La penetrazione allora l'erezione dura fino alla fine

Ho 47 anni, nessuna malattia. Da oltre 4 anni ho una relazione extraconiugale con una donna più giovane. I problemi erettivi si sono subito presentati sin dal primo momento, forse anche per il carattere di lei poco partecipe nei preliminari. Dopo tanti momenti di alti e bassi, un anno e mezzo fa mi sono affidato al mio medico che mi ha prescritto mezza compressa di cialis 20 mg, ma io ne prendo sempre un terzo di compressa, circa 7mg, una volta a settimana prima dell'incontro (incontri programmati una/due volte a settimana). Tutto è andato abbastanza bene (anche due rapporti di seguito) fino a circa un mese fa. Ma adesso nessun effetto neanche il cialis. Prima del rapporto appena non c'è una buona erezione mi assale una forte sudorazione e non c'è più niente da fare. Lei a quel punto rifiuta qualunque contatto. se invece riesce la penetrazione allora l'erezione dura fino alla fine e tutto si conclude bene. La prego di rispondere, posso/devo aumentare il cialis? posso cambiare con levitra? Non mi serve un lungo effetto in quanto con mia moglie non ho nessun problema di erezione mentre la mia amica è poco disinibita e questo non facilita le cose.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
la sua difficoltà appare su base emotiva, quando si presenta. Il paradosso è che se lei è tranquillo e rilassato probabilmente "funziona" senza bisogno di nulla; al contrario se scatta l'ansia da prestazione anche un alto dosaggio di farmaco per l'erezione potrebbe risultare inefficace. Piuttosto di puntare sui farmaci le suggerirei di affidarsi ad una valutazione diretta andrologica; ci faccia poi sapere.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
mi associo al Dr.Pescatori nella risposta.
Non può parlare di terapia, se non si è fatta diagnosi.
Da quello che scrive, sembra chiaramente un deficit erettivo secondario, su base ansiosa, ma necessita un approfondimento clinico da parte di un andrologo di sua fiducia, poi si può parlare di terapia.
Ottimale sarebbe un “approccio combinato”al d.e, , effettuato a quattro mani: quelle dell’andrologo e quelle dello psico- sessuologo clinico.
In associazione temporale alla diagnosi ed alla terapia per la disfunzione sessuale, lo psico- sessuologo, effettua la sua anamnesi psico-sessuologica, che diviene un momento di fondamentale importanza, sia per il clinico che per il paziente, diviene un contenitore di ansie, emozioni, paure, difficoltà sessuali e non, rappresenta la “ storia sessuale” del paziente, dall’inizio a quel momento.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
Auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

che ci possano essere problemi psicologici in un rapporto extraconiugale è assodato ma in genere questi si manifestano fin dall'inizio e non traggono giovamento dal Cialis che è un vasodilatatore.
Il fatto che inizialmente ci sia stata una buona risposta che progressivamente è andata diminuendo mi fa pensare che, accanto a problematiche emozionali, di autostima, di timore del giudizio....possano essere presenti anche fattori fisici organici che un andrologo potrebbe mettere facilmente in evidenza
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
dopo
Attivo dal 2003 al 2010
Ex utente
Grazie a tutti per il consulto... desideravo aggiungere qualche particolare. Sicuramente immaginate come ci si sente dopo un rapporto fallito per mancata erezione. Ogni volta aspetto con ansia il prossimo incontro per convincere me stesso e anche lei che si è trattato solo di un episodio isolato. Appena siamo insieme mi assale la preoccupazione di un nuovo fallimento. Devo aggiungere, tuttavia, che come dicevo sopra la mia compagna (non mia moglie) è poco disponibile ai preliminari in quanto un po chiusa dal punto di vista sessuale. Magari pensa che non mi attrae più se al solo guardarla o toccarla non mi provoca l'erezione. Le volte che sono riuscito a convincerla a stimolarmi l'erezione, a volte anche senza il cialis, tutto si è risolto per il meglio, cosi come avviene nei rapporti con mia moglie che spesso resta meravigliata delle mie prestazioni (naturalmente non sa che a volte c'è un effetto residuo del cialis che ho preso per via dell'altro rapporto). A questo ho bisogno di sapere se a quasi 50 anni si può o si deve avere necessariamente una erezione senza stimolazione, senza preliminari. Cioè se non sono io nella normalità o è lei che deve essere più intraprendente. Grazie, in ogni caso vi sarei grato per qualche indirizzo di specialisti nella vicina catania.
[#5]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

le sue relazioni al momento del rapporto sessuale extradomestico potrebbe far pensare ad una reazione emotiva caratterizzata da una scarica adrenalinica con sudorazione, tensione e vasocostrizione intensa dei vasi cavernosi con impossibilità ad avere o mantenere una erezione.
Comunque non si può escludere una concomitante problematica vascolare.
Una consultazione con il Dottor Bruno Giammusso della Andrologia della Università di Catania potrebbe essere molto utile
cari saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2003 al 2010
Ex utente
Grazie dei consigli. Ma desidererei avere chiarito il dubbio esplicitato sopra circa la possibilità di una erezione spontanea senza stimolazione fisica. Certo sicuramente un atteggiamento emotivo,soprattutto in seguito agli episodi di mancata erezione, è presente ad ogni incontro. Per il presunto ed eventuale problema vascolare vorrei dire che se fosse veramente presente dovrei avere gli stessi problemi nei rapporti coniugali, cosa che invece non è. L'ultima settimana è andata meglio, lei è stata più "comprensiva" e intraprendente così mi è stato possibile penetrarla, anche se è durato poco perchè a causa della stimolazione precedente l'eiaculazione è avvenuta presto (ma c'era sempre il cialis preso il giorno precedente 1/2 compressa da 20). Io credo che il problema dipende in buona parte dalla mia compagna poco disponibile ai preliminari. dopo averlo fatto con lei, il giorno dopo ho avuto un altro rapporto con mia moglie senza alcun problema. A proposito un indirizzo di studio privato del dott. Giammusso a catania?
Grazie.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
il Dr.Giammusso riceve all'ospedale Vittorio Emanuele di Catania, via Plebiscito o privatamente.
La risposta erettiva, cambia cambiando patner sessuale e contesto emozionale.
Parlare con la sua compagna, circa le sue reali esigenze e necessità, potrebbe aiutarla a trovare un buon livello di intimità e salute sessuale.
Con sua moglie, è tutto più semplice, come lei stesso scrive, perchè c'è confidenza, conoscenza, non c'è ansia da prestazione e necessità di fare bella figura, nei tempi che avete a disposizione.
A volte solo parlarne e condifidere le difficoltà, può aiutarle ad estinguerle.
Ancora auguri.
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