Malformazioni genitali di un neonato

Egregio Dottore
sono un po’ in difficoltà a spiegare il problema da proporre e mi scuserà della sicura imprecisione del mio linguaggio.
Sono anche convinto che mi sarà suggerito il ricorso a una visita presso un medico andrologo direttamente.
Si tratta di un neonato di cui sono il nonno ed io scrivo solo per avere qualche informazione medica personale.
Non ho comunicato ai genitori questa mia iniziativa personale e non lo farò mai. Vorrei solo capire un pochino, se possibile, la malformazione in oggetto.
Alla nascita, dopo cinque ore, il neonato è stato portato in chirurgia per l’intervento ai genitali.
Il medico chirurgo ha trovato un testicolo inutilizzabile con legamenti attorcigliati su quelli dell’altro testicolo: è stato asportando perché ormai incapace di svilupparsi.
Il medico chirurgo ha poi precisato che poi, al quinto o sesto anno di vita, andava eseguita una “nuova operazione” per stabilizzare la posizione del testicolo rimasto ed eventualmente inserire la protesi del testicolo mancante.
La situazione attuale è la seguente: alla nascita il testicolo “buono” era molto gonfio e dopo dieci gg. circa si è ridotto considerevolmente; a detta del padre “sembrerebbe” anche tanto piccolo.
Spera che dalla Sua esperienza Lei possa trasferirmi qualche riflessione.
Perché l’intervento successivo suggerito?
E’ utile la protesi testicolare?
Tale anomalia può essere ereditaria o casuale? In famiglia della nuora un cugino, ormai adulto e con tre figli, presenta la stessa condizione di unico testicolo.
Molti ringraziamenti e distinti saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
mi viene in mente una torsione testicolare, ma altro non so dire, cjhe le sue indicazioni sono un po vaghe. Corretto comunque, se è quella, l' approccio. Se è quellanon è ereditaria, se è quella va fissato allo sviluppo anche il testicolo sano, che a volte si torce a quella età anche il testicolo superstite, la protesi serve oltre che per motivi psicogeni a non fare atrofizzare lo scroto.