Nel caso fossero ricollegabili alla prostatite c'è la possibilità di risolverli grazie alle

Gentili Dottori,
da ormai 4 anni ho problemi nel raggiungere l'erezione completa e tali problemi coincidono con un drastico calo dell'erezione sessuale, non ho rapporti sessuali dal 2003 e anche durante la masturbazione più che piacere provo un fastidioso bruciore, che si presenta in forma completa solamente durante il sonno notturno.
Tra l'altro quando sono a contatto con una ragazza oppure inizio ad eccitarmi fuoriesce dal pene un liquido trasparente e non seminale che ha l'effetto di inibirmi l'erezione.
A questi problemi si associa una sgradevole sensazione di "passività" del pene che è sempre flaccido e privo di vitalità.
Frequenti sono anche i problemi relativi alla minzione, con lieve bruciore,esitazione al momento della minzione, necessità di urinare spesso e fastidioso sgocciolio finale.
Ho effettuato delle analisi in cui è stato riscontrato un valore basso di follicolostimolante, esattamente di 1.10 e navigando su internet, in attesa di un consulto da uno specialista, ho ricollegato il mio malessere fisico all'ipogonadismo.
Tuttavia oggi ho effettuato una ecografia della prostata che ha rilevato i seguenti dati: "la prostata, con dimensioni lievemente aumentate, con forma conservata e profilo lievemente irregolare, presenta ecostruttura diffusamente disomogenea e meno ecogena della norma.
In corrispondenza della regione posteriore ed anteriore della ghiandola, si osservano degli spots iperecogeni con scarsa attenuazione posteriore da riferire in prima ipotesi a depositi intraparenchimali di sali di calcio verosimile esito di pregressi episodi di prostatite.
E' stato rilevato un residuo post- minzionale di circa 60 ml".
Il dottore che ha effettuato la ecografia non mi ha dato ulteriori informazioni e quindi vorrei chiederVi se il mio caso, nei sintomi che superficialmente ho presentato, possa essere ricollegato completamente alla prostatite anche per quanto riguarda i gravi disturbi inerenti alla sfera sessuale.
Nel caso fossero ricollegabili alla prostatite c'è la possibilità di risolverli grazie alle apposite cure oppure necessito di cure da parte di psicoterapeuti sessuali?
Quale dovrebbe essere l'iter medico da seguire?
Nel mio caso, lo specialista giusto è un andrologo o un urologo?
Vi ringrazio per la cortese attenzione e per l'utile servizio che offrite e spero di trovare nella vostra risposta un aiuto a questo problema che mi tormenta continuamente.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,il lungo periodo di inattività sessuale certamente ha determinato una congestione prostatica che é il presupposto per l'instaurarsi di una prostatite che,essendo l'apparato uro-genitale,può favorire i disturbi urinari,nonchè una minore resa sessuale in termini di deficit erettile e calo del desiderio.
Come vede tutto troppo chiaro!L'anello debole sta nel fatto che,a quanto riferisce,nessun nedico,sia esso andrologo o urologo ha potuto visitarLa ed impostare un programma diagnostico-terapeutico adeguato.Si tolga dalla mente l'idea dell'ipogonadismo che non può trovare riscontro in un valore borderline dell'FSH.
Nel frattempo che finalmente si farà visitare,abbandoni il web e si goda le vacanze.
Sinceri e cordiali saluti

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Caro signore nel suo caso è opportuna una visita completa urologica. Concordo pienamente col dottore Izzo sulle sue osservazioni circa la prostatite cronica.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che i Suoi dubbi debbano trovare giusta soluzione in un controllo clinico Andrologico reale e non virtuale. In certi casi, fare "zapping" in rete può essere più deleterio della stessa eventuale patologia esistente. Ci tenga informati degli sviluppi della questione.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti voi per le cortesi ed esaurienti risposte, ci tengo a chiarire che la mia ricerca è stata fatta a scopo solo informativo per comprendere in grandi linee cosa è la prostatite: lungi da me il voler sostituire con nozioni virtuali l'operato e la competenza di voi medici.
Sinceramente attendo con impazienza la visita andrologica che avverrà in ottobre, nel frattempo vi ringrazio ancora per la solerzia e l'affabilità con le quali mi avete risposto e con le quali sicuramente vi terrò aggiornati in seguito.
Cordialissimi saluti a tutti voi.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
Lei mostra sensibilità ed intelligenza. Attendiamo i risultati del consulto programmato.
Ancora affettuosi saluti
Prof. Giovanni MARTINO
Prostatite

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