Sclerosi del collo

Salve,
sono un paziente di 30 anni noto per sospetta sclerosi del collo vesciale.
Nel 2012 LVS sx e successivamente riferisco diversi episodi di prostatiti con isolamento di germi al test di Stamey.
Ho eseguito:
- Studio neurofisiologico del pudendo: negativo
- RMN lombosacrale: negativa
- Potenziali evocati arti inferiori: negativi
- Esame videourodinamico: vescica iperalgica a ridotta capacità : 97 ml senza iperattività detrusoriale: Quadro non depone per alterazione neurologica.
- Uroflussiometria: Qmax 7ml Qmedi 5 ml RPM 20 cc e classe di ostruzione secondo Schafer O-I/VI.
- Ecografia apparato urinario: nella norma: Prostata di aspetto disomogeneo di volume pari a 18 cc.
- Uretrocistoscopia flessibile: uretra peniena e bulbare nella norma. Si reperta collo vescicale rigido e di ridotto diametro come nei casi di sclerosi del collo vescicale.

Essendo stanco della situazione, avendo assunto alfalitici senza beneficio ed essendo flusso e LUTS insopportabili vengo messo in lista per TURBN ( Incisione del collo vescicale). Già eseguita criconservazione dello sperma.

Ora a 5 mesi dalla messa in lista (rimarrebbero 2 mesi di attesa) effetuo visita urologica presso ospedale in zona e si reperta una prostatite cronica riacutizzata e l'urologo di turno consiglia di valutare attentamente l'indicazione di incisione del collo (valutando in alternativa iniezioni di tossina Botulinica a livello del collo vescicale) in quanto da esame urodinamico non ci sono segni di ostruzione.


Inutile dire che sono ancora più stanco della situazione che ormai continua da due anni, sebbene sin da piccolo ero solito urinare tanto, ma vorrei sapere da Voi quale modus operandi riteniate più opportuno in questi casi. Ha ragioni l'esame cistoscopico o l'uroflussimentria?
Detto che non mi importa della giovane età e dei rischi che l'intervento comporta io voglio salvaguardare la mia qualità della vità che da tempo risulta compromessa.
Spero in ottimi consigli dal momento ch manca poco all'intervento.

Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Noi non possiamo che dare per scontato che la qualità delle indagini eseguite sia la migliore possibile, ma in queste sitazioni il dato anatomico (cistoscopia) deve essere per forza conngruente con il dato funzionale (indagine urodinamica). Se vi é evidente contrasto, come pareebbe dalla sua descrizione, è ovvio che le indicazioni operative debbano essere sospese. In linea di massima, l'indagine urodinamica è più delicata, poichè non dipende splo dall'esperienza dell'operatore ma anche dell'affidabilità dello strumento utilizzato, molto delicato e tecnologicamente complesso. Consiglieremmo pertanto di ripetere l'indagine urodinamica e considerare attentamente l'efficacia della terapia alfa-litica, che quasi certamente è già stata testata.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it