La malattia celiaca sembra essere la biopsia, che è risultata negativa, ha senso tornare indietro

Sono la mamma di un bambino di 2 anni e 9 mesi che non ha mai avuto problemi di crescita né presentato altri sintomi riconducibili alla malattia celiaca , ma che viene regolarmente controllato in un centro ospedaliero specializzato di Roma perché figlio di padre celiaco.
A gennaio del 2009 è risultato negativo ai test ematici, mentre si è positivizzato dopo circa 8 mesi. In particolare, gli anti-tTG riportavano un valore di 97,8 UA/ml, gli AGA Ig di 22 UA/ml, gli EMA erano positivi, mentre gli AGA IgA avevano un valore normale di 1,2 UA/ml.
Di recente, abbiamo sottoposto il bambino a gastroscopia e l’esito della biopsia si è rivelato negativo.
Così, abbiamo ripetuto le analisi del sangue con i seguenti risultati: Ab anti endomisio negativo, Ab anti transglutaminasi IgA positivo (64,6 UR/ml).
Aggiungo che il gene DQ2 A1*0501/B1*0201 è positivo.
Sono in attesa di un ennesima visita all’ospedale, potrei nel frattempo avere qualche chiarimento e qualche consiglio da lei? C’è ancora la possibilità che mio figlio non sia celiaco? Dal momento che l’unico test di conferma per la malattia celiaca sembra essere la biopsia, che è risultata negativa, ha senso tornare indietro e fare ancora analisi sierologiche?
Ha senso cercare a tutti i costi una malattia in un bambino che non sembra affatto malato?

La ringrazio per la risposta
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Dr. Jan Walter Schroeder Allergologo 1.3k 39
Non è una situazione facile. La familiarità e la positività degli esami ematici sono molto importanti ma altrettanto è anche la biopsia. Capisco che lei non vuole creare un malato dove non c'è malattia. Noi però vogliamo non essere troppo superficiali. Credo che si possa aspettare un pò prima di rivedere la situazione.
Cordiali saluti
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