Calcoli renali rene sx calice superiore

Buongiorno,
Sono una ragazza di 22 anni e da qualche anno ho un calcolo nel calice superiore del rene sx che a detta del mio nefrologo si è "sdoppiato" quindi sarebbero due calcoli (1.2 cm e 0.8 cm); Ancora non ho un urologo di riferimento in quanto non ho ancora scelto in quale centro procedere per la rimozione ma, vorrei sapere quali sarebbero le alternative di ''intervento''.
Aggiungo anche che il mio neurologo ipotizza una possibile stenosi ( se non erro) e mi ha parlato di una sorta di palloncino da inserire nel calice per ''dilatarlo''.
Allego una foto dell'ecografia,tagliando nome e cognome per la mia privacy
https://s16.postimg.org/r43kfq3l1/IMG_1822.jpg
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Per ovvi motivi di sicurezza non possiamo accedere ad immagini ed allegati in genere.
Se le misure sono quelle che ci riferisce, si tratta di un aggregato di circa 2 cm, tutto sommato un po' troppo grande per essere trattato con le sole onde d'urto. Inoltre, se vi è il dubbio di un collettore caliceale ristretto, eventuali residui rischierebbero di restare intrappolati, vanificando i vantaggi della frammentazione. Pertanto, considerata la sua età ed il desiderio di "risolvere" senza troppi strascichi diremmo che le indicazioni vertono certamente su di un intervento endoscopico (uretero-renoscopia operativa, detta anche RIRS) intervento in cui i calcoli vengono raggiunti direttamente, magari superando con qualche artifizio eventuali restringimenti, e frammentati/polverizzati con il laser. I residui più grandi vengono eventualmente rimossi con un apposito cestello. In mani esperte si tratta di un intervento ormai di routine, perlopiù eseguito in anestesia parziale e con degenza entro le 24 ore. Lei non ci parla di sintomi, peraltro dubitiamo che calcoli in quella posizione possano causare grossi disturbi, ma tutto sommato è il caso che vengano rimossi, pur senza particolare urgenza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Si infatti mi scuso pensavo lo rimuovessero durante la revisione del post, non avevo letto dettagliatamente le linee guida.
Comunque no, solo che recentemente è stato riscontrato 0.10 di emoglobina nelle urine e ''discreto numero di eritrociti'' mentre nelle analisi fatte, ad esempio, prima dell'estate non era presente nessuna traccia di sangue; In più 2-3 settimane fa ho avvertito dei forti dolori all'addome e il giorno dopo ho visto delle piccole macchie di sangue, solo che non essendo un dolore localizzato non so se fosse dovuto al calcolo o meno..
Riguardo le modalità di intervento, la ''ripresa'' è immediata? Bisognerebbe mettere lo stent? E soprattutto, qualora ci fosse un collettore caliceale ristretto, si risolverebbe durante l'intervento per la rimozione del calcolo?
Chiedo perché sono una studentessa fuori sede e non vorrei avere grossi problemi mentre sono lontana da casa..
La ringrazio per la celere risposta e la sua disponibilità

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.2k 1.7k 17
Sebbene si tratterebbe di un intervento poco invasivo e la degenza ospedaliera molto breve, la ripresa non può essere così magicamente immediata, è opportuno avere davanti almeno 5-7 giorni liberi da importanti impegni. Al termine dell'intervento viene abitualmente inserito uno stent, che nella nostra pratica viene lasciato per 5 giorni e quindi rimosso ambulatorialmente dall'esterno senza necessità di ulteriore endoscopia. per quanto riguarda la ipotetica stenosi del collettore, non vi sono accertamenti preventivi in grado di definirla con assoluta precisione, diciamo che è molto raro non riuscire a raggiungere i calcoli e vi sono molte possibilità di manovre accessorie per poterlo fare. Diremmo che questo costituisca un dettaglio marginale. In conclusione,le ripetiamo che comunque le nostre indicazioni andranno commisurate alla realtà del caso (che noi conosciamo solo per sommi capi) da parte del Collega che si occuperà dell'intervento.