Farmaci per la disfunzione erettile

Salve,
sono un ragazzo di 28 anni dal temperamento un po' ansioso. Questo fatto unito al fatto che recentemente ho cambiato ragazza mi ha portato ad una serie continua di fallimenti nei rapporti sessuali con la mia partner nel senso che non riesco a raggiungere l'erezione nemmeno in seguito a stimolazione diretta del pene.
Lo specialista al quale mi sono rivolto mi ha fatto fare una serie di esami ed è arrivato alla conclusione che io mi aspettavo: si tratta di un problema di natura psicologica.
Come terapia mi ha prescritto una compressa al giorno di Xatral da 10 milligrammi ed una compressa di Cialis da 20 milligrammi prima del rapporto sessuale.Non mi ha detto molto sulle modalità di assunzione e ora fra l'altro sono in difficoltà di contattarlo perchè si trova temporaneamente all'estero.
Vorrei quindi porre a voi alcune domande.
Relativamente allo Xatral da 10 milligrammi volevo chiedere dopo quanti giorni di assunzione il farmaco produce i suoi pieni effetti.
Relativamente al Cialis da 20 milligrammi vorrei sapere dopo quanto tempo dall'assunzione il farmaco produce i suoi pieni effetti e per quanto tempo poi questi pieni effetti si protraggono.
In attesa di una vostra risposta vi invio i miei più cordiali saluti.
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Dr. Ernesto Fina Urologo, Chirurgo generale, Nefrologo, Andrologo 582 18
Lo Xatral produce i suoi effetti subito,ma non capisco il motivo per il quale le è stato prescritto il farmaco.Relativamente al Cialis è attivo per 24/36 ore, anche in relazione all'eccitazione e alla più o meno buona vascolarizzazione del pene.

Dr. ernesto fina

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
se sono state escluse cause organiche e se anche lei sospettava un'origine psicologica alla base delle sue difficoltà, perchè non prendere in considerazione anche la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo con formazione specialistica in sessuologia?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Alla Dottoressa Scalco:
Si' ci stavo pensando anch'io. Esiste un albo o elenco di
psicologi con formazione specialistica in sessuologia?
Mi potrebbe dare un link a tale elenco?

Agli Specialisti in Andrologia:
Esistono dati per dare una risposta precisa ai vari quesiti che ponevo nel post di apertura?

Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
La professione di sessuologo per ora in Italia non ha un riconoscimento ufficiale, anche se è da anni che si sta lavorando in tale direzione.
Esiste l'Albo della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica (FISS) che garantisce che i suoi iscritti abbiano effettuato un percorso di studi con determinati requisiti (ore di frequenza, tipologia di insegnamenti...) e a cui ci si può iscrivere in tre diversi livelli gerarchicamente ordinati: esperto in educazione sessuale, consulente in sessuologia e sessuologo clinico. I nominativi sono suddivisi per regione e corredati di numero di telefono e indirizzo mail di ciascun professionista.
Il mio consiglio è quello di incrociare questi dati con quelli dell'Ordine degli Psicologi della sua Regione, in modo da rivolgersi ad uno psicologo che sia anche psicoterapeuta oltre che sessuologo clinico.

Ecco i link:

www.fissonline.it

www.ordinepsicologilazio.it

Auguri!
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa Scalco per le utili informazioni.
Penso di attendere i risultati della terapia farmacologica che mi è stata proposta, per la quale ritengo che mi sarebbe utile ricevere i chiarimenti che ho chiesto sopra, per poi rivolgermi ad uno psicologo specializzato in sessuologia se le difficoltà dovessero permanere.
Ringrazio inoltre il Dottor Fina per la risposta, seppur parziale, a quanto chiedevo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
mi associo ai colleghi che mi hanno preceduta.
Le quote di ansia traspaiono anche dalle sue risposte,la terapia farmacologica è pur sempre una terapia sintomatica, anche se il de, fosse ad etiologia mista, l'approccio combinato farmacologico e psico-sessuologico, diventa indispensabile per non avere poi difficoltà in fase di svezzamento farmacologico-
Legga, se desidera, questi miei articoli, potrebbe trovare spunti di riflessione.
Saluti

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html

https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,

bisognerebbe sapere in base a quali esami il suo specialista ha posto una diagnosi di "disfunzione psicologica" prescrivendole, poi due farmaci che hanno una azione squisitamente organica sui recettori adrenergici del collo vescicale e sulle strutture vascolari dell'organismo.
Forse lei ha capito "non bene". Forse lo specialista avrà avuto fretta ? Di fronte a problematiche erettili non ben definite, in cui si possa sospettare una quota di ansia secondaria, può aver un senso somministrare dei farmaci che dilatando le arterie cavernose possano determinare una erezione migliore ( non sempre possibile) ma, questo, dovrebbe essere specificato al paziente che altrimenti non riesce a capire le ragioni della terapia.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#8]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottor Pozza,

rispondo solo ora perchè in questi giorni ho avuto un guasto al mio computer e non ho potuto utilizzarlo.
Lo specialista mi ha fatto fare un prelievo del sangue con determinazione del testosterone, del testosterone libero, dell' LH, del FSH, del PSA, del PSA Free e della Prolattina, tutti risultati nella norma.
Ha inoltre esaminato con un' apparecchiatura il flusso del sangue nei vasi sanguigni della regione genitale, dopo avermi iniettato un preparato a livello del pene.
Ha poi esaminato, non sò se mi esprimo bene, i riflessi nervosi nella regione genitale.
Mi ha detto che dal punto di vista organico tutto era a posto e la diagnosi di disfunzione psicogena l'ha anche scritta nel referto che mi ha rilasciato, per cui è del tutto da escludere che io abbia capito male.
In un caso come il mio lei ricorrerebbe ad un approccio terapeutico diverso? A parte naturalmente la consulenza psico-sessuologica a cui mi riservo di ricorrere se il problema dovesse perdurare.

Ricambio sentitamente i suoi gentili saluti.


P.S. Alla Dottoressa Randone vorrei dire che leggerò molto volentieri nei prossimi giorni gli articoli
che mi propone.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
sono contenta che lei non abia nulla di organico, ma questo non equivale a dire che lei non abbia niente, solo che se cause sono da ricercarsi altrove, rispetto ai livelli ematici ed ai corpi cavernosi.
Le auguro, di intraprendere il percorso terapeutico, a lei più indicato e di risolvere le sue difficoltà, al fine di poter ritrovare salute sessuale e qualità della vita.
Cari saluti
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