Ematuria e ipertrofia prostatica benigna

Buona sera e grazie per la vostra preziosa presenza. Ho 65 anni e 12 anni fa sono stato operato per un'ipertrofia prostatica benigna. Tutto è andato bene finora, salvo qualche urgenza nella minzione e qualche risveglio nella notte per fare pipì. Una settimana fa dopo essere andato a lavoro con un'ora di guida, ho notato che le prime gocce di pipì erano di colore rosso, poi tutto regolare. La cosa si è ripetuta 3 giorni dopo. In una settimana 2 episodi e sempre in concomitanza di una viaggio in automobile. Dopo questi episodi mi sono rimasti una frequenza della minzione (intervalli di 1 ora) a volte urgenza, di notte mi alzo almeno 2 volte, una sensazione di leggeri crampi nella zona perineale e un pizzicore al meato dopo la minzione. Sintomi lievi, ma ben percepibili. Non altro. Il mio medico mi ha prescritto esami di urina con antibiogramma ed esame citologico, PSA (4 mesi fa era 1,06), emocromo completo. Sono in attesa dei risultati. Sono in attesa anche di vedermi con un urologo che però al momento non è disponibile e perciò sono molto in ansia. Ho paura di qualcosa "di non bello". La domanda che pongo e che so già che non potrà avere una risposta precisa è questa: ci potrebbe essere una correlazione tra questi episodi di ematuria e il mio precedente intervento alla prostata? Potrebbe essersi ringrossata e provocare queste piccole fuoriuscite di sangue? O essere in presenza di una prostatite? Dico anche che da un'eco addome completo fatta l'anno scorso (lo so che è passato tanto tempo), reni e vescica erano nella norma e senza presenza di calcoli o lesioni.
Grazie se vorrete rispondermi.
Saluti
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
facilmente ci troviamo davanti ad una prostatite.
non guardi il PSA eseguito adesso, che sarà senz'altro sballato, e consulti il suo urologo di riferimento per una cura adeguata.
Cordailità

Dr. Pierluigi Izzo
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 464 2
Caro lettore,

i sintomi che lei riferisce potrebbe far pensare ad una qualche patologia prostato-vescicale.
la negatività della ecigrafia dell'anno scorso è un elemento positivoi comunque io programmerei un'altra ecografia e una viisita urologica con gli esami effettuati.
sarà il suo urologo a decidere se, eventualmente, ci siano gli estremi per consigliare una sostanzialmente semplice cistoscopia sottile
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
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www.vasectomia.org

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Vi ringrazio molto per le sollecite risposte. seguirò sicuramente i vostri consigli e vi terrò informati. Grazie veramente. Il vostro lavoro è fondamentale per noi poveri pazienti assetati di notizie e di conforto.
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Gentili dottori, oggi ho ritirato alcuni esami, manca ancora il citologico, risulta tutto nella norma compreso il PSA (1,4) leggermente aumentato rispetto a 4 mesi fa, ma nella norma. Antibiogramma negativo. L'unica anomalia e la presenza di emoglobina nelle urine (0,06). Consultando gli esami fatti nel corso degli ultimi 6 anni, mi sono accorto che tale anomalia è quasi sempre presente, con oscillazioni da 0,02 a 0,08, e talvolta non è presente. A quanto pare la mia dott. di base non ha mai dato peso a questi valori, dal momento che non sapevo neppure di averli. Alcuni giorni fa ho consultato un urologo che rivedrò appena avrò anche il citologico. Mi ha detto che secondo lui, essendo stata la mia un'ematuria iniziale e considerando il mio precedente intervento, c'è qualcosa a livello della prostata che può creare queste piccole perdite e quindi mi farà fare una serie di esami, la visita con ispezione digitale non ha fatto emergere niente di rilevante. Per il momento mi ha prescritto alcuni farmaci (difaprost e mictalase) per 7 giorni per alleviare i sintomi e devo dire che sto molto meglio e non ho più avuto ematuria. Ora la mia paura si è concentrata sul citologico: che devo aspettarmi...????? Confesso che ci penso troppo e anche se mi impongo di prenderla con tranquillità, non ci riesco.
Grazie e cordiali saluti
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Gentili Dottori,
stamattina, dopo giorni di ansia dovuti all'attesa del risultato del citologico dell'urina, ho avuto una delusione: referto: "Preparato inadeguato: cellularità scarsa. Presenza di solo sostanza amorfa nel materiale in esame. Si consiglia ripetizione dell'esame" . Io che pensavo di sapere qualcosa, invece niente. Da che dipende questa inadeguatezza del preparato: io ho seguito le indicazioni molto attentamente, forse l'urina non era proprio la seconda della mattina, forse era la terza o la quarta, io urino piuttosto spesso. Penso che comunque se ci fossero delle cellule maligne non comparirebbero ad orario, ma sarebbero sempre presenti. Questo lo penso io che non sono certo un medico... Fra due giorni vedrò l'urologo, che mi ha già anticipato che mi farà un'eco e forse anche una transrettale, e mostrerò anche questo esito. Io continuo ad avere uno stimolo frequente, che si era attenuato con Difaprost e che ora che l'ho smesso si fa risentire. Non ho più avuto episodi di ematuria e bevo molto. Forse anche per questo le mie urine sono limpide e con poche cellule.
Vi ringrazio dell'attenzione e se vorrete rispondermi ve ne sarò grato: una parola qualificata può aiutare molto il morale.
Cordiali saluti.
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Gentili dottori, vorrei mettervi al corrente e avere qualche consiglio in merito alla visita urologica e contestuale ecografia di qualche giorno fa. Il medico stesso mi ha fatto eco e questo è il referto: "Reni bilateralmente in sede, di dimensione, ecostruttura e spessore corticale regolare. Non idronefrosi bilateralmente. Non evidente litiasi, salvo qualche interfaccia iperecogena che può essere riferita a renella, senza cono d'ombra posteriore. Vescica ben distesa. Le pareti del viscere sono regolari. Non si apprezzano lesioni aggettanti nel lume. Esaminata per via sovrapubica, la prostata appare di volume lievemente aumentato (26 cc) con diffuse calcificazioni e alcune cisti da ritenzione.
CONCLUSIONE: quadro clinico compatibile con stato flogistico delle basse vie urinarie (prostatite riacutizzata) con iniziale ipertrofia ghiandolare". All'esplorazione rettale la ghiandola appare regolare e senza noduli.
A questo punto mi ha tranquillizzato, dicendo che non sono per il momento necessarie altre indagini e che non importa ripetere il citologico che era risultato non diagnostico. Mi ha consigliato di bere molto e di assumere per almeno 6 mesi un preparato a base di serenoa, che in effetti mi aveva fatto bene. Mi piacerebbe avere un vostro parere anche perché io sarei intenzionato di effettuare nuovamente il citologico delle urine per essere più tranquillo. Aggiungo anche che da allora non ho più avuto gli episodi di macroematuria iniziale.
Salutandovi con riconoscenza resto in attesa di un vostro riscontro e spero che arrivi, altrimenti è come se parlassi a me stesso.

La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.

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