Medicinale afrodisiaco

Salve, sono attualmente in cura con Cialis 20 prescrittomi dal mio medico curante. Il problema è che non ho alcuno stimolo libidico, e quindi non mi viene di esercitare alcuna attività sessuale, neppure autoerotica (non ho una partner), dopo l'assunzione del farmaco: assunzione che, quindi, funzionalmente, è come se fosse inutile. Allora, la mia richiesta è: esistono farmaci o comunque altri prodotti in grado di stimolare realmente la libido, di modo che si renda allora sensato l'utilizzo del Cialis almeno per funzione autoerotica? Grazie mille.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signore, molto spesso un uomo che non ha una relazione con una partner fissa sperimenta una diminuzione della pulsione sessuale e questo è un fenomeno "diciamo" fisiologico. Comunque le consiglio una visita andrologica per valutare una serie di ormoni la cui carenza o eccessiva produzione possono comportare disturbi della sfera sessuale (anche alcuni farmaci possono provocare disturbi della libido).

Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
mi associo al dr.De Siati nella risposta.
Dopo un'accurata indagine andrologica, al fine di valutare se il desiderio sessuale è compromesso per variabili endogene, endocrinologiche, depressive o da copertura a pregresse disfunzioni sessuali, le suggerirei di rivolgersi ad un sessuologo clinico al fine di effettuare qualche colloquio di counseling psico-sessuologico.
Quando si parla di sessualità, si distinguono tre fasi: fase del desiderio sessuale, fase dell'eccitazione e fase orgasmica.
Le sue difficoltà, se non ho capito male, appartengono alla fase dell'eccitazione.
Il farmaco, nom è un afrodisiaco, ne è risolutivo delle sue difficoltà, ma funziona se vi è desiderio, una partner e non vi sono altre patologie a monte.
Il desiderio sessuale, solitamnete non si medicalizza farmacologicamnete , a meno che non vi siano problematiche ormonali.
Ottimale , inoltre, sarebbe un “approccio combinato”al d.e, , effettuato a quattro mani:
quelle dell’andrologo e quelle del sessuologo clinico. In associazione temporale alla diagnosi ed alla terapia per la disfunzione sessuale, il sessuologo, effettua la sua anamnesi psico-sessuologica, che diviene un momento di fondamentale importanza, sia per il clinico che per il paziente, diviene un contenitore di ansie, emozioni, paure, difficoltà sessuali e non, rappresenta la “ storia sessuale” del paziente, dall’inizio a quel momento.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it