Come fare a gestire un attacco d'asma allergico

Salve. Circa 4 anni fa mi è stata riscontrata un'allergia alla polvere (++++) ed al pelo del gatto (+++). Sto tenendo sotto controllo i disturbi, ma nemmeno più di tanto devo dire, assumendo Aerius 5 mg quasi quotidianamente ma in partciolar modo durante i periodi in cui non riesco a sopportare i disturbi. Ovviamente la gravità dei sintomi varia da periodo a periodo. Il problema è che oltre al naso che gocciola stabilmente, agli starnuti, prurito agli occhi ecc ecc... presento talvolta difficoltà a respirare e se mi trovo in un luogo chiuso o ho indosso una maglia a collo alto mi sento quasi soffocare. Non credo di avere mai avuto un vero e proprio attacco d'asma quanto più una sensazione di difficoltà nel respirare normalmente e tanti muchi in gola che sembrano ostruirmi il naturale passaggio dell'aria ed un disturbo come d'occlusione al centro del petto. (Il cuore è a posto, ho fatto da poco elettrocardiogramma ed ecocolor doppler)Ho però paura che prima o poi possa verificarsi un attacco acuto d'asma. In tal caso come potrei gestirlo? E'necessario girare con uno spray in borsetta?
Accetto consigli e suggerimenti anche sulla terapia antistaminica.
Grazie. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

in considerazione delle sue altre richieste di consulto relative a sintomi psicosomatici, della sua affermazione "sono un soggetto ansioso che tende anche a somatizzare" e dell'attacco di panico che ha avuto a fine agosto (ce ne sono stati altri?) intervengo per dirle che forse anche le sensazioni che descrive in questa richiesta di consulto sono legate all'ansia.
Ovviamente dovrà essere un medico a certificarlo, ma visto che chiede informazioni in questa sede dopo aver effettuato dei test allergologici suppongo che non si sia poi consultata con il suo medico, e la invito decisamente a farlo.

La sensazione di fame d'aria e dispnea che ha descritto può essere una reazione ansiosa a determinati ambienti (luoghi chiusi, magari affollati o illuminati in modo fastidioso, dai quali non si può scappare) in parte legata anche ad ipersensibilità (il fastidio per le maglie a collo alto).
Oltretutto l'asma è una malattia piuttosto complessa, e il suo decorso è influenzato da variabili psicologiche rilevanti (come lo stress e la tendenza all'ansia del soggetto), quindi il fatto di essere così ansiosa potrebbe peggiorare le cose nel caso in cui le venisse davvero un attacco: l'intervento medico è imprescindibile per evitare che lei si spaventi eccessivamente e non sappia cosa fare nel caso in cui quello che teme si realizzi.

In conclusione la esorto a chiedere informazioni al suo medico, ma anche a rivolgersi ad uno psicologo per intervenire sull'ansia che sta a monte almeno di parte dei suoi sintomi.
Potrebbe esserle utile apprendere il Training Autogeno, una tecnica di autodistensione, ma avrebbe comunque un sicuro beneficio da un intervento psicologico di qualunque orientamento.

Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2022
Ex utente
Gentile dott.ssa Massaro,
la ringrazio per la risposta.
Certamente l'ansia la fa da padrona ma gli episodi sopra descritti si verificano sempre in concomitanza ad una crisi allergica, quindi dopo un susseguirsi di stranuti, lacrimazione, pruriti e sintomi correlati avverto difficoltà nella respirazione. Credo che, certamente, una parte dei miei sintomi sia correlato ad un'agitazione e ad uno stato ansioso non indifferente ma, per il resto, voglio pensare si tratti di un problema scaturito dalla forte allergia. (Attacchi di panico, dopo quel primo episodio non ne ho più riscontrati fortunatamente!)
Comunque approfondirò su entrambi i fronti.
Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Chiedi al tuo medico se può prescriverti una visita specialistica allergologica, così potrai sottoporre il caso ad un medico che si occupa proprio di questo.

Non sottovalutare però il fatto che le allergie possono essere influenzate non poco da ansia e stress nel tipo di reazione che la persona sviluppa all'allergene, come spiegato anche qui:
http://researchnews.osu.edu/archive/allerglas.htm
http://www.arcfrisco.com/research.html
Sono aspetti poco noti, ma che gli studi più recenti confermano, ed è utile tenerne conto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2022
Ex utente
Certamente, non bisogna sottovalutare nessun aspetto.
La ringrazio per il consulto.
Cordialità.