Stenosi al glande dopo circoncisione

Salve, ho 27 anni, due giorni fa sono stato operato al pene per la rimozione della fimosi. Premetto che avevo ed ho una particolare sensibilità al glande, che non mi permette nemmeno di sfiorarlo. Dopo due giorni ho notato che la parte superiore del glande, l'orifizio uretrale esterno si sia ristretto, come se la parte sinistra e destra del glande si fossero unite per qualche motivo, che ovviamente non conosco. Riesco ad espellere giusto un filino di urina e che con un incredibile dolore e bruciore.Inoltre il glande è spesso "secco" e infiammato. Sono molto preoccupato per questa stenosi, il mio urologo non sa cosa rispondermi e intanto sto soffrendo tantissimo. Nessuno all'ospedale sembra aiutarmi e non so a chi rivolgermi. Spero che almeno voi siate disponibili a darmi consigli sul da farsi.
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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Gentile Utente,

Le problematiche incipienti in prossimità del suo intervento chirurgico possono verosimilmente essere in relazione con lo stesso, ma la risposta spetta solo a chi ha eseguito l'operazione; così come ogni problematica connessa al motivo che ha comportato l'intervento.

Lei però ci chiede aiuto: il nostro dovere deontologico ci impone, pertanto, anche nella mera via telematica di offrirle un supporto.

Come da tempo affermo, anche in questo forum, le problematiche connesse ad una fimosi manifesta in età non pediatrica, debbono essere sempre valutate con cura poichè potenziali espressioni di talune patologie dermato-venereologiche: non ultimo il "lichen sclerosus";

Tale patologia, può inizialmente invadere la regione prepuziale con una "fimosi" o "parafimosi" ma consecutivamente o parallelamente può interessare il glande e l'uretra (il quadro dell'uretra a "corona di rosario" è un reperto conosciuto da noi specialisti venereologi come dai colleghi urologi)

La sintomatologia da lei denunciata infatti, non dovrebbe essere in connessione con l'intervento di fimosi, ma in tal sede è impossibile sapere cosa stia accadendo: pertanto nell'attesa del supporto dovuto da parte dello staff sanitario che l'ha operata, le consiglierei un videat dermato-venereologico per complementare il quadro diagnostico.

Cari Saluti.
Dott. Luigi Laino
Dermatologo e Venereolgo, ROMA

Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Sottolineo ancora e, non solo per cercare di tranquillizzarla, che questo problema relativo al glande potrebbe essere solo e soltanto in connessione con l'intervento edema infiammatorio post circoncisione che ha interessato a tutto spessore la zona: rinnovo però il consiglio di farsi controllare da un dermatologo-venereologo di sua fiducia.
Cari Saluti.

[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta. Le racconto come è andata stamattina. Sono andato all'ospedale per parlare con il chirurgo e risolvere il problema del restringimento dell'orifizio uretrale. Il medico mi ha detto che il problema è dovuto ad una forte infiammazione esistente sulla parte superiore del glande e ad una mia particolare sensibilità nella zona del glande, visto che è stato coperto per 27 anni. Mi ha applicato il Nefluan gel per sbloccare l'orifizio uretrale e con il tubo di plastica ha cercato di capire se anche l'uretra era ostruita. Il canale era completamente libero, solo la parte esterna del glande era "chiusa" a causa dell'infiammazione. Mi ha detto che dovrò applicare il Nefluan una volta al giorno per sbloccare l'orifizio, che tenderà sempre a richiudersi a causa dell'infiammazione esistente e della mia particolare sensibilità. Il medico è stato molto gentile, però sto valutando l'idea di andare da un dermatologo, perchè comunque la sensibilità è troppa e mi crea continui problemi. Dovrò cercare un particolare dermatologo, visto che dovrà conoscere abbastanza bene la zona genitale.

La ringrazio di nuovo per la sua disponibilità, è stato molto gentile.

Giovanni
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Dr. Augusto Vercesi Urologo, Andrologo 72
Anche se non è frequente, si può osservare talvolta la formazione, sul glande dei pazienti operati di circoncisione, di una sottile cuticola di aspetto squamoso che interessa il glande stesso e l'orificio uretrale. Questa reazione infiammatoria tende , di solito, ad estinguersi spontaneamente. Nelle fasi iniziali è opportuno liberare il meato uretrale per permettere una minzione regolare ( come ha già fatto il Suo urologo) e conviene usare delle pomate molto grasse per lenire il fastidio legato alla "secchezza" della mucosa del glande.
Credo che tutto si risolverà presto per il meglio.

Dott. Augusto Vercesi

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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
il Nefluan applicato cioè introdotto dopo avere umettata la cannula per almeno 1 cm 2 volte al giorno x 15 gg potrebbe essere la soluzione al Suo inconveniente.
Se cioò non avvenisse contatti un urologo al più vicino ospedale e vedrà che comunque il suo problema avrà soluzione.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Ha sicuramente già fatto la cosa più importante rideterminandosi col il suo specialista urologo, il quale come auspicato le ha inquadrato e con tutta probabilità risolto il problema; escluderei ora tutte le altre ipotesi poichè mi sembra di capire dalla suo nuovo messagio che il problema fimotico esisteva da sempre.
Cari Saluti.

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che il problema debba essere valutato e risolto dal Collega che ha operato. Questo è assodato.
Mi chiedo tuttavia: in che cosa consisterebbe questa "forte infiammazione" della parte superiore del glande? Edema? E sarebbe tale da restringere l'orifizio uretrale esterno? Come potrebbe?
Sono abbastanza perplesso. Forse uno stato flogistico era presente prima della circoncisone? E se la risposta fosse affermativa, era stata programmata una consulenza Dermatologica?
Adesso non rimane che ricorrere ai fastidiosi accorgimenti tecnico-farmacologici cui accennavano i Colleghi, ma di certo resto molto perplesso.
Affettuosi auguri di pronta risoluzione del problema e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#8]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Scusate le mie parole che sembrano alquanto disperate. Vorrei dire che sinceramente non ce la faccio più a vivere a casa in questo modo. Mi hanno dimesso dall'ospedale un'ora dopo la circoncisione, ho bruciori lungo tutto il glande 24 ore al giorno, ho la nausea, il periodo più lungo di sonno in un giorno è stato di un'ora, non riesco a bere e mangiare a causa della nausea, ma peggio ancora mi hanno dimesso con troppa superficialità, secondo me. Lo dico perchè ho talmente di quel dolore che non riesco a medicarmi da solo, ho escoriazioni, croste, bruciori, ipersensibilità dovuta all'infiammazione pre-esistente. Da solo non riesco a medicarmi e non so come fare. Avrei voluto restare in ospedale in questi primi giorni post-intervento, ma conoscendo la prassi, non ho fiatato. Mi sono limitato a contattare più volte l'urologo, che gentilmente mi ha risposto, però sento di aver bisogno di aiuto e non so a chi chiederlo. Il bruciore è troppo forte e temo che la ferita non sia perfetta disinfettata, tranne per le compresse di Augmentin che prendo per evitare una infezione. Ci sono croste di sangue ed escoriazioni varie, il medico dice che andranno via da sole, ma mi sembra strano. Non riesco a camminare perchè appena il glande tocca i tessuti, mi fa a dir poco "sussultare" e ci sono dei periodi in cui il bruciore è talmente forte che non riesco a concentrarmi su null'altro, mi impedisce di avere una vita normale. Quanto tempo ancora dovrò soffrire per questa infiammazione e per questa stenosi. Non si può fare di tutta l'erba un fascio, ci sono persone più sensibili dermatologicamente, e non solo, di altre. Il medico non ha mai consultato un dermatologo, ha fatto sempre tutto da solo, per lui è tutto normale, forse sarà così. Però vorrei soffrire un pò meno e avere un aiuto in più, visto che sono solo. Ripeto, ho letto sul web che il giorno seguente all'intervento si può già lavorare, ma io non riesco nemmeno a camminare e non credo di esagerare. Sto pensando di andare quotidianamente nella sala di medicheria dell'urologia dell'ospedale dove sono stato operato, sperando che non si rifiutino di darmi aiuto nelle medicazioni e visto che abito al Sud non è escluso che trovino problemi. Vorrei trovare una soluzione alle mie sofferenze e l'unica finora che mi è venuta in mente è quella suddetta, cioè di rivolgermi all'ospedale per le medicazioni.

Vi ringrazio per la vostra gentilezza e la vostra disponibilità.

Giovanni
[#9]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Voglio aggiungere un'altra cosa, probabilmente l'infiammazione influisce sull'ostruzione dell'orifizio urinario, però proprio su di esso si trovano una crosta di sangue e un'escoriazione biancastra che si è indurita. Queste due mi restringono di parecchio il "buco" e poi c'è sempre l'infiammazione. Il medico ha detto che l'escoriazione e la crosta di sangue devono cadere da sole. Però a questo punto vi chiedo: quali medicazioni devo fare a casa dopo l'intervento? All'ospedale mi hanno detto solo di cambiare le garze, ma mi sembra un pò limitativo, visto che sono pieno di croste ed escoriazioni nella zona del glande e del prepuzio, che ovviamente non posso scoprire in questo periodo, visto che i punti sono molto "freschi". Ho il timore di una infezione, devo attenermi a cambiare solo la garza o c'è da fare anche altro?

Vi ringrazio di nuovo per l'enorme pazienza dimostratami.

Giovanni
[#10]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
capisco e condivido le Sue ansie, dettate anche dalla sintomatologia dolorosa esaltata. Quelli che descrive sono problemi che mi sembrano davvero esulare da un normale decorso post-operatorio di circoncisione.
Davvero, e non creda che non voglia esprimere un giudizio più franco, non saprei consigliarLe altro che di rivolgersi al Collega che L'ha operata. Il Collega "non può" chiamarsi fuori. Capisco le difficoltà pratiche, specie quella di recarsi periodicamente - anche tutti i giorni se servisse - presso gli ambulatori dell'Ospedale dove è stato operato, ma credo che non vi siano alternative. Non si tratterebbe, almeno leggendo la Sua mail, delle solite medicazioni di "routine" post circoncisione che sono semplici, rapide e del tutto gestibili al proprio domicilio.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
A distanza di 10 giorni dall'operazione, la stenosi si è calmata, soprattutto perchè uso il nefluan più volte al giorno. Però senza Nefluan il glande è sempre arrossato e secco. Ovviamente c'è il problema della ipersensibilità, che è comune a tutti i "circoncisi". Vorrei risolvere il problema di questa eccessiva sensibilità e della "secchezza", però non so a chi rivolgermi, a un dermatologo, un andrologo o chi altro?

Ovviamente non mi rivolgo al chirurgo che mi ha operato, perchè da quanto ho visto finora non gliene importa molto dell'arrossamento e dell'ipersensibilità.

Vorrei evitare di andare avanti con il nefluan, vorrei capirci qualcosa in più e non usare palliativi.

Vi ringrazio per l'eventuale risposta.
[#12]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
beh, davvero deprimente e sconcertante il fatto che il Chirurgo che L'ha operata si stia completamente disinteressando del decorso post-operatorio: Le assicuro che non è la regola, ci mancherebbe altro. Dovrebbe essere presente almeno a livello di consiglio, se non altro!!!
In ogni caso, direi che il Dermatologo è lo Specialista più idoneo ad aiutarLa nella soluzione del Suo attuale problema.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#13]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Mi scusi prof. Martino, forse non sono stato chiaro. Il medico è sempre disponibile per darmi spiegazioni. Però dal punto di vista dermatologico, lascia un pochino a desiderare. Come urologo si è comportato ottimamente, anche se aspetto una completa guarigione prima di dare un parere sull'intervento.

Anzi, ne approfitto per chiedere fra quanto tempo potrei rivolgermi ad un dermatologo. Io sto aspettando che passino circa 30 giorni dall'intervento, in modo che i punti si siano ben riassorbiti.

Adesso sicuramente la farò sorridere, ma pensi che io ho timore anche di provare a tirare completamente fuori il glande durante un'erezione. Ho timore che si rompano i punti. Ho timore nel fare sport per lo stesso motivo.

Comunque io penso che mi rivolgerò ad un dermatologo appena si saranno riassorbiti i punti, se poi posso farlo prima, sta a voi dirlo. Il chirurgo che mi ha operato dice che non ce n'è bisogno e un pochino mi fa irritare, perchè tanti problemi si sarebbero potuti evitare se avesse avuto conoscenze meno superficiali in ambito dermatologico.

Come urologo è bravo ed è molto gentile e ci tengo ad evidenziarlo.

Ora credo che mi rimarranno eventualmente solo piccole curiosità da sottoporvi. Credo che i problemi maggiori siano stati superati.

Vi ringrazio per la vostra disponibilità

Giovanni
[#14]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
il Chirurgo fa il Chirurgo ed il Dermatologo fa il Dermatologo. Sembra una affermazione ovvia e scontata ma Le assicuro che spesso non lo è. Quindi fuori discussione i rispettivi ambiti specialistici di azione.
Ciò non toglie, e vengo al punto, che un Chirurgo deve saper almeno giudicare le problematiche dermatologiche connesse al decorso post-operatorio di un suo intervento! In altri termini, gli si chiede solo di sapere, basandosi sulla propria esperienza, se la guarigione della ferita, gli esiti cutaneo-mucosi e le eventuali patologie associate siano o meno da considerare accettabili per quello che può essere un "normale e tipico" decorso post intervento. Se lo sono accettabili, non resta che rassicurare il paziente e consigliare gli opportuni accorgimenti, sia comportamentali che farmacologici. Se non lo sono, non resta che investire delle problematiche il Collega Dermatologo. Tutto qui. E non occorre certo attendere il riassorbimento dei punti di sutura, con il rischio che una patologia dermatologica non riconsociuta possa essere causa di una guarigione non perfetta della ferita, o peggio di spiacevoli complicanze!
Affettuosi auguri di pronta guarigione e cordialissimi saluti.
Porf. Giovanni MARTINO
[#15]
Dr. Luigi Laino Dermatologo 22k 464 367
Concordo pienamente con le sagge parole del Prof. Martino, sempre precise ed esaurienti.
Cordialità.
Dott. Luigi Laino
Dermatologo e Venereolgo, ROMA