Cistiite da più di due mesi

Gentile Dottore,
le scrivo per avere un parere sulla cura che sto seguendo.
All'inizio di luglio ho iniziato a soffrire di cistite. Non ero mai stata soggetta a questa infezione, quindi ci sono voluti un po' di giorni per accorgermi del problema e rivolgermi al mio medico di base. Dopo una settimana dal primo sintomo mi è stato prescritto Monuril da prendere per 2 giorni consecutivi la sera. Così ho fatto e per un paio di giorni il problema sembrava risolto. Poi si è ripresentato.
Non ho bruciore durante la minzione, nè difficoltà, solo urgenza, frequenza, un cattivo odore delle urine e un senso perenne di peso alla vescica.
Sono tornata dal medico (a distanza di 4 giorni dal Monuril) il quale mi ha prescritto Ciproxin 500mg una volta al giorno per 5 giorni, ma non ho avuto nessun risultato apprezzabile. Allora il medico mi ha prescritto norfloxacina 400mg 2 volte al giorno per 7 giorni, ma anche in questo caso non ho avuto alcun benificio e i sintomi sono rimasti immutati. A questo punto mi è stata prescritta un'urinocoltura da effettuare almeno 7gg dopo la fine dell'assunzione di norfloxacina. Ho effettuato l'urinocoltura la quale è risultata negativa.
A questo punto mi sono confrontata con il mio ginecologo, in quanto il medico di base aveva supposto a una possibile infezione vaginale. Esclusa questa possibilità e confermata l'ipotesi di cistite il ginecologo mi ha prescritto ceporex 1g per 2 volte al giorno per 5 giorni.
Anche in questo caso non ho avuto alcun miglioramento.
Tengo a precisare che nel frattempo ho sempre seguito una dieta corretta e bevuto almeno 3 litri di acqua al giorno, assunto integratori al mirtillo rosso tutte le sere.
Alla fine mi è stata prescritta una seconda urinocoltura la quale è risultata positiva a E. Coli e Klebsiella P. Riporto l'antibiogramma di seguito (1- E. Coli, 2- Klebsiella P.)

Antibiogramma: - 1 - - 2 -
Fosfomicina Glucosio6fosfato S <=16 S <=16
Amikacina. S <=4 S <=4
Amoxicillina+clavulanico R >8 S <=2
Cefepime S <=1 S <=1
Cefotaxime S 0.25 S <=0.06
Ceftazidime S 0.5 S 0.25
Ciprofloxacina R S <=0.06
Colistina S <=0.5 S <=0.5
Gentamicina S <=1 S <=1
Levofloxacina R S <=1
Meropenem S <=0.12 S <=0.12
Nitrofurantoina S <=32 S <=32
Piperacillina/ Tazobactam I 16 S <=2
Tigeciclina S 0.5 S 0.5
Trimethoprim/ Sulfametoxazolo R >4 S <=0.5

Sono al quinto giorno di cura con nitrofurantoina 100mg per 3 volte al giorno, ma non ho ancora percepito nessun beneficio. L'urgenza e la frequenza sono sempre presenti e in più le urine hanno di nuovo un cattivo odore (avevano smesso dopo la cura con ceporex).
La cura con nitrofurantoina mi è stata prescritta per 12 giorni, ma mi chiedo come mai al quinto non ci siano dei miglioramenti.
Vorrei solo sapere se la cura che sto seguendo è corretta oppure se sto per l'ennesima volta perdendo tempo e soldi per qualcosa che mi porterà al punto di partenza.
Grazie mille.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
La prescrizione empirica di antibiotici, in assenza di febbre o complicazioni importanti è spesso foriera più di problemi che di vantaggi. In questo momento, dopo la pressoché continua somministrazione di farmaci diversi, anche piuttosto energici, la situazione è molto aggrovigliata e diventa arduo immaginare un approccio veramente efficace. Tutti i batteri che sono stato dimostrati, come ampiamente prevedibile, hanno un'origine intestinale. Purtroppo gli antibiotici, a fronte magari di un fugace vantaggio alivello urinaria, hanno una influenza pesantemente negativa sull'intestino, per induzione di resistenze e selezione di batteri sempre più aggressivi. Pertanto, in linea di massima come primissima indicazione le consiglieremmo di fare largo uso di fermenti lattici, probiotici e yoghurt. pensi inoltre alla qualità della sua funzione intestinale prima di questi episodi, talora questo può giustamente consigliare una approccio gastro-enterologico e nutrizionale (vedi le frequentissime intolleranze alimentari). Ovviamente completerà la terapia che le è stata prescritta, ripeterà una urocoltura dopo 10 giorni e si rivolgerà ad un nostro Collega specialista in urologia, l'unico medico veramente competente per affrontare queste situazioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Terminata la cura con nitrofurantoina, non avendo avuto alcun beneficio, mi sono rivolta a un suo collega Urologo il quale mi ha richiesto un'ecografia delle vie urinarie.
Dall'ecografia non è emerso nulla, nel senso che non presento calcoli o altri problemi e anche lo svuotamento della vescica avviene correttamente.
L'urologo mi ha quindi prescritto una cura con Monuril 1 bustina ogni 3 giorni per 3 settimane, Acidif 2 compresse al giorno e seguire una dieta bilanciata evitando l'assunzione di carne di maiale e crostacei.
Tengo a precisare che dall'inizio di questo incubo non assumo cibi piccanti, caffè o the, bibite gassate e alcolici e che non ho mai avuto problemi intestinali, inoltre non ho rapporti da molti mesi.
Ho iniziato la cura una settimana fa, ma continuo ad avere una minzione frequente e talvolta con urgenza. Sono sinceramente disperata, ho problemi ad arrivare al luogo di lavoro senza fermarmi in qualche bar per usare il bagno.
Ho seguito tutti i consigli che mi sono stati dati, ho assunto fermenti dall'inizio del problema, seguito una dieta sana, ho assunto integratori al cranberry per 2 mesi e il D-Mannosio, ma dopo 2 mesi e mezzo non ho alcun miglioramento.
Non vorrei che anche questa cura con il Monuril sia l'ennesimo fallimento, perchè ormai, salvo impegni di lavoro, non esco più di casa per paura di non trovare un bagno.
Ci sono altre opzioni che non sono state considerate e che potrebbero essere adatte al mio caso?
Sinceramente, non saprei a chi altro rivolgermi.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Il nostro parere sugli antibiotici l'abbiamo già espresso e l'andamento delle cose rischia di non contraddirci. La persistenza di disturbi importanti induce ad un approfondimento diagnostico, diremmo in primo luogo con l'esecuzione di una endoscopia vescicale (cistoscopia) ed eventuale biopsia vescicale. L'altro passo da muovere è verso l'esecuizione di uno studio funzionale (indagine urodinamica). Considerata la negatività dell'ecografia (peraltro ampiamente presumibile) è possibile cercare di intervenire, almeno transitoriamente, con un farmaco che riduca la contrattilità vescicale, che non ha uno scopo di "cura" a lungo termine, ma potrebbe renderele la vita meno ardua. Ne parli con il suo urologo di riferimento.
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