Quando si è 'fuori pericolo'? Problema alle vie urinarie

Salve, per un problema alle vie urinarie, il medico mi ha prescritto delle compresse orali di Ciproxin 250mg da prendere due volte al giorno. Premetto che io da piccolo ho avuto diverse allergie (o forse sarebbe meglio dire intolleranze) a qualche farmaco, soprattutto contenente paracetamolo e anche a qualche antidolorifico; le manifestazioni sono sempre state a livello cutaneo, del tipo rossore, prurito e cose simili.
Ora, io ho iniziato la cura con questo antibiotico (che non ho mai preso prima) ieri sera e l'ho preso anche stamattina. Posso essere quindi già sicuro di non esserne allergico? Oppure una manifestazione può verificarsi anche quando avrò smesso la cura? E se si, la mia paura più grande è quella dello shock anafilattico: esso può venire anche a distanza di tempo o di solito avviene canonicamente alla seconda assunzione del farmaco?
Vi ringrazio in anticipo della risposta.
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Attivo dal 2010 al 2015
Allergologo
Egregio utente,
avrà ormai constatato personalmente la tollerabilità del farmaco ;-)
Ne approfitto per scusarmi del ritardo con cui Le giunge una risposta.
Non vi è motivo di temere reazioni allergiche da medicamenti "nuovi" prescritti dal medico dopo aver illustrato le proprie «intolleranze», poiché per definizione si tratta di reazioni non prevedibili. Questo significa che esiste sempre un piccolo margine di rischio, che è di solito ampiamente superato dal beneficio relativo all'azione del farmaco, per tutti.
Nel Suo caso specifico, sembra esistere l'indicazione ad effettuare una valutazione allergologica per chiarire quanto avvenuto con l'uso dei farmaci ai quali faceva riferimento e procedere eventualmente con test che Le diano certe sicurezze anche sulla categoria degli antidolorifici-antinfiammatori-antipiretici.
Saluti,
Allergia

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