Ipotrofia testicolo e omosessualità

Salve, ho 28 anni e, causa alcuni lievi fastidi al testicolo destro, un urologo ha rilevato una modesta ipertrofia testicolare che pare derivante dalla distensione della "struttura" portante del testicolo che porterebbe ad una sofferenza dello stesso (non è presente varicocele). Non saprei ancora quantificare l'entità percentuale della differenza con il sinistro, farò delle indagini diagnostiche nei prossimi giorni, ma volevo chiedervi se la situazione di ipotrofia è in genere stabile o destinata a peggiorare in futuro. Mi è stato detto che esiste un intervento risolutivo, detto di fissaggio, che potrebbe migliorare, o quantomeno salvaguardare, il testicolo ipotrofico. Fatto sta che, e qui viene la questione che mi lascia alquanto basito, non sarebbe affatto necessario procedere all'operazione perché, in quanto omosessuale, non dovrò mai pormi il problema della fertilità. Ora, fertilità a parte (su quale presunzione si afferma io non sia interessato alla fertilità, conosco moltissimi padri omosessuali e, così come ho avuto relazioni con donne in passato, potrei averle anche in futuro), mi è stato riferito che il rischio di torsione del testicolo è alto e, in caso avvenisse questo spiacevole evento, potrei addirittura perdere il testicolo o causare un'atrofia dello stesso. Ora, la fertilità è l'unica opzione che viene presa in considerazione per interventi di mantenimento del testicolo? L'eventuale disagio fisico e psicologico non è contemplato nelle ragioni dell'intervento? Sono davvero demoralizzato (e altamente basito), ho un testicolo ipotrofico "in sofferenza" causa sacca scrotale lasca, incorro il rischio di perdere il testicolo o che si atrofizzi, ma l'intervento non è consigliato perché tanto, da gay, non dovrò mai procreare (mi chiedo allora perché non me li abbiano tolti entrambi in adolescenza, visto che "non servono", no?!?). Io, invece, vorrei mettere in pratica qualsiasi misura atta alla conservazione dello stesso perché, sarà anche vero non diventerò mai padre, ma vorrei evitarmi dolori, eventi traumatici e, ovviamente, il disagio sia psicologico di dover subire un'esportazione del testicolo che di impiantare una protesi, visto che al momento il livello di ipotrofia non sembra essere elevatissimo. È possibile, quindi, ovviamente cambiando medici, procedere a maggiori indagini o davvero viene fatto solo in caso di individui volti alla riproduzione? E, come già dicevo, l'ipotrofia è un fattore stabile o destinata a peggiorare se non si eliminano le sue cause? Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

ma la sua è una ipertrofia o una ipotrofia testicolare?

da quello che ci scrive non è proprio chiaro!

Vi è o non vi è una "mobilità" testicolare?

Solo in questo caso si procede ad una eventuale "fissazione" del testicolo interessato.

Chi le ha fatto questo diagnosi?

Stendo poi un pietoso velo sul fatto che, essendo lei un omosessuale ( mi pare di più un "bisessuale" che un omosessuale!) abbia avuto delle indicazioni negative ad una eventuale terapia mirata.

Se queste notizie da lei inviateci sono vere cambi, senza tergiversare oltre, i referenti fino ad ora ascoltati e senta in diretta invece un esperto andrologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Beretta, la ringrazio per la risposta e mi scuso per non essere stato sufficientemente chiaro. Allora, ho un ipotrofia (se non sbaglio terminologia, insomma il testicolo è più piccolo rispetto al compagno) al testicolo destro, causa -da quel che posso aver capito il linguaggio medico non è sempre di immediata comprensione- la struttura portante del testicolo un po' lasca (la sacca scrotale, sul lato destro, è decisamente più abbassata e "flaccida", rispetto alla controparte sinistra, ma senza varicocele). È stata accertata la mobilità testicolare e il rischio di torsione, anche se i miei testicoli (da quanto ricordo) non sono mai risaliti nell'inguine. Mi è stato chiesto se avessi sofferto di orecchioni in età puberale, traumi fisici, orchiti ma nulla di tutto ciò è successo. Quindi si pensa che l'ipotrofia o sia così dalla nascita (non saprei, in effetti dirlo, prima della visita non sapevo di soffrirne) oppure conseguente a continui traumi minori di cui magari sul momento non me ne accorgo, che alla lunga hanno causato danni al testicolo. Le trascriverei il referto della visita, ma è scritto a mano e non lo decifro, se non qualche parola qua e la. Posso dire che a livello di visita "fisica", mi sembra che sia il medico di base che l'urologo siano stati abbastanza accurati (per quello che ne posso capire io, naturalmente, anche se nonostante diverse visite il medico curante non mi aveva mai accennato a questa ipotrofia). Il dubbio è proprio sulla "leggerezza" rispetto alla mia omosessualità, ovvero la non urgenza di un intervento perché tanto non ho esigenza di procreare (le assicuro di essere omosessuale, ho avuto relazioni in passato con donne -come credo tutti gli omosessuali nella fase della scoperta di se stessi- ma non escludo in futuro di aver figli... ok, questa cosa apre delle questioni di carattere etico e morale, ma non certo di tipo medico/chirurgico). Credo che se non avessi dichiarato la mia omosessualità, fatto rivelato perché mi sembrava utile ai fini diagnostici (infezioni, eventuali MTS e via dicendo), mi avrebbero quantomeno mandato a fare un'analisi dello sperma (visto che secondo loro la funzionalità del testicolo ipotrofico è compromessa) e a maggiori indagini per l'intervento. Lo dico davvero come constatazione, non sono uno di quei tipo che, quando qualcosa non va per il verso giusto, bolla il tutto come "han fatto così perché son gay". Insomma, il nocciolo della questione è... non devi procreare, è inutile proseguire. Però io sono un po' spaventato dal fatto di magari subire una torsione e perdere un testicolo o che questa ipotrofia possa diventare più grave (insomma, la possibilità che il testicolo si riduca ulteriormente), quindi vorrei invece proseguire l'iter di un intervento. Non capisco, quindi, se l'intervento è solo necessario a fini procreativi o anche conservativi (evitare che il testicolo si riduca ulteriormente) e estetici/psicologici (scongiurare l'eventualità di perdita del testicolo, con conseguenti protesi, etc). La ringrazio in anticipo.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

viste le precisazioni ora da lei fatte, sono sempre più convinto che la sua situazione clinica deve essere meglio valutata e definita senza inutili pregiudizi.

Senta un bravo ed esperto andrologo, faccia con lui una nuova valutazione clinica con esame del liquido seminale e contemporanea valutazione ormonale.

Solo così poi si potrà rivalutare il suo reale quadro clinico e poi prendere le necessarie e mirate soluzione terapeutiche senza inutili paure o la visione di scenari prossimi venturi, drammatici e sconvolgenti.

Un cordiale saluto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Beretta, la ringrazio per l'attenzione e seguirò il suo consiglio, già da oggi mi attiverò per trovare un centro andrologico competente. Tra l'altro proprio oggi ho fatto l'ecografia e mi è stato riferito che il testicolo non è ipotrofico (mah, è visibilmente più piccolo del sinistro, forse non ho capito cosa intenda per ipotrofico l'urologo che mi ha prescritto l'ecografia). L'ecografia, a quanto riportato sul referto, non ha rilevato danni ai né ai tessuti testicolari, né alle strutture vascolari e nemmeno al tessuto scrotale. Purtroppo, però, il referto non riporta la misura dei testicoli (credo si esprima in CC), come invece era stato richiesto dall'urologo (a meno che non si possano leggere direttamente dalle "stampate" allegate, su cui vi sono tanti codici a me sconosciuti).
Il medico che ha effettuato l'ecografia, quindi, sostiene che la differenza delle dimensioni sia un fattore normale (e forse è per quello che non me ne sono mai accorto), non avendo rilevato nulla di anomalo durante l'esame ecografico.
Ripeterò di certo tutti questi esami in un centro andrologico adeguato, come da suo consiglio, anche perché mi sembra parecchio strano che vi siano diagnosi così in contrasto tra i vari medici che, finora, mi hanno visitato.

La ringrazio nuovamente per le informazioni fornitemi.
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

ci tenga comunque aggiornati sui suoi futuri passi per capire la sua attuale situazione clinica, se lo desidera.

Ancora un cordiale saluto.