Sopraggiunta eiaculazione precoce

Sono fidanzato ed ho sempre avuto una "normale" vita sessuale, eccezion fatta per qualche difficoltà ad arrivare all' eiaculazione nei primi rapporti. Ho avuto un periodo di crisi di coppia, a seguito della quale mi sono astenuto da rapporti sessuali e qualunque tipo di masturbazione per quasi 3 mesi. Quando sono tornato ad avere rapporti sessuali con la mia fidanzata ho avuto problemi di eiaculazione precoce, che vanno avanti da più di un mese. Ho provato anche con preservativi ritardanti, che non sortiscono particolari effetti e comunque so che non risolvono il problema. Cerco, con la masturbazione, di controllare quanto possibile l' orgasmo ma di più non so che fare non avendo mai sperimentato questa situazione. Cosa posso fare nel pratico? Credete che possa essere solo un problema di tipo psicologico? Devo considerarli problemi momentanei per cui aspettare solo un pò o potrebbero essere persistenti? Faccio presente che lei è comprensiva con me e cerca di farmi stare tranquillo, ma io vivo questa cosa con malessere e vorrei trovare un modo per risolverla. Grazie.
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
salve.
l'approccio corretto è quello di verificare con un andrologo che vada tutto bene sul piano fisico e sentire eventualmente un psicologo se si sospetta un problema relazionale. le soluzioni possono essere sia farmaci che altro.
cordialmente

Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net

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dopo
Utente
Utente
Obiettivamente non credo possa trattarsi di un problema fisico dal momento che, come detto, ho sempre avuto vita sessuale normale nè ho mai avuto alcun tipo di problema urologico. Scrivevo, più che altro, per sapere se il sopraggiungere di una tale patologia dopo un periodo di astinenza e, come può capire, di problemi relazionali, possa essere indizio di un temporaneo problema psicologico o, a seguito di quanto successo, possa essersi innestata una patologia che può permanere. (Casi di eiaculazione precoce con durata limitata nel tempo esistono? Sono comuni? Se si, riconducibili alla mia situazione?)
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Dr. Giulio Biagiotti Andrologo 2.9k 79 105
siamo esseri umani. il nostro funzionamento non segue per forza regole fisse inspecie sul piano sessuale dove le variabili sono numerosissime. periodi di eiaculazione precocizzata sono possibili anche nel soggetto sanissimo.
cordialità
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Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
Il punto di partenza deve essere una visita andrologica per escludere alcune situazioni che possono causare una eiaculazione precoce (ad es: una iniziale infiammazione prostatica per la lunga inattività sessuale). A volte con la visita andrologica si fa chiarezza su alcuni aspetti inaspettati. Se poi l'andrologo vede che dal punto di vista organico è tutto a posto potrà valutare se consigliarle dei farmaci o consigliarle una valutazione psicologica. Saluti.

Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo

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dopo
Utente
Utente
In definitiva, cosa mi consiglia di fare? Apprezzo il suo consiglio di rivolgermi ad un andrologo, ma pensavo di ricorrere a questa come ultima soluzione, e come soluzione remotissima quella di fare uso di farmaci qualora il problema persistesse; capisco che sia difficile fare diagnosi approfondite on-line ma scrivevo proprio per avere un parere da qualcuno senz' altro più esperto di me; pensavo di aspettare, proprio perchè il nostro funzionamento non segue regole fisse, sperando che il problema si possa "spontaneamente" risolvere...crede sia un approccio sbagliato e che, per esperienza, aspettare una soluzione spontanea non è di grande utilità? Grazie ancora per la disponibilità.
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Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
Il consiglio è di programmare una visita andrologica non urgente. Se in giro di qualche settimana tutto si ristabilisce disdice la visita altrimenti la visita è un buon momento per affrontare seriamente il problema che a quel punto persiste da qualche settimana. Saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
i tempi eiaculatori, sono strettamente correlati, in assenza di patologie organiche, al vissuto nei confronti della partner e della sessualità in generale.
Dopo una prima tappa di tipo andrologico, una valutazione psico-sessuologica, potrebbe contribuire a fare chiarezza e ad ottimizzare i tempi eiaculatori, insegnandole a procastinare il punto di non ritorno eiaculatorio.
Ovviamnete un fai da te non funziona, qualunque protocollo terapeutico, va calibrato in funzione della sua storia di vita, sessuale e relazionale.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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