Deficit erettivo

Buona sera, ho 28 anni e da 5 anni ho problemi a mantenere l'erezione tanto che per un periodo mi sono allontanato del tutto dal tentativo di avere rapporti sessuali. I problemi sono nati perchè non riuscivo a mantenere l'erezione per la penetrazione. Spesso mi sembrava di avere poca sensibilità al pene, anche se nella fase dei preliminari anche orali, non avevo problemi, quando però era il momento di penetrare perdevo l'erezione che poi non riuscivo più a recuperare. Ho fatto ecocolordoppler dinamico penieno, ed esami del sangue per testosterone e prolattina, e sembra essere tutto nella norma anche se nell'ecodoppler non ho raggiunto la piena erezione. Sto assumendo il cialis da 2 anni e mezzo, sono passato da quello a 20 mg a quello da 5 tutti i giorni, poi a giorni alterni, e adesso praticamente uso mezza pastiglia da 5mg una volta a settimana. Il mio urologo sostiene ed ha sempre sostenuto che sia solo un problema psicologico, ma volevo sapere se ci sono esami che dovrei fare o un'altra strada da seguire. Sono andato anche da un sessuologo, con scarsi risultati però, mi sento sicuro e al pieno delle mie capacità solo se assumo il farmaco. Vorrei sapere se nel caso di un uso prolungato potrei avere gravi effetti collaterali. Il fatto è che se dovessi prenderlo tutta la vita perchè davvero ho un problema , sempre che questo farmaco non comporti problemi alla mia salute, non avrei problemi a prenderlo. D'altro canto però se in realtà io funzionassi perfettamente non vorrei prenderlo inutilmente. Il problema è che il mio urologo non esclude al 100% un problema fisico, però sostiene che non ci siano altri esami che si possano sostenere. Ora sono fidanzato da 2 anni con la stessa partner. Adesso assumendo questa mezza pastiglia di cialis da 5 mg a settimana i rapporti vanno sempre bene. Io ho però paura che il farmaco possa farmi male alla lunga (ad esempio sono sei mesi che ho subito un abbassamento della vista con un mal di testa molto frequente e spero non sia collegato al farmaco) inoltre ho paura di essere diventato schiavo del farmaco, e che il problema sia sempre un problema organico e non solo psicologico come il mio urologo ritiene.
Spero in una vostra risposta per darmi un consiglio.
Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Da quello che ci racconta ed dal dosaggio "ridicolo" con cui sembra aver "risolto" il suo problema sessuale non possiamo pensare che lei abbia un problema organico.

Il rischio di una dipendenza psicologica al farmaco da lei accennato è sicuramente molto alto e qui bisogna ritornare da un esperto psicologo.

Infine per le attuali "conoscenze farmacologiche" che si hanno stia tranquillo sui possibili ed eventuali effetti collaterali della sostanza vasoattiva da lei utilizzata.

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dottor Beretta La ringrazio immensamente per la risposta così celere. Inoltre mi sento alquanto sollevato, dalle sue parole, sembrerà strano ma a volte anche da queste piccole cose si può trovare la forza per superare certi ostacoli. Sembra strano ma dal lato umano il mio urologo mi ha per così dire abbandonato. Cercherò di liberarmi definitivamente dalla dipendenza dal farmaco, nel caso sentissi il bisogno di ripartire da zero ed affrontare in maniera migliore il mio problema, verrei volentieri in studio da lei.

Grazie e cordiali saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore,.

molti soggetti giovani percepiscono di avere una buona erezione e rigidità fintanto che il pene viene stimolato manualmente e nei preliminari sentendo un inesorabile perdita di rigidità al cessare della stimolazione con difficoltà di penetrazione e di mantenimento dello stato di rigidità ( la stimolazione vaginale è meno intensa di quella digitale), scatta in questi casi uno stato di incertezza, ansia, panico che blocca il sistema arterioso e porta ad una perdita della erezione.
Il problema iniziale, però, è vascolare, venoso, non sempre ben evidenziabile dai classici esami ecodoppler se non sospettato dall'esecutore Il problema, incertezza psicologica è secondaria al deficit Erettile
L'uso dei vasodilatatori Viagra, Cialis, levitra serve ( detta in maniera semplicistica) a fare arrivare ai corpi cavernosi più sangue di quanto ne defluisca consentendo una rigidità accettabile o buona ed un mantenimento adeguato.
Se con tali farmaci, calibrati nei dosaggi e nei tempi, si vive un buon rapporto personale e di coppia non ci sono problemi anche per anni o per tutta la vita.
Purtroppo la chirurgia venosa (che viene prospettata da alcuni andrologi anche milanesi) non ha assolutamente alcuna efficacia ma esistono altre soluzioni ipotizzabili
www.erezione.org

Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

con il suo problema l'unica indicazione altra ipotizzabile è una eventuale consulenza con un esperto psicologo.

A Milano, per quel poco che ne sò, non esistono andrologi informati che propongono una prospettiva chirurgica per risolvere una situazione clinica simile alla sua; so invece di alcuni colleghi chirurgi generali o vascolari, con vantate "esperienze andrologiche", che indirizzano verso tale soluzione in barba a tutte le linee guida condivise dalle più prestigiose Società Scientifiche.

Sempre un cordiale saluto.
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Vorrei esporvi una problematica che mi sta distruggendo. Ho parlato col mio urologo del problema di abbassamento della vista, lui mi ha spiegato che puó riscontrarsi tossicità oftalmica con i farmaci inibitori della fosfodiesterasi PDE5. La causa di tali effetti mi ha detto che è da ricercare nell'interazione del farmaco con la PDE6. Pertanto se durante il trattamento compaiono problemi alla vista, è meglio interrompere la somministrazione del farmaco. A questo punto peró non mi ha suggerito alternative, dandomi praticamente pochissima tranquillità. Mi trovo davvero in difficoltà e non so cosa fare
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buona sera mi trovo nuovamente qui per informarvi su alcuni sviluppi ulteriori. Dopo aver nuovamente parlato con l'urologo, avendomi ribadito quello che vi ho scritto nel messaggio precedente, mi ha proposto due strade da provare alternative. L'omeopatia presso un Andrologo Omeopata, oppure provare l'utilizzo di una nuova pomata chiamata EREKTINA che dovrebbe dare ottimi risultati senza alcun effetto collaterale. Voi che ne pensate?
Grazie distinti saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
alla sua età e nelle sue condizioni cliniche e psichiche, la sola terapia orale per il deficit erettivo, non è bastevole, nè risolutiva, in quanto attenziona e contiene esclusivamente il sintomo erettivo, non lavora sulle cause e va incontro a dipendenza psicologica da farmaco.
L'approccio più consono, è quello combinato: farmacologico, se l'andrologo lo ritiene indispensabile e, psico-sessuologico, che lavora su psiche, soma e relazione in cui la disfunzione si manifesta.
Il corpo ha una memoria corporea della pregressa disfunzione e, paura e paura del fallimento, si intersecano con modalità disfunzionali, danneggiando autostima, qualità della vita e della vita sessuale, oltre che di coppia.
Auguri affettuosi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Lasci perde le indicazioni terapeutiche poco mirate ed senta l'andrologo poi ci aggiorni.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Buona sera, il mio urologo mi ha vivamente sconsigliato, praticamente ordinato, l'utilizzo ulteriore del farmaco per i problemi alla vista che ho riportato. L'oculista che mi ha visitato pur essendoci stata effettivamente una diminuzione del visus non ha visto nulla di anomalo, e mi ha mandato da un neurologo. Il neurologo dopo una visita che a suo parere non ha evidenziato nessun problema, mi ha però prescritto una RNM con liquido di contrasto al Gadolinio per escludere una NAION o problemi al nervo ottico, visti i dolori ai muscoli oculari che avverto ogni tanto insieme alla diminuzione del visus ed al mal di testa. Io attualmente mi trovo a ripiombare nel baratro del mio più vecchio incubo di non avere più l'erezione per penetrare, con in aggiunta la paura di perdere la mia compagna ed inoltre il timore per questo problema alla vista. Ho esposto i problemi al mio urologo che è però rimasto deciso sulla decisione di non farmi più assumere tale farmaco, e non mi ha confortato dal punto di vista generale. A questo punto Dottor Beretta le chiedo come vede la mia situazione? Secondo lei il mio quadro potrebbe essere grave? Sono molto preoccupato. La ringrazio anticipatamente per il suo tempo dedicatomi
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore

come le abbiamo già ripetuto un pò all'ossessione, visto il suo "molto particolare" quadro clinico, non perda altro tempo prezioso e consulti in diretta un esperto andrologo.

Ancora un cordiale saluto.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

anch'io ho l'impressione che il suo problema debba essere valutato da un andrologo "a tempo pieno" il fatto che le sia stato proposto prodotti come erektina o l'omeopatia mi lascia molto pepplesso
Cari saluti
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