Un ulteriore consulto,che hanno visto la risposta del citologico la diagnosi non può considerarsi

Salve,
decrivo la risposta del citologico per accertare la tipicitò di un tumore polmonare.( reperto; broncoaspirato strisciato 5 vetrini - colorazione PAPANICOLAOU)
"numerosi macrofagi alveolari, granulociti e numerose cellule epiteliali per lo più cilindriche in aggregati di piccole-medie dimensioni con tendenza all'overlapping, azzollamento cromatinico, lieve polimetrismo nucleare e fine nucleolazione. reperto come da lesione iperplastica-displastica sospetta per adenocarcinoma ben differenziato" ( paziente con k polmonare e linfoadenipatie miadiastiniche) Per gli oncologi che lo stanno seguendo e che hanno indicato come terapia cicli di cis-platino + gemmcitabina, è chiaramente un adenocarcinoma; per altri medici (irss milano) contattati per un ulteriore consulto,che hanno visto la risposta del citologico la diagnosi non può considerarsi definitiva e occorrerebbe averne la certezza.
voi cosa ne pensate?
grazie in aticipo

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Dr. Michele Spicola Anatomopatologo 73 2
Gentile Utente,
in generale una diagnosi può essere considerata definitiva sulla base di un referto istologico mentre la valutazione citologica di una lesione solitamente ha un valore orientativo, pertanto è prassi procedere prima con un esame citologico e successivamente, se questo risulta sospetto, si prosegue con un esame istologico per ottenere una diagnosi definitiva.
Per quanto riguarda le neoplasie polmonari spesso l'esame citologico risulta essere molto attendibile.
Nel caso specifico, il refeto citologico non rappresenta di sicuro (da solo!) una diagnosi definitiva, ma mette in evidenza la presenza di cellule con caratteri di "displasia" che fanno sospettare un "adenocarcinoma", questo significa che comunque si tratta di una neoplasia maligna.
Inoltre, se ho ben capito, si tratta di un paziente in cui è già stato diagnosticato un "K polmonare" (con esame istologico?).
Concludendo, l'esame citologico che Lei ha riportato non è certo definitivo, ma può giustificare (alla luce di una complessiva valutazione del caso!)il trattamento terapeutico scelto.

Cordilità

Dr. Michele Spicola

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la celerità dela risposta.
la diagnosi di adenocarcinoma polmonare è scaturita solo dal citologico; se i medici non ritengono necessario un esame istologico (biopsia polmonare?) e adeguano la terapia in base ai dati che hanno già, a cosa possiamo andare incontro? un eventuale esame istologico cosa potrebbe evidenziare in più?
ancora grazie
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Dr. Michele Spicola Anatomopatologo 73 2
L'iter diagnostico da seguire nel caso in cui ci si trovi di fronte ad una sospetta neoplasia polmonare prevede divese tappe stabilite da precisi protocolli.
Secondo tali protocolli si procede partendo dall'esame clinico sul paziente e continuando con vari esami strumentali; tra questi si esegue sempre un esame radiografico del torace e poi si procede con TAC, RM, PET, broncoscopia, esame citologico, biopsia ecc...
L'esame citologico ed è solo una delle tappe da perseguire.
Nel caso specifico mi sembra difficile che i colleghi si siano basati solo sul risultato dell'esame citologico. Molto probabilmente sono stati effettuati diversi esami strumenteli (Rx, TAC, PET ecc...) che già orientavano verso la diagnosi di una neoplasia maligna. In questo caso l'esame citologico può essere una ulteriore conferma.
Un esame istologico può permettere una più precisa tipizzazione del tumore.



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Prof. Maurizio Spinelli Anatomopatologo, Oncologo, Senologo 72 1 2
Gentile utente,
il collega ha già ampiamento chiarito le problematiche in essere e io posso solo confermare che la diagnosi definitiva sovente è data da un insieme di indagini che, tutte assieme, tassello su tassello, indirizzano verso quella che potrebbe essere la diagnosi certa. La diagnosi citologica sopetta per malignità presa da se non dice nulla se non proseguire nelle indagini, ma unita (il tassello) ad altre indagini può essere sufficiente per la diagnosi definitiva, che, mi pare di capire, in questo caso, si tratterebbe di una recidiva neoplastica. Mi faccia sapre come evolve la situazione.
Auguri
Maurizio Spinelli
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dopo
Utente
Utente
Buon pomeriggio,
capisco di essermi spiegata proprio male.
la disgnosi è stata formulata in seguito ad una tac e successivamente ad una broncoscopia tramite la quale è stato prelevato materiale per il citologico.
la tac aveva evidenziato (scusate non ho il referto in mano e vado a memoria...) una massa di circa 6 cm al polmone sinistro in area periferica e l'interessamento dei linfonodi del mediastino; aveva altresì evidenziato lesioni all'encefalo confermate poi dalla rm. Per queste 6 millimetriche lesioni asintomatiche, è già stato eseguito un ciclo di 10 sedute di rt panencefalica (l'ultima oggi) e appunto da lunedì prossimo l'inizio della chemioterapia.
Adesso sono stata un po più chiara.
grazie
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Prof. Maurizio Spinelli Anatomopatologo, Oncologo, Senologo 72 1 2
Purtroppo chiarissima: ha descritto proprio quei tasselli di cui parlavo: massa polmonare, dimensioni della massa, impegno linfonodale mediastinico, lesioni encefaliche alla TAC, quindi Risonanza M., esame citologico del broncoaspirato, per non parlare degli esami di laboratorio che lei non cita ma che sicuramente saranno stati fatti e che avranno fornito dei valori non proprio mormali. Tutto questo ci porta purtroppo in una sola direzione che va affrontata con fermezza da parte di tutti.
Cordiali saluti
M. Spinelli
[#7]
dopo
Utente
Utente
mi sembra di capire che lei concordi con quanto finora svolto (rt) e con quanto in programma (chemio) e che sia l'unica strada percorribile........
grazie

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Prof. Maurizio Spinelli Anatomopatologo, Oncologo, Senologo 72 1 2
Sì.
Dopo la chemioterapia se inefficace si potrà tentare la via di nuovi farmaci "intelligenti", ma questi si possono usare solo dopo il fallimento della chemio (norme ministeriali).
Saluti
M. Spinelli
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dopo
Utente
Utente
buongiorno,
è stato eseguito il primo ciclo terapico con gemcitabina+cisplatino, ma dopo 1 settimana dalla somministrazione del platino la creatinina è risultata molto alta. i medici sembrano piuttosto spiazzati; da cosa può dipendere? è normale una tossicità a livello renale con il cisplatino? cos'altro può essere accaduto?
grazie