Una questione psicologica

Gentili Dottori,
sono un ragazzo di 23 anni e fino ad un anno fa ho sempre avuto una vita sessuale spensierata e soddisfacente. Da circa un anno ho cominciato ad avere una serie di problemi interminabili. Premetto che dal 2007 fino ad aprile 2010 sono stato in cura con methotrexate da 10mg e deltacortene con dosi da 10mg fino a scendere a 5mg per curare una artrite psoriasica che mi aveva procurato dolori a gomito dx ginocchio sx. Questo inverno facendo per la prima volta l'amore con la mia nuova ragazza non ho avuto erezione, e da lì numerosissimi episodi che mi hanno consentito solo poche volte di poter avere una erezione soddisfacente e solo una volta senza eiaculazione precoce. Per alcune settimane addirittura assenza dell'erezioni mattutine. Ricordo che oltre a questo problema ho avuto una perdita di peso notevole, circa 8kg, e emicrania persistente. Così fino ad aprile 2010 quando il mio medico ha deciso di sospendere la cura. Ho subito ripreso vigore sessuale anche se con frequenti episodi di eiaculazione precoce. Da circa un mese le cose sono notevolmente migliorate con prestazioni sessuali quasi migliori di prima della cura! Purtroppo però sono alternate con altre che vedono ora il persistente problema della perdita di erezione. Che cosa mi consigliate? A livello psicologico sono molto abbattuto, e se non fosse per la mia paziente e amorevole partner sicuramente starei molto peggio! Ora come ora posso dire che mi sembra che con il riposo di alcuni giorni poi posso avere rapporti soddisfacenti. A livello di sintomi Ho ravvisato dei fastidi come se sentissi un gonfiore, una sensazione di qualcosa che occupa sopra il pube e prima ancora un fastido persistente sotto il pene vicino ai testicoli, quasi un bruciore durante l'eiaculazione e durante i movimenti del pene.
Dovrei fare degli accertamenti? può essere che è solo una questione di "allenamento" in quanto per lungo tempo non ho avuto attività sessuale oppure, una questione psicologica di insicurezza? Grazie per la pazienza nell'aver letto tutto il mio scritto e per l'attenzione.
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Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
Io credo che la sua situazione debba essere gestita su due fronti. Uno medico andrologico, con una visita specialistica, per escludere ed eventualmente curare le eventuali cause organiche della disfunzione erettile e dell'eiaculazione precoce e successivavente, se la componente predominante è psicologica, con l'aiuto di sessuologi e psicologi che meglio la possono aiutare su questo aspetto.
La visita medica andrologica è comunque consigliata sia per tranquillizzare lei e sia per tranquillizzare gli psicologi che così possono lavorare tranquillamente.

Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
oltre alle indicazioni ricevute dal Collega andrologo, sul percorso diagnostico e terapeutico, desideravo aggiungere qualche nota sull'aspetto emozionale , psichico e relazionale, associato alla sfera della sessualità.
Essendo lei, molto giovane , non avendo memoria corporea di pregressi successi sessuali , delle disavventure della sfera della sessualità, come deficit erettile ed e.p., possono sicuramente inficiare le sue future prestazioni, il tono del suo umore e la qualità della sua relazione, creando un circolo vizioso tra disfunzioni sessuali, ansia da prestazione e deflessione del tono dell'umore.
E' indispensabile effettuare una visita andrologica, che possa escludere cause organiche ed una volta fugato ogni dubbio diagnostico ed etiologico, sarebbe opportuno indirizzarsi verso una consulenza psicologica o psicoterapica, magari con clinico perfezionato in sessuologia clinica.
Stia sereno, sono situazioni risolvibili facilmente e, spesso in breve tempo.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ringrazio la Dottoressa ed il Dottore per le immediate e chiare risposte. Seguirò le indicazioni
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Questo inverno facendo per la prima volta l'amore con la mia nuova ragazza non ho avuto erezione..."

Gentile ragazzo, una volta escluse eventuali patologie organiche, come suggerito dai Colleghi, sarebbe opportuno riflettere su una questione importante: stavi vivendo una situazione completamente nuova. Se ci pensi nelle situazioni nuove c'è tanta eccitazione ed entusiasmo, ma un po' possono crearci ansia o timore, semplicemente perchè non le conosciamo.
Se è verosimile uno scenario di questo tipo, è ovvio che il sistema nervoso centrale funziona in modo da inibire l'erezione, che diventerebbe uno spreco di sangue nei genitali, anzichè in altri muscoli deputati alla fuga (reazione di fuga davanti ai pericoli).
Questo sistema è antichissimo e indispensabile alla sopravvivenza. Quindi dimostra che tutto funziona regolarmente in te.

Oltre a tutto questo, per fare bene l'amore è indispensabile che le dinamiche relazionali all'interno della coppia siano di cooperazione per raggiungere il piacere condiviso.
Su questo ci dici poco ("...la mia paziente e amorevole partner sicuramente starei molto peggio!").

Concordo con i Colleghi sull'opportunità di contattare uno psicoterapeuta esperto nel trattamento di tali disagi.
Niente allarmismi: il trattamento è in genere breve.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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