Piccolo quesito andrologico. rubo solo 2 minuti.

Salve dottori, anzitutto tengo a complimentarvi con voi tutti del bellissimo gesto che fate supportando e sopportando i problemi di noi tutti.

Vengo subito al nodo del mio problema: ho 25 anni e da circa un annetto soffro di continue infezioni: Spermiocolture e Tamponi Balano-Prepuziali sempre positivi (in passato anche il Test di Stamey).

Mi sono rivolto ad un centro di medicina di coppia per risolvere il mio problema e nonostante tante cure antibiotiche, nonostante tanti integratori (fermenti lattici e immunostimolanti) non ho risolto il problema.

Ora ho per voi tutti un piccolo, semplice quesito: questa mia prostatite che possiamo definire cronica, passerà mai?

Comprendetemi dottori: si tratta di periodi in cui alterno lo stare bene dallo stare male. Tanti piccoli imbarazzi nei confronti delle persone, nei confronti della mia ragazza.

Ogni volta che intraprendo la terapia mi viene proposta come quella "risolutiva"! Tante illusioni e tante Delusioni: puntualmente ritorno al punto di partenza.

Allora se è per la vita ho bisogno di rassegnazione. Ho bisogno di dire a me stesso: ho questo problema e lo avrò per sempre. Perciò vi chiedo: cosa si intende per "prostatite cronica". E' qualcosa di perenne? E' qualcosa che dovrò portare con me per la vita? O esiste anche una piccola possibilità che, con tanti sacrifici, tanta buona volontà e tanta ostinazione finisca questo problema?

Sincerità. Non chiedo altro.

Grazie ancora
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,

una prostatite cronica non è una situazione clinica facile e richiede sempre molta ma molta "pazienza".

Comunque oltre alle indicazioni specifiche e mirate, che mi sembra abbia già abbondantemente ricevuto, bisogna seguire, quando sono presenti queste "problematiche urologiche”, alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale quali:

1)vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza;

2)limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc ;

3)lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè,le bibite gassate od alcoliche;

4)altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2–3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5)combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6)se si fuma, spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7)tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi , spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8)infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Ancora, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2022
Ex utente
Si grazie dottor Berretta,

ma le confesso: la sua relazione l'avevo già letta da tempo e l'avevo fatta sin da subito mia.

Non le nascondo però che vorrei una risposta alla mia domanda. Passerà?

Avrò l'opportunità di avere dei figli?

Sicuro che comprenderà,

la ringrazio e le porgo un felice finesettimana
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore,

purtroppo non sono un mago e quindi una prognosi di questo tipo, senza avere mai potuto di persona valutare il suo particolare, e mi sembra complicato, quadro clinico, mi è impossibile darla.

Per quanto riguarda il problema fertilità poi il primo passo da fare è sempre un esame del liquido seminale in struttura dedicata.

Un cordiale saluto.
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