Da più di 10 di emospermia

Buongiorno,
ho 34 anni e soffro da più di 10 di emospermia. Ho fatto più volte tutte le visite prescritte in questi casi (ecografie, spermiocolture, urinocolture) dalle quali è emerso un quadro sostanzialmente normale, a parte microcalcificazioni e una cisti di un cm a livello della prostata (che è di piccole dimensioni); solo in un caso, nel 2004, mi è stata diagnosticata un'infezione da Gardnerella vaginalis, curata con terapia antibiotica. Dopo questa terapia il problema è scomparso per qualche mese per poi riapparire (in assenza di rapporti sessuali). Il problema persiste, in alcuni periodi sembra diminuire, poi i sanguinamenti riprendono abbondanti, a volte lo sperma è rosso vivo. I tre urologi (uno di Modena e due di Trieste) a cui mi sono o rivolto mi hanno detto che non c'è da preoccuparsi, che potrebbero essere anche capillari deboli a livello delle vescicole seminali che si rompono al momento dell'eiaculazione, ma io convivo male con questo problema che sta condizionando la mia vita sessuale. Inoltre penso che il problema sia la prostata (a volte esce sangue anche quando contraggo i muscoli addominali mentre vado di corpo). Non potrebbe essere anche la cisti la causa? Ho provato anche a eliminare del tutto gli alcolici (ho sempre bevuto pochissimo) e i cibi piccanti, il caffè e il thè, e di recente ho ho assunto per due mesi fitoterapici (Licoser e Breaflog) e incrementato il consumo di mirtillo e ananas. Nulla. Segnalo anche periodica disuria (difficoltà a svuotare del tutto la vescica, minzione frequente). Vi sono grato per l'aiuto che potrete darmi, ormai non so più cosa fare. Cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro utente, putroppo l'emospermia, bennchè non sia preocupante da un punto di vista clinico lo è sicuramente per il paziente per il suo impatto visivo e che condiziona le abitudini.
sicuramente il problema è la prostata che da quello che raccontanta potrebbe essere infiammata.
l'unica cosa da fare è farsi visitare da un ennesimo urologo per verificare se la ghiandola è infiammata e poi impostare una terapia adeguata tentando di individuare le cause.

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
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