ovvero quello per cui ho sostenuto l'intervento (il completo svuotamento vescicale) al momento latita! infatti, continuo a fare la pipì in più tempi e non svuoto del tutto la vescica. Ieri, ad esempio, ho provato a riempirla completamente... in un quarto d'ora, l'ho fatta tre volte ed è comunque rimasto un residuo! fra l'altro, nella prima delle tre, mi sono addirittura spaventato perchè pur avendone ovviamente voglia, non riusciva ad uscire..... ora, ciò che le chiedo è: è normale che i risultati non ci siano ancora? in altre parole, c'è da aspettare oppure posso già concludere che l'intervento è fallito?
Grazie
Cordiali Saluti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

una polluzione notturna non è una eiaculazione!
faccia una uroflussimetria e veda se sia cambiato qualcosa rispetto a prima della TUIP
cari saluti
[#17]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
E' troppo presto per trarre delle conclusioni, è necessario aspettare almeno un mese prima di riscontrarne gli esiti definitivi.
Probabilmente l'incisione con la lama fredda è stata fatta meno profonda rispetto al consueto.
[#18]
dopo
Attivo dal 2014 al 2017
Ex utente
Grazie Mille Dott. Scalese!
Grazie Mille Dott. Pozza! beh, non sarà una eiaculazione ma di sicuro qualcosa è uscito e... non era pipì! :-) inoltre, al momento, non c'è bisogno di una uroflussometria per capire che la vescica continua a non svuotarsi.... come detto, ne ho fatte 3 in 15 minuti e anche dopo la terza, se mi premevo sulla vescica, avvertivo la presenza di ulteriore pipì.... inoltre nella prima delle tre anche il flusso era estremamente debole.....
Ancora Grazie mille ad entrambi!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128 126
Prego! Anche a nome del collega. A risentirci fra 1 mese.