Allergie graminacee, polvere, ulivo e shok anafilattico

Salve mi chiamo Maria e ho 41 anni e soffro di allergie varie alle graminacee,polvere,ulivo,pelo del cane,gatto,ecc.,e soffro di rinite allergica e asma allergico sin da bambina e che ora è divenuto cronico. Da un anno circa ho scoperto tramite test di essere intollerante al lattosio e lattulosio.Fino ad ora ho preso molti farmaci i quali non mi hanno causato nessuna allergia. Il problema è che sempre l'anno ho avuto uno shok anafillattico alla TAC con contrasto (praticamente stavo soffocando ed è dovuto intervenire un'anestetista rianimatore)nonostante ho fatto la preparazione con il cortisone e l'antistaminico e il medico mi disse che così non mi sarebbe successo nulla...
L'anno scorso alcuni mesi prima che avessi lo shok anafilattico mi è venuto anche il diabete e quindi mi è stato detto che il cortisone lo posso prendere moderatamente solo in caso di necessità.
Volevo sapere se posso farmi prescrivere da un allergologo adrenalina autoiniettabile e se questa va presa solo in caso di shok anafilattico oppure se può sostituire il cortisone,(ad esempio se ho una forte crisi di asma). Ultimamente sto cominciando ad avere piccole reazioni (non so se si tratta di allergia) ad alcuni alimenti e medicinali, e dopo quello shok anafilattico vivo nel terrore che mi possa ricapitare.
L. Maria
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Dr. Nicola Verna Allergologo 304 6 27
Gentile Paziente,
L'adrenalina non sostituisce in alcun modo il cortisone ed è un farmaco da utilizzarsi solo in caso di comparsa di sintomi di anafilassi, non per l'asma ( http://verna.blog.tiscali.it/2008/08/09/anafilassi_e_shock_anafilattico_1918938-shtml/ ).
La prescrizione dell'adrenalina autoniettabile è riservata ai casi di rischio di anafilassi da cause non sempre controllabili (es. assunzione accidentale di un alimento cui si è allergici, puntura di insetti al cui veleno si è allergici). Nel suo caso, la non somministrazione dei mezzi di contrasto (condizione assai particolare ed effettuata sempre sotto controllo medico) scongiura di per sé la possibilità di ulteriori reazioni anafilattiche.
Le consiglierei di indagare con un collega Allergologo della sua zona i motivi delle "piccole reazioni" che non appaiono correlabili alla sua ipersensibilità ad anestetici e di stabilire con lui un piano terapeutico per il controllo dell'asma il più possibile orientato verso farmaci per via inalatoria che hanno uno scarsa interazione con il diabete.

Cordiali saluti,

Dr. Nicola Verna

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