Il secondo spermiogramma

Gent.mi Dottori,

dopo essere stato operato di varicocele sinistro di III grado, qualche giorno fa ho effettuato il secondo spermiogramma a 6 mesi dall'intervento. Vorrei avere un vostro parere su tale spermiogramma:

Aspetto:torbido
Volume:1,9ml
ph:8
fluidificazione:nella norma
viscosità:nella norma
concentrazione nemaspermi:32.000mmc

Mobilità nemaspermi:
ipocinesi:<50% rettilinea (rapida + lenta)
1h:20
2h:10
4h:5

Indice di motilità:2-3

Morfologia nemaspermi:
teratozoospermia:>70% atipie
Tipici:32
Atipici:68

Es. microscopico a fresco:rari leucociti

Giorni di astinenza:4


L'urologo-andrologo che mi ha in cura mi ha detto che lo spermiogramma è incompleto e che fra sei mesi dovranno esaminarlo in altro modo.

Sempre durante la stessa visita ho lamentato al dottore dei dolori nella zona inguinale, dolori iniziati dopo l'intervento. Allora ha eseguito un'ecografia nei testicoli e nel pube per verificare eventuali problemi, mi ha detto che tutto andava bene e che il dolore poteva essere dovuto ad un'ernia inguinale (nel caso vi servisse capire dov'è localizzato il dolore potete guardare gli altri consulti richiesti).
Effettivamente dopo qualche minuto ha trovato una "punta" di ernia inguinale nel lato sinistro. A questo punto mi chiedo è possibile che l'ernia sia spuntata dopo l'intervento chirurgico? perchè i dolori in quel punto sono iniziati subito dopo, appunto.

Un altro dubbio:palpando lo scroto mi accorgo che la parte sinistra, quella operata per varicocele, presenta al tatto delle vene (sembrano vermi) che invece sono quasi assenti nel testicolo destro. Queste si avvertono principalmente quando lo scroto è più "molle" (insomma sa quando fa caldo e lo scroto tende ad allontanarsi, ad "allargarsi", dal pene?. Purtroppo non so il termine preciso). E' normale dopo un intervento di varicocele? oppure potrebbe trattarsi di recidiva?

Grazie anticipamente per le vostre risposte
[#1]
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,

- per poter giudicare l'impatto dell'intervento di varicocele sui suoi parametri seminali bisognerebbe poter disporre anche del quadro preoperatorio. Tenga comunque conto che non è detto che un intervento per varicocele di III grado, pur correttamente condotto, necessariamente migliori sempre i valori dei parametri seminali.
- E' poco probabile che l'intervento di per varicocele causi ernia inguinale; in alternativa una delle possibili spiegazioni del fastidio che lei avverte potrebbe essere una nevralgia del funicolo, secondaria all'intervento per varicocele.
- Da ultimo: è difficile, se non impossibile, esprimersi sulle "vene" che lei avverte nell'emiscroto sinistro, senza averla visitata.

Cordialmente,

Edoardo Pescatori

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentile Dott. Pescatori,

innanzitutto grazie per la celere risposta!

Per ciò che attiene il quadro preoperatorio può conoscerlo cliccando su "Inopportuno interven..." sotto il mio nome utente.

Un'altra domanda:come giudica lo spermiogramma?


Grazie ancora
[#3]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
possibile, ovviamente, che una "punta d'ernia"...termine di semeiotica chirugica desueto, non corretto ed inaffidabile...si sia rivelata DOPO l'intervento di correzione di varicocele. Possibile ma davvero altamente improbabile.
D'altro canto sarebbe davvero imperdonabile al Suo Chirurgo il non aver fatto diagnosi di una patologia asssociata al varicocele come quella erniaria, fermo restando la mancanza di una chiara indicazione chirurgica alla correzione dell'ernia stessa. Una cosiddetta "punta d'ernia" non merita infatti, nell'assoluta maggioranza dei casi, trattamento chirurgico. Non solo, ma quasi mai un'ernia inguinale obliqua esterna che si affacci all'orifizio inguinale interno suscita tutto il corteo sintomatologico che Lei descrive. Dirtei insomma che sarebbe il caso di focalizzare l'attenzione piuttosto sugli eventuali esiti dell'intervento di correzione del varicocele.
I parametri seminali decisamente non sono buoni. Vanno confrontati con quelli precedenti all'intervento.
Credo comunque occorra scartare l'ipotesi di una persistenza o di una recidiva del varicocele, prima di ogni altro passo teraputico.
Affettuosi auguri per tutto ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentile Professore Martino,

innanzitutto vorrei ringraziarla veramente tanto. Lei è stato l'unico dottore che ha seguito il mio "caso" veramente (anche più del mio urologo-andrologo stesso), che mi ha consigliato, che mi ha aperto gli occhi. Grazie

Sinceramente a questo punto sto iniziando a non capire che sta succedendo e come mai qualcosa non va. Sto iniziando a pensare che una soluzione potrebbe essere quella di farmi visitare da un altro specialista, non le nascondo che vorrei che a visitarmi fosse lei.

Il dolore c'è. Non so se potrà esserle utile per farle capire, anche se a distanza, cosa potrebbe essere, ma proprio oggi pomeriggio ho avuto dei forti dolori. E' successo che dovevo urinare, tuttavia non potendo andare subito ho trattenuto per circa mezz'ora l'urina. Ho iniziato a sentire un forte dolore nel pube e nei testicoli quando mi muovevo tanto che faticavo a camminare e a scendere dall'auto.
Il dolore era maggiore nella parte sinistra del pube e nel testicolo sempre sinistro. Prima dell'intervento questo forte dolore di tanto in tanto veniva, ma oggi è stato più forte, meno duraturo e soprattutto è la prima volta da dopo l'intervento che lo avverto.
Adesso, alle 2.24, il dolore è scomparso, avverto solo un pizzico di tanto in tanto.

Adesso mi chiedo:Che devo fare? Un'altra visita? e da quale specialista? O devo fare altro?






Qui sotto le riporto i dati degli spermiogrammi che ho effettuato:

8 Maggio 2006
ESAME LIQUIDO SEMINALE
(Microscopico)

Astinenza: 3 giorni

Caratteri fisici
Colore: Bianco-Grigiastro
Aspetto: Torbido
Coagulo: Presente
Liquefazione: Completa entro 26 minuti
Viscosità: Normale
Volume: 1,5 ml
PH: 7,8

Caratteri Microscopici
Numero nemaspermi: 43,5 milioni/mL
% Mobili all'emissione: 80%
% Motilità dopo 2 ore: 60%
% Motilità dopo 6 ore: 40%
% Motilità dopo 12 ore: 20%

Conformazione Nemaspermi
Forme normali: 96%
Teste ipotrofiche: 1%
Teste ipertrofiche: 2%
Teste rotonde: 1%
Teste doppie: 0%

Indice di Page-Holding: 50

Esame microscopico a fresco: Rari leucociti





4 Maggio 2006
Aspetto:torbido
Volume:1,3 ml
PH:8.0
Fluidificazione:Completa dopo 30'
Viscosità:nella norma
Concentrazione nemaspermi:25.000 mmc
Mobilità nemaspermi:
-ipocinesi:<50% rettilinea (rapida+lenta)
-1h:20
-2h:20
-4h:5

Indice di motilità:2-3
Morfologia nemaspermi:
-teratozoospermia:>70% atipie
Tipici:35
Atipici:65

Osservazioni:Es. microscopico a fresco: Leucociti 2-4 per c.v.
[#5]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
La ringrazio per le Sue cortesie ma, sia gentile, metta in ordine gli esami del liquido seminale effettuati correlandoli con la data dell'intervento di correzione del varicocele. Ma tenga presente tuttavia che considero del tutto inattendibile l'esame effettuato in data 8 Maggio 2006: non sono aparmetri compatibili con un appartenente al genere umano.
Ovvio che Lei dovrebbe essere seguito da uno Specialista, così come ovvio sarebbe che questo Specialista fosse il Collega che L'ha operata.
Attendo Sue notizie.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#6]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Certo, ricostruisco tutto in ordine cronologico.

La visita nel primo specialista è avvenuta in data 26 aprile 2006, la seconda in un altro specialista (quello che mi ha operato e che ancora mi segue) invece è avvenuta alla fine di giugno 2006.

Il secondo specialista ha diagnosticato un varicocele di III grado sinistro ed una fimosi e così ha scritto:"Pronunzia di marcato varicocele che si accentua sotto i colpi di tosse. All'eco reni nella norma; notevole dilatazione del plesso panpliforme. Al doppler pronunzia di marcato reflusso in condizioni basali e sotto sforzo"

Il PRIMO SPERMIOGRAMMA è del: 4 Maggio 2006
Aspetto:torbido
Volume:1,3 ml
PH:8.0
Fluidificazione:Completa dopo 30'
Viscosità:nella norma
Concentrazione nemaspermi:25.000 mmc
Mobilità nemaspermi:
-ipocinesi:<50% rettilinea (rapida+lenta)
-1h:20
-2h:20
-4h:5

Indice di motilità:2-3
Morfologia nemaspermi:
-teratozoospermia:>70% atipie
Tipici:35
Atipici:65

Osservazioni:Es. microscopico a fresco: Leucociti 2-4 per c.v.


Il SECONDO SPERMIOGRAMMA è del: 8 Maggio 2006
ESAME LIQUIDO SEMINALE
(Microscopico)

Astinenza: 3 giorni

Caratteri fisici
Colore: Bianco-Grigiastro
Aspetto: Torbido
Coagulo: Presente
Liquefazione: Completa entro 26 minuti
Viscosità: Normale
Volume: 1,5 ml
PH: 7,8

Caratteri Microscopici
Numero nemaspermi: 43,5 milioni/mL
% Mobili all'emissione: 80%
% Motilità dopo 2 ore: 60%
% Motilità dopo 6 ore: 40%
% Motilità dopo 12 ore: 20%

Conformazione Nemaspermi
Forme normali: 96%
Teste ipotrofiche: 1%
Teste ipertrofiche: 2%
Teste rotonde: 1%
Teste doppie: 0%

Indice di Page-Holding: 50

Esame microscopico a fresco: Rari leucociti




Giorno 26 luglio 2006 sono stato operato (tecnica secondo Bernardi)





Infine il TERZO SPERMIOGRAMMA è del: gennaio 2007
Aspetto:torbido
Volume:1,9ml
ph:8
fluidificazione:nella norma
viscosità:nella norma
concentrazione nemaspermi:32.000mmc

Mobilità nemaspermi:
ipocinesi:<50% rettilinea (rapida + lenta)
1h:20
2h:10
4h:5

Indice di motilità:2-3

Morfologia nemaspermi:
teratozoospermia:>70% atipie
Tipici:32
Atipici:68

Es. microscopico a fresco:rari leucociti

Giorni di astinenza:4
[#7]
dopo
Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Scrivo un'altra mail per focalizzarmi meglio sul problema dei dolori.

Io sono giù stato "seguito" da lei in questo forum. Riporto quanto ho scritto in quel primo consulto che ho richiesto, subito dopo la prima visita e PRIMA dell'intervento, a proposito dei dolori che avvertivo:
"Riguardo ai dolori ed ai fastidi: ho sempre avuto dei doloretti proprio lì in particolare, nel testicolo sinistro che ho sempre sentito più "sensibile" dell'altro, però li ho sempre definiti normali. Doloretti che avverto in particolare quando faccio degli sforzi, anche piccoli (soprattutto quando sono coinvolte le gambe: es. accavallare le gambe, scendere dalla macchina, alzarsi da una sedia bassa. Ma anche prendere qualcosa con le mani da seduto:un bimbo) ma che restano sopportabili. Questi suppongo siano normali (VERO???). In alcuni periodi, però, questi dolori aumentano fino al punto che quando cammino sento un forte dolore ai testicoli e ho poi la sensazione che questo si propaghi. Difatti, facendo un piccolo sforzo, con le mani o peggio ancora con le gambe, sento il dolore nei testicoli ed è quasi come se si diffondesse nelle parti circostanti (a volte quando è proprio forte non posso tenere, da fermo, le due gambe unite, soprattutto con i jeans, e ne alzo una in modo tale che quel dolore si calmi liberando i testicoli). Ma, appunto, sono dei periodi, 3-4 giorni, una settimana, poi passa.
Che ne pensa?
In verità, data la mia ignoranza in materia, ho sempre pensato si trattasse di una piccola forma di pubalgia (che il medico di famiglia aveva riscontrato circa 5-6 anni fa e che continuava a farsi sentire di tanto in tanto), ma non sono mai riuscito a capire bene perchè sentissi questi dolori soprattutto nei testicoli, in particolare quello sinistro, visto che sapevo che il dolore dovevo avvertirlo più su. Pensavo dipendesse da me, che tendevo ad avvertire il dolore più forte lì, in un punto sbagliato e più basso. Ero convinto insomma di non riuscire a percepire bene da dove partisse questo dolore, che sentivo in qualche modo "amplificato" in diverse parti".


Il problema adesso, quindi dopo l'intervento, è che:
- sento il testicolo sinistro più debole, insomma adesso basta che "venga toccato" in qualsiasi situazione per farmi male, i dolori però per brevi periodi diventano più insistenti e più forti. Lei mi aveva scritto che poteva essere utile prendere dei farmaci antinfiammatori e venoprotettivi. Nella visita del mese scorso l'urologo-andrologo mi ha detto che era dovuto ad una "punta" di ernia inguinale sinistra che, ha detto, poteva portare il dolore anche ai testicoli (ha parlato di qualcosa in particolare ma non essendo medico non lo ricordo per nulla);
- inoltre i forti dolori che di tanto in tanto avvertivo prima dell'intervento e che si protraevano per qualche giorno sono ritornati (prima che sapessi del varicocele il medico di famiglia mi aveva detto che erano dovuti ad una pubalgia, solo dopo li ho ricollegati al varicocele). Mercoledì ed oggi, venerdì, li ho avuti per la prima volta dal giorno dell'intervento (però a differenza di prima dell'operazione in queste due occasioni sono durati solo mezza giornata). La cosa strana è che tali dolori li sento non solo nella parte sinistra di pube e testicoli (dove sono più forti), ma anche a destra!! Con questi dolori viene difficile anche solo alzarsi dalla sedia e camminare


Mi domando allora: questi dolori forti erano, e sono, dovuti al varicocele, alla pubalgia o all'ernia? Che fare?


La ringrazio in anticipo per l'aiuto che mi sta fornendo, spero mi possa aiutare ancora una volta
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
fermo restando che confermo quello che Le ho scritto a proposito dell'esame del liquido seminale effettuato in data 8 maggio 2006, direi che i parametri seminali riscontrati prima e dopo il trattamento del varicocele sono sovrapponibili. Spetta ora al Suo Specialista di fiducia intervenire con terapie mediche di supporto, non senza essersi prima accertato del buon esito dell'intervento correttivo del varicocele.
Per la diagnosi differenziale del sintomo dolore che Lei accusa, mi dispiace...ma è davvero impossibile procedere in maniera professionalmente corretta senza poterLa visitare. Anche questo passo fondamentale spetta quindi al Suo Medico di fiducia.
So che non era questo il tipo di risposta che si attendeva da me. Ma spero che Lei comprenda la mia difficoltà, e credo quella di tutti i Colleghi che collaborano a questo come ad altri Forum a soggetto sanitario.
Mi faccia sapere l'evoluzione del quadro clinico ed i risultati delle visite di controllo.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO