Diagnosi di nodulo renale

Desidererei un consulto per mio padre: Paziente di aa 77 sesso M da unETG addome completo del 07/04/2009 è emerso che il rene sx è di dimensioni aumentate con diametro bipolare di cm 12,3; corticale lievemente assotigliata; presenza di cisti parapeiliche di dimensioni max di 27mm.;al terzo inferiore formazione nodualre iso-iperecogena di mm28;il reperto potrebbe essere riferito in 1^hp ad angiomiolipoma,tuttavia è indispensabile valutazione TC con MDC.Non segni di diidronefrosi da ambo i lati. Vescica ben distesa, priva di infiltrazioni parietali o di compromissioni estrinseche.Il 14/04/2009 esame TC addome sup e inf (senza e con contrasto): Al segmento 4 epatico in sede sottogliasoniana piccola cisti semplice di ca 1 cm; non evidenti ulteriori lesioni nodulari focali. Al rene dx cisti corticale di ca 1,5 cm. Al rene sx plurime cisti parapieliche più voluminose delle quali ca 3 cm.In corrispondenza del 3° polare inferiore del rene sx formazione nodulare della corticale, a struttura solida, iso ecogena al parenchima renale nelle condizioni di base, omogeneamente iperecogena dopo contrasto, delle dimensioni di ca 3,5 cm. Tale lesione non presenta nel suo contesto componente lipidica tale da poter pensare ad angiomiolipoma. Si consigliano ulteriori accertamenti, eventuale RMN. Non evidenti linfoadenomegalie lungo decorso dei grossi vasi adominali. Non lesioni spazio occupanti ne linfoadenomegalie pelviche.
Quale può essere l'hp di dignosi più plausibile? Carcionma renale? Qual'è la via da percorrere?
Grazie
Una figlia preoccupata
[#1]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora,
in considerazione dei dati da lei forniti, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un urologo di fiducia per sottoporsi ad un intervento di asportazione della lesione renale per via laparoscopica.
Cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr dr, Grazie per la Sua risposta celere. Accetto con piacere il suo consiglio e vorrei chiederLe:
1) non farebbe neppure RMN O biopsia ecoguidata?
2) perchè l'intervento in laparoscopia e non a cielo aperto? Per la minor invasività? ma non è meno radicale, in caso di tumore maligno?
3) mi padre risiede al nord italia mi sa indicare uno specialista valido (non ha un urologo di fiducia) e un centro di chirurgia urologica- oncologia di eccellenza?
Grazie
Figlia preoccupata
[#3]
Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signora
il quadro TAC da Lei descritto è decisamente chiaro e una RMN o biopsia renale non fornirebbero informazioni utili alla gestione del paziente. Per quanto riguarda l'approcccio laparoscopico , si tratta di una metodica meno invasiva ed oncologicamente sicura tanto quanto l'intervento a cielo aperto.
Siamo comunque a disposizione per ogni eventuale chiarimento sul caso
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egr Dr, mi scusi se continuo a farLe domande, ma in che senso il quadro fatto dalla TAC è chiaro? è una neo formazione che cmq va rimossa indipendentemente dalla natura?
Mi può consigliare qualche buon centro di urologia-chirurgica oncologica al nord? o voi come servizio non potete dare indicazioni?
In attesa di una Sua risposta Le porgo cordiali saluti
[#5]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentile Signora,
la supposta diagnosi ecografica di angiomiolipoma non ha trovato conferme TAC per la mancanza di componente lipidica dell'angiomiolipoma stesso, questo non vuol dire necessariamente che suo padre sia affetto da carcinoma renale ma pultroppo non si può neanche escludere questa ipotesi. A mio modo di vedere la RMN non aggiunge nulla alla diagnosi, la biopsia della lesione oltre che non dirimente può essere rischiosa per l'alto pericolo di emorragia e non ultimo ma alquanto improbabile (se è un ca. renale) di seeding (inseminazione) nel tramite. A questo punto risulta una visita urologica per valutare se: 1° è una massa approcciabile chirurgicamente o laparoscopicamente, 2° la perfomance status di suo padre poichè, in caso di scarsa perfomance (ASA 4), vi sono anche altre terapia meno invasive per le lesioni renali che non richiedono anestesia generale (ad esempio la radiofrequenza). In ogni caso ritengo utile una iniziale valutazione
Cordiali saluti

Dott. G.L. Giliberto

[#6]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Giliberto,
grazie per la risposta esaustiva; le condizioni fisiche di mio padre sono buone e penso potrebbe affrontare un'anestesia totale. Cmq se non ho capito male l'unica via da percorre è quella di una visita urologica e intervento. Non è da considerarsi l'hp di monitorizzare per un certo periodo di tempo con ETG o TAC a lesione prima di intervenire chirurgicamente? Lei mi può indicare centri di eccellenza in materia
Grazie e cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Giliberto,
Ad Aprile Le ho chiesto un consulto per mio padre, in quanto da accertamenti ecografici si era evidenziata una neoformazione renale sx; sono seguite TAC e RM. Lei mi suggerì una visita specialistica. Così è stato, mio padre è stato ricoverato con diagnosi di neoformazione renale sx e sottoposto a tumorectomia renale sx. L'esame istologico ha rilevato carcinoma renale papillare di 3 cm di grado III di Fuhram tipo 2; classificazione istopatologica pT1. Parenchima renale collaterale (margine di resezione) indenne da neoplasia; grasso perirenale: tessuto adiposo indenne da neoplasia. Il centro di urologia consiglia ecotomografia addome tra 6 mesi, TC addome fra 1 anno; controllo esami ematochimici di funzionalità renale tra 3 mesi.Desidererei sapere: 1)il significato delle sigle di stadiazione del tumore; 2) se vi è un rischio di recidive; 3)il motivo per cui non sono stati asportati linfondi; 4) non capisco se è una risposta grave o no: alcuni dicono che pT1 è un'ottimo risultato, c'è chi dice che grado III Fuhram tipo 2 è un risponso grave; 5) devo affidarmi ad un oncologo e far fare a mio padre scintigrafia osse e RX polmonare ogni 6 mesi o fare solo gli esami prescritti dal chirurgo? Grazie
Una figlia preoccupata
[#8]
dopo
Utente
Utente
Egr. Dott. Giliberto,
Ad Aprile Le ho chiesto un consulto per mio padre, in quanto da accertamenti ecografici si era evidenziata una neoformazione renale sx; sono seguite TAC e RM. Lei mi suggerì una visita specialistica. Così è stato, mio padre è stato ricoverato con diagnosi di neoformazione renale sx e sottoposto a tumorectomia renale sx. L'esame istologico ha rilevato carcinoma renale papillare di 3 cm di grado III di Fuhram tipo 2; classificazione istopatologica pT1. Parenchima renale collaterale (margine di resezione) indenne da neoplasia; grasso perirenale: tessuto adiposo indenne da neoplasia. Il centro di urologia consiglia ecotomografia addome tra 6 mesi, TC addome fra 1 anno; controllo esami ematochimici di funzionalità renale tra 3 mesi.Desidererei sapere: 1)il significato delle sigle di stadiazione del tumore; 2) se vi è un rischio di recidive; 3)il motivo per cui non sono stati asportati linfondi; 4) non capisco se è una risposta grave o no: alcuni dicono che pT1 è un'ottimo risultato, c'è chi dice che grado III Fuhram tipo 2 è un risponso grave; 5) devo affidarmi ad un oncologo e far fare a mio padre scintigrafia osse e RX polmonare ogni 6 mesi o fare solo gli esami prescritti dal chirurgo? Grazie
Una figlia preoccupata
[#9]
Dr. Giovanni Luca Giliberto Urologo, Andrologo 113 4
Gentile signora,
la stadiazione patologica corrispondente alla neoplasia rimossa al suo parente dice in soldoni che la malattia e confinata al rene ed ha una bassa probabilità di dare metastasi a distanza. Non c'è indicazione a fare la linfectomia in questo tipo di intervento
Segua con tranquillità le indicazioni del centro a cui si è rivolta
Cordiali saluti
Dott. G.L. Giliberto
Disturbo bipolare

Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.

Leggi tutto