Difficolta di mantenere l'erezione durante il rapporto

Salve, sono un ragazzo di 24 anni e da circa 5 mesi mi sono fidanzato con una ragazza che amo molto e con cui c'è un rapporto stupendo. E' la mia prima storia seria e come detto, ci troviamo molto bene insieme, siamo molto affiatati e in perfetta sintonia...tutto bene fin quando non entra in gioco la sfera sessuale. Il desiderio nei confronti di questa ragazza c'è ed è anche tanto, non abbiamo possibilità di vederci spesso e quindi quando ci vediamo(1-2 volte a settimana) cerchiamo sempre di avere un rapporto sessuale. Sono le mie prime esperienze, pur avendo 24 anni e lei lo ha saputo da poco...dopo tanti "flop" ho deciso di aprirmi e confessarle che prima non avevo mai avuto rapporti. Lei è rimasta sorpresa ma nello stesso tempo sollevata da questo fatto perchè in questo modo ha capito che non era solo un problema con lei, come le avevo fatto credere. Quando stiamo insieme raggiungo facilmente l'erezione, anche semplicemente baciandoci o abbracciandoci...stessa cosa accade durante le stimolazioni pre-rapporto, la prima volta ho una erezione abbastanza normale ma l'eiaculazione è quasi immediata...successivamente durante la penetrazione non riesco a mantenere più l'erezione, sento un calo man mano fino a perderla completamente e ci vogliono ulteriori stimolazione per riprenderla, anche se non sempre ci riusciamo. Sono stato da un andrologo che mi ha detto che è principalmente un problema psicologico, ma mi ha prescritto una solizione a base di l-arginina e carnitina che sto assumendo due volte al giorno da quasi un mese. Ma i risultati non ci sono stati e ho gli stessi problemi di prima...non so più cosa fare e questa situazione mi sta preoccupando non poco.
In attesa di una vostra gentile risposta, Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

il suo andrologo sembra aver centrato la diagnosi, meno la terapia.

Ora il mio consiglio è quello di riconsultarlo e con lui studiare altre strategie diagnostico-terapeutiche più mirate.

Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
mi associo al Dr.Beretta nella risposta
Se ha già ricevuto una diagnosi clinica, che esclude possibili cause organiche correlate alle sue difficoltà, ottimale sarebbe un approccio poliedrico alla sua sessualità.
Le suggerirei di rivolgersi ad uno psico-sessuologo, che possa prendere in carico lei, eventualemnte la sua coppia, ma sicuramente la sua storia clinica, emozionale e sessuale.
Un lavoro completo, sfaccettato e soprattutto risolutivo al deficit erettivo, le restituisce serenità, salute sessuale e qualità della vita.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,

vi ringrazio per le vostre tempestive risposte e approfitto della vostra disponibilità per chiedervi altre informazioni. Prima di tutto volevo informarvi che il medico che ho consultato non mi ha fatto in pratica nessuna visita direttamente all'apparato interessato, ma è stata più che altro una chiacchierata volta a conoscere la mia situazione, seguita poi dalla strategia terapeutica da me citata. Quindi non mi sento di escludere del tutto il problema organico. Inoltre voleva fare un'altra domanda a voi che mi sembrate molto disponibili e preparati(domanda che non ho rivolto all'andrologo consultato). Dato che, come ho detto, io e la mia ragazza possiamo vederci, per problemi di lavoro e studio, solo durante il fine settimana, spesso in settimana mi capita di pensare molto a lei e ad avere desiderio di lei, tanto da avere il bisogno fisiologico di masturbarmi quotidianamente...ora vi chiedo se è possibile che io arrivi in qualche modo "scarico" quando poi abbiamo l'opportunità di stare insieme. Pensate quindi che sarebbe preferibile un consulto da un sessuologo piuttosto che nuovamente dall'andrologo?
Grazie per le eventuale risposte e buona domenica

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
L'autoerotismo, non danneggia, nè "scarica"le future prestazioni, l'ansia anticipatoria dell'incontro si.
Forse un andrologo più scrupoloso e completo, le consegna una "diagnosi certa", che se poi necessita, prepara la strada all'approcio psico-sessuologico.
Ancora auguri
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dott.ssa,

è il caso, e lo chiedo a entrambi i dottori, di fare analisi del sangue visto che io tempo fa, avevo un pò di colesterolo alto in seguito all'assunzione di pillole contro l'acne giovanile molto potenti che portavano tale effetto indesiderato?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Risenta il suo medico di fiducia ed il suo andrologo saranno loro che, valutata o rivalutata attentamente tutta la sua particolare situazione clinica, le diranno le indagini ematochimiche, cioè del sangue,da fare.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Fatto il tutto poi ci aggiorni, se lo desidera.
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dopo
Utente
Utente
Certamente, siete stati così gentili, sarebbe il minimo!
Comunque se le può interessare il farmaco prima citato per la cura dell'acne è il Roaccutan, mi sono ricordato. Mi portò ad uno squilibrio dei livelli di colesterolo, e mi dissero che poteva portare anche al rischio di diventare infertili.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

per le infornazioni farmacologiche che oggi abbiamo sull’Isotretinoina, cioè il farmaco da lei citato, a dosi terapeutiche, non influenza i parametri del liquido seminale nè per quanto riguarda il numero, la motilità o la morfologia degli spermatozoi .

Un cordiale saluto.

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Utente
Utente
Grazie per le tempestive risposte e la sua disponibilità, le farò sapere.

Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Qua siamo ed attendiamo.
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