Il criocongleamento degli spermatozoi

Ho 36 anni e da circa un anno sto assumendo Antibiotici(Antispastici ed antidolorifici a casua delle coliche renali che ho con una frequenza di alemno una volta al mese.
In seguito alla visita dall'Urologo mi è stato consigliato di fare tutte le analisi del caso in quanto mi è stato riscontrato un testicolo più piccolo dell'altro. Lo spermiogramma (effettuato dopo circa 10 giorni di astinenza) ha riportato i seguenti risultati:
PH 7,5
Volume 4,5 ml
4 milioni di spermatozoi per mmc
Spermatozoi mobili al 30% dopo 1 ora dalla raccolta.
HPRL 7,8 ng/ml
LH 6,6 nU/ml
FSH 12,7 mU/ml
TESTOSTERONE 315,6 ng/dl
L'ecodoppler ha evidenziato solo un piccolissimo idrocele.
Ho quindi ripetuto lo spermiogramma (stavolta dopo 3 giorni di astinenza) ed il quandro è anche peggiorato:
0,2 spermatozoi per ml (che dovrebbe corrispondere a 200000 per mmc?)
Volume 5,5 ml
motilità non determinabile.
A fronte di questi risultati l'andrologo, prima di ogni tipo di cura, mi ha consigliato il criocongleamento degli spermatozoi; ma il biologo che ha effettuato il secondo spermiogramma mi aveva in precedenza suggerito di assumere per 3 mesi integratori del tipo PADUTIN, SPERGIN Q10, FERTIPLUS.

A questo punto vorrei chiedere un Suo parere e sapere se ritiene opportuno il criocongelamento ed anche se ritiene valido questo tipo di intervento con gli integratori mensionati.

Grazie mille
[#1]
Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gli integratori avrebbero la funzione di migliorare la qualità degli spermatozoi da congelare.
Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
la rinrazio per la risposta, solo che l'andrologo non mi ha detto di assumere gli integratori e poi eseguire la congelazione, bensì fare prima la congelazione per "correre ai ripari" e successivamente seguire una terapia (di cui al momento non conosco ancora i dettagli).

Ammetto quindi di sentirmi abbastanza confuso...ed ovviamente preoccupato; so bene che lo stress non mi giova affatto ma a questo punto mi domando: "che fare?"
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Chiedo scusa ma non mi è chiaro se mi suggerite di eseguire la criocolngelazione prima o dopo aver assunto gli integratori.
Grazie mille
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Generalmente un esperto andrologo, esperto in patologia della riproduzione umana, consiglia più di una crioconservazione .

Lei potrebbe farne una ora ed una eventualmente alla fine della terapia propostale (a questo proposito non si è capito se il suggerimento terapeutico le è stato dato dal suo andrologo o dal biologo?).

Giovanni Beretta M.D.
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[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
..infatti è proprio questo il dilemma.
La terapia integrativa mi è stata suggerita dal biologo.
Quando poi ho interpellato l'andrologo ed ho riportato anche il suggerimento, mi ha prima di tutto indicato di effettuare la criocongelazione senza pronunciarsi sul tipo di terapia successiva a tale congelamento.

Altro fattore di incertezza è che dal mese di dicembre a causa di coliche renali, con frequenza quasi mensile, ho assunto con una certa insistenza farmaci quali toradoll/voltaren, spasmex ed antibiotici tipo unidrox o ciproxin.
(l'ultima volta che ho assunto un antibiotico è stato all'incirca un mese fa).

Questi farmaci potrebbero costituire la causa della mia oligospermia?
E potrebbero inficiare la qualità del liquido seminale tale da rendere inefficace la criocongelazione?

Grazie mille
[#6]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Alla sue due ultime domande le rispondo con un sintetico e preciso sì!
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Successivamente alla crioconservazione il mio andrologo mi ha prescritto il CreaFerti Q10 MAN, un composto a base di MAKAVIT.
Come già affermato in precedenza il ginecologo di mia moglie mi aveva consigliato un preparato galenico a base di kallicreina (il PADUTIN), lo SPERGIN Q10 ed il FERTIPLUS.
Qualcuno sa dirmi cosa è più "opportuno" prendere?
Posso prendere sia il Makavit che la kallicreina o peggioro solo gli effetti?
[#8]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da questa postazione , senza la posssibilità di una valutazione clinica diretta, non possiamo indicarle in modo preciso alcun tipo di terapia anche se a lei vengono ora indicati vari prodotti non specifici, della classe degli integratori.
[#9]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
La ringrazio per la risposta; mi rendo conto delle poche informazioni che ho fornito sulla mia situazione e comprendo bene che sarebbe opportuno una visita diretta.
Ma una domanda vorrei comunque rivolgergliela lo stesso:
Cosa intende per prodotti "non specifici" ?
Ci sono altri prodotti più mirati e magari anche più efficienti?

[#10]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

dai dati che fornisce lei ha un problema "importante" che coinvolge la sua fertilità
personalmente non credo che terapie, cosidette di "supporto" possano cambiare la sua situazione quasi sicuramente legata ai processi di produzione degli spermatozoi e quindi non influenzabili dai vari farmaci proposti.
Sulla crioconservazione non sono sicuramente favorevole anche perchè non vedo "imminente" il rischio di perdere la capacità di produrre spermatozoi.
la crioconservazione è una pratica delicata, assai costosa, senza assolute garanzie che il centro privato che la effettua venga chiuso o sparisca ( è come una piccola o media banca privata che potrebbe chiudere o fallire con perdita di tutti i soldi depositati nei conti correnti!), che non le da nessuna garanzia circa l'ottenimento di gravidanze nel momento in cui lei desiderasse di averle.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#11]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Egregio Dottore la ringrazio per la risposta...
...ma a questo punto che cosa mi consiglia di fare?
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Il consiglio più concreto che possiamo darle da questa postazione è quello di risentire il suo andrologo od un andrologo con chiare competenze in patologia della riproduzione umana in diretta , rivalutare attentamente la sua situazione clinica e, se non ci sono diagnosi chiare e terapie mirate e precise a migliorare il quadro seminale pensare ad una eventuale tecnica di riproduzione assistita che può anche prevedere , in alcuni casi, una preliminare crioconservazione di più campioni di liquido seminale, come mi sembra le era già stato indicato.
[#13]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
E' esattamente ciò che mi è stato indicato.
Ricapitolando l'andrologo che ho consultato mi ha indicato una crioconservazione preliminare (giusto per restare sereni senza correre il rischio di non averne più).
Per tre mesi mi ha prescritto il CREAFERTI Q10 MAN (e qui chiedevo se fosse incompatibile con la kallicreina);
a valle di questo periodo prevede di farmi effettuare di nuovo tutte le analisi del caso per valutare se ci sono state delle migliorie; in caso contrario ci ha già prospettato l'eventualità e la necessità di ricorrere alla fecondazione assistita (se ricordo bene si parlava di ICSI).
Ritenete che questa possa essere la strada giusta?
Nono sono certo di aver tratto le giuste conclusioni ma mi sembrava che il dott. Pozza non era tanto d'accordo e chiedevo quindi lumi a riguardo.
Se invece ho compreso male la sua risposta, chiedo scusa anticipatamente.
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

questa impostazione terapeutica, come già le avevo accennato, è da me pienamente condivisa e la ritengo corretta.

Attendiamo ora le eventuali e diverse indicazioni del collega Pozza.
[#15]
Dr. Diego D'Agostino Andrologo, Urologo 161 6
Egr.lettore,
la Sua situazione urologica ed andrologica andrebbe meglio chiarita(perche' ha coliche renale frequenti?perche assume antibiotici?),non sapendo noi se ci sono anomalie urologiche o problemi metabolici.Analogamente la sua situazione andrologica andrebbe chiarita con una diagnosi precisa e poi parliamo di terapia.
Ritengo dunque corretto un' approccio globale al problema da parte di un valido specialista di riferimento.
Cordialita'

dr. Diego D'agostino

[#16]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Non sono ad oggi riuscito a comprendere il motivo per cui ho le coliche in maniera così frequente, e per questo mi sto recando al centro di nefrologia per la calcolosi renale all'ospedale Pellegrini (dove ho sostenuto un lito test). L'indagine risulta abbastanza lunga ma nel frattempo continuo a sentirmi male ed a fare ulteriori indagini. Stando alle ecografie ed all'urografia non mi sono state rilevate anomalie urologiche, mentre nulla so dire in merito ad eventuali problemi metabolici (a dicembre dovrò fare la TSH). L'assunzione degli antibiotici mi è stata prescritta più volte (UNIDROX) in seguito alle forti cistiti derivanti dalle coliche.
Quanto alla situazione andrologica mi sono affidato ad un andrologo (non credo che possa fare diversamente) che è ovviamente anche urologo in modo da approcciare i due problemi in maniera globale proprio come mi ha gentilmente consigliato.
Resta solo il dubbio sul fatto che mi è stato prescritto il CREAFERTI Q10 MAN a base di MAKAVIT mentre ho sentito parlare molto bene di questo prodotto galenico, il PADUTIN, a base di KALLICREINA e non so se i due integratori possono essere assunti contemporaneamente senza annullarsi l'un l'altro. Qualcuno conosce questo prodotto e fornirmi indicazioni in merito?
Grazie mille

[#17]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

al suo ultimo intervento mi soffermo solo per dirle brevemente che la Kallicreina fa parte di quelle numerose terapie empiriche, molto in voga in Europa qualche anno fa, ed è stata usata per diversi anni nella oligozoospermie e nelle situazioni in cui vi era una ridotta motilita degli spermatozoi.

L'uso terapeutico di questa sostanza si è dimostrata in alcuni casi utile nell'aumentare la spermatogenesi e la motilità degli spermatozoi ma i risultati non erano sempre così sicuri e certi e, dato il costo del prodotto e la sua non facile reperibilità, è praticamente una terapia caduta attualmente un pò in disuso.

Un cordiale saluto.
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