Inprovvisa disfunzione erettile dopo perdita di liquido

Buon giorno,
descrivo il mio problema:
circa a inizio novembre ho iniziato ad avere alcune "perdite" durante il giorno e la notte sopratutto a pene a riposo. Come consistenza e asperro sono trasparenti e vischiose.
Comunque a questo stato non mi sono preoccupato di nulla pensando passasse da sola.
Ora le perdite sono diminuite, ma da un paio di settimane ho iniziato a perdere lo stato di esezione, fino ad ora che ho difficoltà non solo a tenerlo ma anche a raggiungere tale stato.
La cosa mi sta spaventando parecchio anche se non sono molto influenzabile.
Pratico sesso da molti anni senza avere mai avuto problemi ne nel raggiungimento della potenza ne nel mantenimento.
Vorrei sapere se entrambi i sintomi possono essere legati e quanto tempo posso/devo aspettare (e i rischi di non farlo) prima di consultare personalmente uno specialista al non risolversi della problemtica.
Grazie dell'aiuto, spero di trovare un arisposta sincera e chiarificatrice visto che "analizzando" i sintomi su internet potrei avere contratto qualsiasi malattia dalla gonorrea alla arteriosclerosi all'epatite.

Saluti
[#1]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,"sinceramente" ritengo che la spermatorrea,o la uretrorrea,possano essere segnali relativi ad uno stato congestizio/infiammatorio delle vie seminali con le ghiandole annesse(prostata,vescicole seminali, bulbouretrali).Non accenna alla contemporanea presenza di disturbi minzionali,né se ha una o più partners...Quanto alla disfunzione erettile,la recente genesi,l'andamento
progressivo e la contemporaneità dell'evento,consigliano lo intervento di un esperto andrologo che sappia inquadrare il quadro clinico a 360 gradi.Le ricordo come un colpo di tosse possa essere speressione di un raffreddore,della TBC,del cancro etc.,e,quindi,navigare in rete alla ricerca di una diagnosi é,quantomeno, rischioso per l'equilibrio psichico...Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

la comparsa di alcune "perdite" uretrali fa pensare ad una infiammazione delle ghiandole accessorie della via seminale e dovrebbe essere trattata dallo specialista sulla base degli accertamenti che lui riterrà opportuni.
Quasi sempre , in concomitanza con tali infezioni o infiammazioni, può comparire una alterazione della funzione erettile,
in genere tutto si normalizza con la terapia
Non cerchi di curarsi da solo !!
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Innanzitutto ringrazio per la celere risposta e mi scuso per la mia tardiva risposta.

Per chiarire l'opinione dell'esimio Dr. Izzo io ho partner stabile da parecchio tempo e la vita sessuale non ha mai avuto problemi.

Dopo aver letto le graditissime risposte arrivatemi ho riflettuto su altre cose che possono essere collegte a questo stato di alterazione a cui non avevo pensato:

- all'inizio delle conparse delle perdite descritte provavo un certo "pungente" fastidio nell'urinare, ora no, ma non so se sia sparito o se mi posso essere abituato.

- lo sperma è (anche se non so da quando) molto più liquido, meno denso

- lo scroto è quasi dempre più ritirato del solito come mi avveniva solo dopo uno sforzo fisico prolungato come la corsa.

Non so se ciò possa chiarire la mia posizione.

Sperando di non recare ulteriore disturbo chiedo se è preferbile rivolgersi direttamente all'andrologo specialista o se prima al medico di base.

Ringrazio anticipatamente

Saluti
[#4]
Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
...se non avverte fastidi nell'urinare La tranquillizzo ulteriormente circa la probabile esclusione di uno stato congestizio/infiammatorio.Uno spermiogramma con coltura darà,al riguardo,delle indicazioni più precise.Il fatto che lo scroto sia più ritirato non riveste alcuna importanza clinica.A questo punto,si faccia consigliare un andrologo da Suo medico di famiglia.Cordialità.
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