Adenocarcinoma prostatico: quale terapia ?

Buonasera,
ho di recente avuto una diagnosi di adenocarcinoma prostatico, dopo circa 1 anno di accertamenti diagnostici attraverso ecografie transrettali e controllo del PSA. Dal momento che quest'ultimo nell'arco dell'anno è passato da circa 4 a 5,65 il mio urologo mi ha prescritto una RM che ha rilevato alcune lesioni degne di biopsia, che è stata effettuata in modalità guidata.
Il risultato è il seguente:
REPERTO MICROSCOPICO
1) Un frustolo valutabile di parenchima prostatico, della lunghezza di cm 1,2, con evidenza di proliferazione neoplastica di tipo microghiandolare, con prevalenza di lumi singolarmente identificabili, tendenti ad infiltrare lo stroma interlobulare, con rivestimento di cellule dotate di nucleo chiaro, con nucleolo evidente eosinofilo, assenza di cellule dello strato basale.
2) Frustolo di parenchima prostatico, della lunghezza di cm 1,1, esente da alterazioni istologiche di tipo neoplastico.
DIAGNOSI
1) Adenocarcinoma prostatico, somma 6(3+3) del sistema di Gleason, grado I della classificazione consenso ISUP 2014, presente nel 20,8% (0,25/1,2 cm) della lunghezza del frammento.
2) Non si osservano alterazioni istologiche di tipo neoplastico

Ovviamente nasce ora il problema di cosa fare. Il mio urologo mi ha prospettato una serie di scelte, tipiche di questi casi, che vanno dalla sorveglianza attiva alla prostatectomia totale con robot Da Vinci (io vivo a Roma e ci sono diverse esperienze di eccellenza in queste tecniche), alla radioterapia. So bene che vi sono altre possibilità, come la brachiterapia.. Ognuna di queste ha i suoi pro e contro, ma il consiglio che vi chiedo, stante la vostra esperienza clinica, è se alla mia età (ho 67 anni e godo, complessivamente, di buona salute) convenga sottopormi all'intervento radicale, con tutte le possibili complicazioni che ne conseguono, o se, data la fase iniziale della neoplasia e la sua (ancora) scarsa aggressività, non mi convenga tentare con la radioterapia o la brachiterapia. Tutto questo è anche proporzionato alla aspettativa di vita che è riservata a chi si sottopone ad intervento radicale in presenza di un tumore allo stadio iniziale, Da qualche parte leggo che le prospettive di guarigione sono molto alte, più del 90%, da altre che anche in questi casi vi sono state delle recidive inaspettate. In altri termini, mentre non sono per la sorveglianza attiva, penso che se un intervento radicale non mi garantisce grandi probabilità di successo, allora forse vale la pena di tentare terapie diverse come quelle che ho citato. In altri termini, di tratterebbe di una "sorveglianza passiva armata" !
Cosa ne pensate ? Gradirei moltissimo il vostro parere spassionato.
Il mio urologo mi sta indirizzando a un luminare della chirurgia in laparoscopica robotica qui a Roma, ma sapete bene che se si va da un chirurgo a chiedere quale sia la migliore terapia possibile, sarà difficile che la risposta sia diversa da quella chirurgica.
Mille grazie in anticipo, e un cordiale saluto.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Il suo urologo le ha prospettato in maniera accurata tutte le eventualità dandole gli strumenti per scegliere secondo le sue esigenze . Una unica sottolineatura , ogniuno porta acqua al proprio mulino ,ma per onestà intellettuale gli ultimi lavori comparativi dicono che i risultati tra la prostatectomia radicale robotica e quella open sono praticamente sovrapponibili ,l'importante è affidarsi nelle mani di un chirurgo esperto e di cui si ha fiducia . Nel suo caso anche la la sorveglianza attiva o il trattamento focale avrebbero un razionale . La scelta deve essere sua . Distinti saluti.

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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dopo
Utente
Utente
Mille grazie. Dr. De Siati, per la sua cortese e rapida risposta.
Lei ha ragione, la decisione finale è mia, il gatto è che mi mancano gli argomenti per decidere. Ovvero, non sono conoscenza della validità terapeutica, stante la natura e il gradi di sviluppo della mia patologia, delle diverse soluzioni proposte, e quindi sono in una fase di stallo. Può aiutarmi in tal senso ?
La ringrazio ancora e la saluto cordialmente
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