Prostatite batterica??

Salve, vorrei una Vostra consulenza perché ho ricevuto una diagnosi di prostatite ma ho qualche perplessità sul trattamento propostomi.
Cercherò di essere breve e di andare con ordine:
Da parecchi mesi ho un fastidio, che diventa dolore al tatto durante i rapporti, al testicolo destro... Un ecografia che feci tempo fa rilevo lieve varicocele non rilevabile alla visita clinica.
Mi sono recato la settimana scorsa, durante la settimana della prevenzione andrologica da un andrologo:
Il varicocele non e' stato rilevato ma mi e' stata fatta diagnosi di prostatite.
Terapia: PROSTALEX un integratore dietetico dal costo di (60 e passa euro a confezione) per due lunghi cicli ed e' stato programmato uno spermiogramma.
Ho eseguito lo spermiogramma ed ' risultato(purtroppo non l'ho qui vicino quindi non posso riportare tutti i valori):
Una lieve astenooligospermia di batteri e polimorfonucleati 1,6 per 10^6.
Ancora non ho iniziato la terapia con prostalex e porto subito il referto all'andrologo che ribadisce la necessita di terapia con prostalex e di un controllo a distanza di 1 mese circa senza ulteriori indagini.

La mia domanda e': vista la presenza di batteri e leucociti non sarebbe il caso di fare un esame colurale(spermiocultura o/e urinocultura e antibiogramma) per escludere o confermare una prostatite batterica?? E qualora fosse batterica non sarebbe il caso di tentare una terapia antibiotica in base all'esito dell'antibiogramma? La mia paura e' quella di spendere soldi e tempo assumendo un integratore dietetico con effetti nulli su un eventuale infezione presente.
Qualcuno conosce il prostalex?
L'andrologo entrambe le volte è stato molto rapido e sbrigativo, voi cosa ne pensate?

OVVIAMENTE PRECISO CHE NON SI STA CHIEDENDO UNA SOSTITUZIONE DELLA VISITA MA UN PARERE IN RELAZIONE AI DATI FORNITI COSCIENTE DEL FATTO CHE LA VALUTAZIONE DEFINITIVA SPETTA ALLO SPECIALISTA IN CARNE ED OSSA CHE LI INTEGRA CON L'ESAME CLINICO

GRAZIE ANTICIPATAMENTE
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore ,

se ci sono dei dubbi sulle indicazioni terapeutiche ricevute è bene, prima di seguirle, eventualmente sentire un secondo parere.

Le sue osservazioni e riflessioni, viste dall'angolatura da lei proposta, sono in parte condivisibili.

Quindi senta eventualmente un altro esperto andrologo e con lui valuti la necessità di approfondire o meno con indagini diagnostiche più mirate il suo reale problema clinico.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la celerità!
dimenticavo:
L'andrologo ha raccomandato di iniziare la terapia con Prostalex immediatamente.
Ha consigliato di eseguire eventualmente un ecodoppler scrotale.

Detto questo posso chiederle di entrare maggiormente nel merito?
Conosce il prostalex? sa darmi qualche informazione in merito?
In base a quanto fornito lei cosa farebbe?(mi ha detto che non in parte condivisibili ma vorrei capire l'altra parte)
Ripeto ovviamente che questo non si sostituirà ad una seconda visita andrologica.
Vorrei sapere se e quando userebbe il prostalex e piu apertamente se ci sono o non ci sono OVVIAMENTE SOLO IN BASE A QUANTO LE HO RIFERITO le indicazioni per un esame colturale?

Ringrazio nuovamente...
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore ,

le ripeto, la terapia indicata non mi sembra mirata e quindi, se lei presenta dei dubbi sulle indicazioni diagnostiche e poi terapeutiche ricevute, bisogna consultare un altro collega senza perdere tempo prezioso in inutili polemiche.

Da questa postazione nulla di più preciso le posso dire.

Un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Gentili dottori, vi aggiorno!
Ho eseguito l'esame colturale dello sperma ma in attesa del risultato il mio medico di famiglia mi ha prescritto la terapia con levofloxacina per sette giorni, due cicli.
Ovviamente la terapia e' stata inizia dopo la consegna del campione al laboratorio(prelievo eseguito in sede).
La mia domanda e' reputate il trattamento corretto? un po ovunque, anche nella posologia del prodotto, si raccomanda nei casi di prostatite cronica una terapia di almeno 28 giorni una terapia piu breve sarà altrettanto efficace?

Ho programmato un controllo specialistico alla fine del trattamento e quando avrò i risultati dell'esame culturale...

Grazie
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore ,

segua le indicazioni date che probabilmente sono state proposte in attesa dei successivi esiti della recente valutazione colturale.

Un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2007 al 2012
Ex utente
Salve, ho ulteriori novita...
In attesa dell'esito dell'esame colturare giunto solo oggi la terapia antibiotica con levofloxacina e' statra protratta per 20 giorni.
Oggi sul referto si legge;
Erysipelothrix rhusiopathiae
ed antibiogramma tra cui pero non risulta testata la levofloxacina. Cosa fare? continuare e finire il ciclo di 28 giorni con levofloxacina o rivalutare tutta la terapia utilizzando un farmaco risultato sensibile? amoxicillina o penicillina vancomicina(insensibilita a tetracicline e clindamicina)
Porterò il referto al curante non prima di lunedi pomeriggio in attesa vorrei avere da voi specialisti alcune delucidazioni:

1) non e' un riscontro un po anomalo questo batterio nel liquido seminale in corso di prostatite?

2)la levofloxacina non e' tra quelle testate nell'antibiogramma sospendo subito la terapia o continuo fino a completare i 28 giorni e rivalutare il tutto?

Grazie anticipatamente

[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore,

per il momento continui a seguire l'indicazione terapeutica ricevuta e, se possibile, senta il suo medico di fiducia prima di lunedì.

Solo il suo medico può darle la nuova terapia da seguire.

Poi per il battere da lei citato in effetti, a livello umano, l'Erysipelothrix Rhusiopathiae è più facilmente presente in alcune dermatiti ma qui, per avere informazioni più precise, deve sentire sempre il suo medico curante.

Un cordiale saluto.

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