Farmaci beta lattamici

Buongiorno, mi trovo in una situzione un pò particolare e avrei necessità di un suggerimento.

Premesso: fin da piccolo ho sempre sofferto di allergie a graminacee, parietaria, acari ecc e alcune allergie alimentari tipo: frutta a guscio, pesche, albicocche. I sintomi non sono molto forti, mi capita nel periodo di inizio primavera un pò di rinite che gestisco con degli antistamici al biogno per quel perido (di solito 1-2 settimane).

Da piccolo, intorno ai 12 anni, all'assuzione di un antibioco il NeoDuplamox (Amoxicillina e Acido cluvanico), dopo mi pare un paio di giorni che avevo iniziato la cura per l'influenza ebbi dei segni rossi sulle braccia. Nessun altro segno o prurito.

A quel punto decisi di non prendere più antibiotici della famiglia dei Beta-lattamici visto l'accaduto. Nessun altro problema mai avuto con nessun altro farmaco fino ad oggi.

Dopo molto anni, all'eta di 35 anni decisi di fare i test allergologici per capire se veramente sono allergico a questo antibioci o se quell'episodio su un caso isolato e/o magari fu una semplice intolleranza/ effetto collaterale. Feci presso l'Ospedale Molinette di Torino tutta una serie di test negativi che terminarono con un test do provocazione, in cui mi fecero prendere delle pastiglie, ogni tot minuti per vedere cosa succedeva. Risultato: tutto NEGATIVO. A quel punto chiesi alla dottoressa se quindi potevo considerarmi non allergico alle penicelline e mi rispose: "il test è negativo, ma non possiamo avere la certezza al 100%" se può, continui comunque ad evitare le penicelline. E gia questa cosa mi lasciò un pò perplesso... (avevo fatto i test per chiarire ma in realtà non si era chiarito molto..)

Adesso arrivo al problema di oggi: mi sto curando un infezione uretrale da gonococco. Ha fatto una cura con Azitromicina che però pare non essere stata definitivamente efficace e, considerato che, i farmaci di prima fascia per la cura di questo problema sono della Categoria delle Cefalosporine di terza gen. (Rocefin) da assumere via intramuscolo, che appartengono sempre della famiglia dei beta lattamici vorrei chiedere se secondo voi ci sono dei rischi importanti a prendere questi antibiotici e/o la cross reattività tra penicellina e cefalosporine essendo bassa e inoltre con il test di provocazione alle penicelline risultato negativo, potrei stare relativamente tranquillo ad assumere tali farmici per eradicare l'infezione in quanto, statisticamente, avrei le stesse % (o quasi) di poter essere allergico alle cefalosporine di una qualsiasi altra persona che prende questo farmaco per la prima volta. Come suggerite di procedere?

E' chiaro che la strada migliore sarebbe fare prima un test di provocazione alle cefalosporina ma coi tempi della sanità di queste grandi strutture di oggi, avrei un'attesa di almeno 6-8 mesi per poter effettuare le varie prove. Non vorrei tenermi la gonorrea addosso per tutto questo tempo visti gli effetti che può causare se non curata tempestivamente.

Grazie per i vostri suggerimenti!

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Pneumologo, Allergologo attivo dal 2014 al 2020
Pneumologo, Allergologo
Di solito la cross-reattività fra penicilline e cefalosporine di 3^ generazione è molto limitata per cui spesso vengono assunte senza problemi in chi è sensibilizzato con certezza alle penicilline, cosa che nel suo caso è molto dubbia. Qualora non esistessero alternative al ceftriaxone (Rocefin) per la cura della sua infezione, può procedere con relativa tranquillità alla terapia con questa molecola. Rimane ovvio che dovrà farsi seguire dal medico di riferimento o di medicina generale.
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