Alopecia e tiroidite di hascimoto

Salve, sono un giovane di 29 anni, dall'inizio di gennaio ho riscontrato un alopecia areata sulla barba, questa poi si è andata estendendo di giorno in giorno. All'inizio ho pensato fosse lo stress, inoltre vengo da un periodo in cui sono stato anche sentimentalmente molto stressato. Comunque a febbraio decido di andare dal dermatologo che mi prescrive le analisi per tf3, tf4, tsh e anticorpi, quasi tutti i valori (che nel caso sia necessario pubblicherò) sono nella norma, anche se al limite, tranne gli anticorpi antiperossidasi, credo si chiamino in gergo ATPO, che presentano un valore elevto oltre il normale, così dopo un mese e più vado dall'endocrinologo che mi dice che la mia tiroide e attaccata dai miei anticorpi, quindi ho la tiroidite di hascimoto, ma non mi prescrive nessun farmaco, perchè mi dice che la tiroide presenta, seppure una consistenza disomogenea, con due lesioni focali, ancora la sua struttura e quindi funziona ancora bene. Mi dice solo di controllare ogni sei mesi. Tuttavia, da qualche settimana ho notato una rapida caduta di capelli con conseguente alopecia, che si estende ogni giorno di più. La mia più grande paura è che possa estendersi alle sopracciglia e ad altre parti del corpo, insomma, vi chiedo un consulto per sapere se c'è un modo per bloccare questo processo, premesso che fra una settimana mi recherò dal dermatologo, ma per il momento sapete se c'è una possibilità per bloccare questo processo? o per lo meno ridurre questi anticorpi in eccesso, ho sentito parlare anche di una terapia omotossicologica, l'ho detto anche in un'altra richiesta di consulto per cui non ho avuto risposte. Chiedo un aiuto perchè mi sto tormentando, soprattutto sento stanchezza e spossatezza, nonchè depressione. Se possibile indicarmi anche un centro convenzionato che tratti questi disturbi sarei molto grato. Grazie per l'attenzione.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Salve,
i Suoi problemi non sono di gestione immunologica, bensì specifica in ambito dermatologico ed endocrinologico.
Lo scopo degli eventuali trattamenti farmacologici (o di altro genere) delle due patologie non sarà mai quello di rimuovere gli anticorpi: essi rappresentano un segno di malattia, ma non necessariamente questo significa che ne siano la causa.
Infine, è verosimile che la sintomatologia indicata nelle ultime righe del Suo post sia verosimilmente attribuibile ad un conseguente disturbo ansioso-depressivo, per cui potrebbe essere il caso di programmare anche una visita psichiatrica.
Mi spiace di non poterla aiutare di più.
Saluti,