Trauma penieno

Buongiorno;
circa 5 mesi fa, durante un rapporto, ho avvertito dolore probabilmente causato da un movimento scorretto. Il dolore, nei gg. successivi, non è passato. nel tempo, il pene è dolente - sul lato dx - a riposo e anche dopo i rapporti. L' urologo/andrologo che già mi seguiva per altre ragioni mi ha prescritto pomate antinfiammatorie non ravvisando placche tastando il pene. Non ho avuto alcun riscontro positivo. Nel mese di gennaio ho fatto una eco peniena non dinamica da cui emergono solo microcalcificazioni sul lato dx. Il pene rimane dolente, un po' gonfio sul lato dx ed assume forme inusuali a riposo ("A clessidra"). Non ho problemi di erezione, anche se, col tempo, questa situazione influisce psicologicamente. L' andrologo mi ha prescritto eco dinamica, ma l' ecografista, procedendo sul pene a riposo, non ha ravvisato ragioni per fare quella dinamica. La diagnosi è uguale alla precedente: non si ravvisa altro che microcalcificazioni ("spot iperecogeni"). Però io non sto bene: il pene è più gonfio nella metà inferiore, in particolare sul lato dx e rimane dolente. Sto assumento Peyronimev e terapia laser (Già 12 sedute). La domanda: tornerà "normale"? E' un inizio della malattia di Peyronie? O che altro?
Tante grazie e cordiali saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro utente, la Sua storia ricorda proprio quella di un trauma coitale, con lesione della tunica vaginale del pene. Evidentemente non è stata una rottura maggiore perchè altrimenti sarebbe - ahimè - finito in pronto soccorso. L'idea di fare una valutazione vascolare e morfostrutturale ecocolor doppler dopo iniezione di alprostadil (ecocolor dinamica) è non solo buona, ma mandatoria per capire bene quale tipo di deformazione si è determinata a carico dei tessuti. Il pene non tornerà proprio come prima, ma se residueranno deformità importanti si potrà intervenire chirurgicamente per correggerle. Il dolore costante indica che il processo cicatriziale è ancora evolutivo. Chieda e pretenda di effettuare l'indagine che Le è stata prescritta e poi torni dal Suo curante. Buona giornata.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta, rapida e gentile.
Secondo Lei c'è qualche altra terapia da fare al momento? O comportamenti da tenere?

Grazie ancora ed un caro saluto
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Mmmh.. Sta già assumendo il Peyronimev che dovrebbe ridurre dolore ed esiti cicatriziali (sperabilmente), ma la situazione è ancora evolutiva. Via telematica non è possibile dirLe di più: si confronti con il Suo andrologo su eventuali necessità di rinforzo della terapia. Stia molto attento ad evitare altre lesioni e cerchi di eseguire l'ECD dinamico. Ancora saluti.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno di nuovo.

Come da suo consiglio ho effettuato eco dinamica senza iniezione ma con assunzione di compressa.
A riposo e anche dopo la risposta al farmaco - "risposta discreta" - le strutture dei corpi risultano nei limiti e le microcalcificazioni sonoconsiderate non patologiche.
L' ecografista,in sostanza, mi ha detto che non risulta niente di anomalo.
Così, dopo la terza eco, il quadro è sempre lo stesso: tra l' altro, se nell' ultimo periodo mi sembrava di stare un poi' meglio, qualche giorno fa, durante una penetrazione un po' più difficoltosa, ho sentito dolore e siamo daccapo: sento dolore sul lato dx ed il gonfiore è tornato.
Ho parlato con un amico medico che ha un centro laser ed anche lui mi ha detto che le calcificazioni non sembrano avere un ruolo ma che c'è una lesione della tunica.
Potrei fare 10-15 sedute di laser , ma nn mi ha garantito un risultato certo: a Rimini, però, è quello che ha gli strumenti più nuovi.
Le domande:
1 - c'è rischio che la tunica peggiori e che vengano coinbolti i corpi cav.?
2 - devo astenermi da rapporti?
3 - vorrei fare il laser, Lei cosa ne pensa?
4 - ci sono altre terapie?

Scusi il disturbo, ma la cosa mi preoccupa un po'.

Grazie ancora e cordiali saluti









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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
La lesione (quella che Lei definisce gonfiore), dovrebbe essere sempre apprezzabile in condizioni di erezione. E' così? Se è così corra a cercare un andrologo che esegua personalmente l'ecocolor doppler con iniezione di prostaglandina. E' importante dimostrare l'esistenza di questa tumefazione. Applicare laser o panni caldi è inutile e forse anche dannoso, se non si sà cosa si sta curando. E' possibile che vi sia un aneurisma di un corpo cavernoso o soltanto una vena gonfia, ma bisogna avere le idee ben chiare prima di passare all'azione. Spero di essermi spiegato chiaramente. Cordiali saluti
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dopo
Utente
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Buonasera di nuovo, ho atteso un po'..
In condizioni di erezione il pene non presenta il rigonfiamento a dx; si è appena accentuata la mia curvatura a sx congenita.
Il gonfiore si nota a pene flaccido: in questo stato, poi, è come se si fosse allungato.
Il dolore va e viene durante ogni stato del pene.
Grazie ancora e saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Dovrebbe farsi rivisitare dall'andrologo che già la conosce per valutare la situazione attuale comparandola con quella iniziale. La situazione sembra tuttavia ancora in evoluzione (vedi dolore!). Cordiali saluti

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