La sensazione che mi disturba

Gentili esperti, sono un giovane di 34 anni e Vi scrivo per avere qualche suggerimento in più in merito ad una situazione che si sta rivelando alquanto antipatica. Circa un mese e mezzo fa avvertii la sensazione di dover andare spesso in bagno ad urinare, ma per tutto questo tempo tale sensazione si manifestava molto raramente, invece negli ultimi 20 giorni è diventata molto frequente in particolare durante la notte, il mitto appare indebolito e a volte la mattina ho difficoltà ad iniziare la minzione, soprattutto quando mi trovo in stato di tensione nervosa e comunque il getto a volte è dritto e altre volte deviato e ipovalido come se ci fosse un restringimento. Prima di fornirVi alcuni dati relativi alle analisi che ho fatto, devo infatti aggiungere che sono una persona soggetta ad profondi attacchi d'ansia (a volte panico) e somatizzo molto facilmente al punto tale che durante questo periodo il mio neurologo ha deciso di farmi assumere del Compendium (Bromazepam). Ho eseguito alcune ecografie ai reni e a vescica e prostata e i risultati sono i seguenti: reni in sede, si notano alcune cisti parapieliche, non dilatazione delle vie escretrici, nè immagini riferibili a calcoli. Vescica repleta, senza apprezzabili alterazioni parietali, alitiasica. Prostata con normali dimensioni ed ecostruttura. Non residuo post-minzionale.
Esplorazione rettale negativa.
L'uroflussimetria registra un'effettiva lentezza del mitto, ma secondo il mio neurologo essa è in buona parte falsata perché in determinate condizioni emotive ho difficoltà ad urinare (specie quando sono sorvegliato o "registrato").
Per quanto riguarda gli esami del sangue e delle urine risulta tutto nella norma, il PSA ha come valore 0,21 ng/ml. Urinocoltura negativa. L'unica cosa rilevante è quanto segue:
rari leucociti
lieve batteriuria
discreto numero di filamenti di muco
discreto numero di microcristalli di ossalato di calcio
rare cellule delle b.v.u.
La cura che mi è stata data prevede l'assunzione di EOXIN ogni 12 ore, DELTACORTENE 25 mg una volta al giorno a stomaco pieno e PROFLUSS una volta a giorno a stomaco pieno, occasionalmente prendo anche CISTALGAN quando avverto maggiori fastidi.
Devo dire che in realtà non avverto bruciori, ma solo ogni tanto vaghi dolorini nella zona del retto che spariscono subito, inoltre durante questa cura farmacologica vi sono giorni in cui mi sento non troppo male e altri in cui sto peggio, infine devo aggiungere che a volte, specialmente quando sono disteso, avverto una strana sensazione nella zona genitale e nel pene, si tratta di una sensazione che definirei "pre-orgasmica" che si accompagna ad una tensione generalizzata in tutta la parte (tengo a precisare che non eiaculo da quasi un mese) ed è questa la sensazione che mi disturba di più insieme alla pollachiuria notturna. Secondo voi di che si tratta? Può essere una falsa sensazione indotta dall'irritazione? Inoltre è normale che dopo 4 giorni di cura ancora si ripresentano certi sintomi? Di solito quali solo i tempi necessari per osservare un netto e duraturo miglioramento?
Grazie per le gentili risposte e suggerimenti che vogliate darmi.
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Dr. Andrea Moiso Urologo, Andrologo 234 6
Gentile utente,
la sintomatologia da lei descritta e gli esami prodotti mi farebbero pensare ad un quadro di lieve soffereza prostatica di tipo infiammatorio (prostatite/prostatodinia) peraltro molto modesta.
Direi che la terapia consigliaTale è corretta, mi permetto di aggiungere che andrebbe coadiuvata da idratazione regolare, dieta leggera per almeno 30 girni abolendo eccitanti, fritto, insaccati, alcolici, costante e regolare attività fisica aerobica.
Cordialmente

Dott. Andrea MOISO
www.amandrologia.it

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Gentile dottore,
La ringrazio per la Sua pronta risposta.
Effettivamente si è parlato di una lieve sofferenza prostatica.
Sto seguendo la dieta che anche Lei mi sta consigliando: ciò che consumo è soprattutto pasta col pomodoro semplice, fettine di petto di pollo in bianco arrostite, mozzarella fresca e un pezzo di pizza margherita la sera senza pepe o altre spezie. Bevo solo ed esclusivamente acqua e come frutta consumo banane. Effettivamente durante il giorno dovrei aumentare di più l'assunzione di acqua!
Colgo l'occasione per insistere su un particolare aspetto del mio quadro generale: a parte la pollachiuria - che ultimamente devo ammettere essere meno frequente specialmente la mattina (anche se non riesco più a capire quando è provocata da un momentaneo riacutizzarsi dell'irritazione o dal mio stato d'ansia) - non riesco a capire cosa sia quella strana sensazione, che a volte avverto, e che non riesco a definire in altro modo che "tensione" nella zona genitale (in particolare in un testicolo) e "sensazione pre-orgasmica" che in certi momenti mi pare simile a quella che precede l'eiaculazione. Forse è solo un'impressione o un modo diverso di manifestarsi della pollachiuria, non so che pensare.
Grazie ancora per la vostra pazienza.
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Aggiungo questo messaggio perché volevo riferire quanto ha detto oggi il mio urologo: mi ha invitato a sospendere il trattamento (tranne l'assunzione del PROFLUSS) per una settimana e poi riprenderlo per un arco di almeno dieci giorni. Ora devo dire che i miei disturbi sono un po' diminuiti, ma ancora fluttuante e vaga nelle ore serali resta la sensazione di dover andare in bagno (non vorrei che si trattasse di un effetto indotto anche dal mio continuo stato d'ansia), inoltre le mie minzioni a volte sono valide altre volte mi sembrano come rallentate, ma non percepisco più quella sensazione di ostacolo dei primi giorni che avvertivo nell'uretra. In attesa di riprendere il trattamento come dovrei comportarmi in questi giorni di "riposo terapeutico"? E se la pollachiuria dovesse aumentare? In tal caso potrebbe essere utile assumere MONURIL?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Andrea Moiso Urologo, Andrologo 234 6
Gentile utente,
la sensa zione di tensione che Lei riferisce è tipica del quadro clinico di prostatite/prostatodinia. Come già detto, non esite una terapia specifica, mirata, eziologica, per tale quadro morboso. Si possono però intraprendere percorsi terapeutici specifici utilizzando alfa-litici, miorilassanti ed eventualmente un programma di fisiokinesiterapia mirata sul pavimento pelvico.
Tutto ciò però dve essere strutturato direttamente sul paziente e non può prescindere da una valutazione specialistica diretta.
Cordialmente
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Utente
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Grazie della risposta.
Purtroppo dopo alcuni giorni di relativo miglioramento da ieri ho avvertito frequenti stimoli ad urinare uniti a maggiori difficoltà ad iniziare la minzione che mi è parsa lenta e a volte interrotta. Forse mi sono fatto suggestionare dal fatto che era il primo giorno di "pausa terapeutica"; purtroppo non riesco a capire fino a che punto incida l'aspetto psicologico nella pollachiuria tenuto conto che soffro di profondi stati d'ansia e tensione nervosa. In attesa che rientri lo specialista che mi segue, volevo chiedeLe al momento quali sono i tempi medi, con il giusto trattamento, per giungere a guarigione. Lo chiedo per farmene un'idea in previsione della mia prossima attività lavorativa.
Grazie.
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Utente
Gentile dottore, volevo aggiornarLa sulla mia situazione.
La cura che ho descritto sopra è andata avanti per una settimana, ora a distanza di alcuni giorni di pausa durante i quali ho assunto gocce di uva ursina, il mio urologo ha deciso di farmela riprendere per almeno altre due settimane o meglio 20 giorni e poi di continuare periodicamente dopo brevi periodi di pausa, ho però l'impressione che tale cura sia insufficiente e sono ansioso di leggere una Sua opinione al riguardo; lo dico perché ho letto il caso di altri pazienti che, con una sintomatologia quasi identica alla mia, sono stati trattati anche con l'utilizzo dei seguenti farmaci: mictasone e terazosina.
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Dr. Andrea Moiso Urologo, Andrologo 234 6
Gentile utente,
concordo con il trattamento con uva ursina che a mio paerere andrebbe prolungato per un periodo più lungo ed associato a cranberry.
Un buon prodotto, derogo alla regole del sito circa le indicazioni farmacologiche ma mi pare Lei persona attenta e intelligente, è rappresentato da un farmaco chiamato "IPB-tre" da assumere una volta al giorno per 2 mesi. La terazisona, come l'alfuzosina e, ancor meglio, la tamsulosina, sono alfa-litici che possono essere indicati per migliorare il sintomo minzionale (attenzione perchè abbassano la pressione e quasi sempre inducono eiaculazione retrograda) mentra il mictasone non è più attualmente disponibile in commercio (e generalmente lo si destinava ad un trattamento in fase acuta o subacuta).
Mi tenga informato.
Cordialmente
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Grazie dottore per i consigli in merito al trattamento fitoterapico che certamente osserverò.
In conclusione Lei mi consiglia di limitarmi a continuare la cura con EOXIN e DELTACORTENE secondo i tempi stabiliti dal mio urologo senza interferire coi miei dubbi? Lui ritiene, come anche Lei ha osservato, che il mio quadro clinico è modesto in quanto non sono presenti dolori significativi e bruciori, ma solo il fastidioso stimolo di andare spesso in bagno con episodi di disuria e senso di tensione e pesantezza in zona pubica; lo stimolo comunque ultimamente si presenta con minore frequenza, ma non è ancora sparito.
Nel ringraziarLa ancora per il suo interessamento porgo cordiali saluti.
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Gentile dottore, sono ancora qui per aggiornarLa sull'evoluzione della mia situazione. Al momento sto seguendo il secondo ciclo di cura prescrittomi, ovvero EOXIN per altri 8/10 giorni e DELTACORTENE PER 20 giorni, mentre continuo ad assumere il PROFLUSS. Ho comunque intenzione di continuare ad assumere rimedi fitoterapici come coadiuvanti.
Negli ultimi giorni la situazione comincia a migliorare anche se molto lentamente: quel senso di tensione che avverto nella zona genitale e peso nel basso ventre non è più tanto frequente e intenso anche se a volte continuo ad avvertirlo la sera, invece molto poco quando ho sonno e vado a letto per dormire. La frequenza minzionale non è più tanto assillante e la notte riesco a riposare alzandomi una o due volte al massimo. Anche il flusso della minzione è migliorato, nonostante persista un po' di esitazione all'inizio dell'atto: gli episodi di minzione con getto diritto e di buona intensità sono nettamente più frequenti rispetto a quelli di minzione debole e interrotta.
Quello che ancora mi infastidisce è quel senso di tensione, di cui Le ho spesso parlato, e che ogni tanto si fa sentire anche se meno intenso di prima, inoltre occasionalmente, mentre cammino, mi sento la zona del basso ventre come iper-stimolata dal movimento stesso con conseguente desiderio di urinare.
Vorrei precisare che tutta questa sintomatologia residua la noto soprattutto nel tardo pomeriggio, difficilmente la mattina... anzi, nel corso della mattina e del primo pomeriggio mi sembra spesso di non avere quasi nulla! Tutti questi sintomi sono appena percettibili e in certi momenti addirittura inesistenti, per cui ho come l'impressione che il mio quandro sintomatologico sia entrato in una fase un po' fluttuante.
Infine vorrei aggiungere che dopo oltre 50 giorni di totale astinenza ho avvertito il bisogno di eiaculare: la fuoriuscita dello sperma è stata facile, anche se non tanto potente come getto, e per nulla dolorosa, ma ho notato che lo sperma era più liquido del solito, anche troppo. Non mi sono preoccupato più di tanto perché, visto il mio quadro clinico (e anche psicologico), la ritengo una conseguenza ovvia.
Secondo Lei, dottore, sono sulla strada della guarigione? Non ho nessuna intenzione di cambiare urologo complicando le cose e continuerò con ostinazione ad osservare la dieta che anche Lei mi ha suggerito e a sottopormi ai cicli di terapie previste dal medico che mi segue fino alla risoluzione totale del problema.
Certo di leggere da parte sua ulteriori graditi consigli porgo cordiali saluti.
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