Prostatite e aneiaculazione

Salve sono un ragazzo di 20 anni. Ho un grave problema, fino ad adesso trascurato un po per vergogna un po per superficialita. Non ho mai avuto una eiaculazione ed un orgasmo coscienti, solo polluzioni notturne abbastanza frequenti. In quanto ad erezione penso di essere ok, perche anche se sono vergine ho praticato spesso cn una mia ex ragazza del petting, e qundi so per certo che non ci sn disfunzioni di tipo erettivo. Vorrei sapere se le polluzioni sono una prova del funzionamento dell'apparato genitale e che quindi l'aneiculazione (accompagnata da anorgasmia) debba essere ricondotto a fattori psicogeni. Premetto che sono un ragazzo normale, con interessi passioni amici e la giusta voglia di vivere. Avverto anche che poco tempo fa mi è stata diagnosticata una prostatite di enormi dimensioni (nel senso che con l'esplorazione rettale il liquido prostatico letteralmete colava dal pene) e di lungo corso, scoperta solo adesso perche non ho mai avuto sintomi. Volev anche chiedere se questa prostatite puo essere una causa della mia incapacita di avere un orgasmo ed una eiaculazione coscienti.
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Nel suo caso non credo alla diagnosi di prostatite . Semplicemente la fuoriuscita di abbondante liquido prostato-vescicolare durante il massaggio prostatico è dovuta all'astinenza eiaculatoria. Se lei ha polluzioni notturne molto probabilmente la causa dell'aneiaculazione è psicologica. Si rivolga comunque ad un andrologo perchè si devono escludere le più rare cause organiche.


Cordiali saluti

M. Castiglioni

Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio perché l'esclusione, seppur parziale, di cause organiche è per me un sollievo.
Per quanto riguardo la prostatite sono in cura con Topster e Tavanic e devo dire che cmq avverto una minor pesantezza nei genitali. La prostatite comunque mi è stata diagnosticata tramite palpazione dei testicoli ed esplorazione rettale da un medico urologo, anche sulla base di mie abitudini troppo sedentarie e della tendenza alla stitichezza.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
se le è stata riscontrata una prostatite dal Collega che ha proceduto ad una esplorazione digitale della ghiandola, non ho dati per confutare questa diagnosi. La terapia è condivisibile. Per quanto riguarda la natura del Suo disturbo, un consulto psicosessuologico potrebbe essere dirimente a riguardo.
Ci tenga informati dell’evoluzione del storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
le sono state indicate delle valutazioni colturali sul liquido prostatico o seminale prima delle prescrizione dell'antibiotico? E se sì, quale è il risultato?
Questo è un dato importante per capire la sua storia clinica.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
"la stalla è chiusa ed i buoi sono scappati"...
visto che il quadro clinico è ormai in, sia pure lento, miglioramento, perchè non attendere i risultati delle terapie prospettate dal Collega Curante? Di certo Le avranno fissato dei futuri controlli sia clinici che strumentali e di laboratorio...quindi...
Ci tenga informati dell’evoluzione della faccedna se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Comunque , se ha quei dati colturali che le ho accennato nel mio precedente intervento, è per noi importante capire anche la strategia diagnostico-terapeutica del collega che la sta valutando.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Come i miei colleghi resto in attesa disuoe nuove.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Salve, a due anni di distanza ho risolto il mio problema. Eiaculo normalmente e in reazione a stimoli fisici normali.
Tutto è cambiato quando, mesi dopo aver abbandonato ogni cura, ho per gioco cercato di capire un motivo psicologico che non mi permetteva di raggiungero l'orgasmo. Ho scavato nei ricordi e ho trovato un episodio della mia primissima infanzia, che avevo dimenticato ma che una volta riportato alla memoria mi ha causato del dolore intenso. Nulla di che: a 3 anni circa, credo, mi alzo dal letto e vado in bagno cercando di fare la pipì alzato... faccio un guaio perche orini dappertutto, arriva mia madre e reagisce molto male, mi sgrida e io ci rimango malissimo. Premesso che ho un rapporto ottimo con mia madre, quello che mi ha stupito è stato la simultanea riafforiazaione di un sentimento di tristezza, come se fossi stato catapultato a 20 anni fa, in rapporto con la banalità dell'episodio.
Nei giorni a seguire ho cercato di valutare se veramente fosse quest'episodio a causare il mio problema, e quando ho realizzato che io per molti anni a venire ho avuto semopre timore a fare un gesto normalissimo come fare la pipì alzato (questo fino a oltre la decina d'anni), ho pensato che avessi trovato il tassello del puzzle.
Paradossalmente, qualche giorno dopo, senza nemmeno pensarci, mi sono masturbato e finalmente ho provato l'orgasmo e da quel momento in poi non ho trovato la ben che minima difficoltà.
Ora chiedo, è possibile che quell'episodio abbia creato un trauma e che il trauma si sia sostanziato nell impossibilita ad avere l'orgasmo? Vi risulatano casi o un "decorso del problema" simile al mio? Oppure è stato solo una coincidenza?
Scusandomi per la mia prolissità, vi ringrazio in anticipo e vi saluto.
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Dr. Mirco Castiglioni Urologo, Andrologo 774 45
Sono contento per il fatto che lei abbia risolto il suo problema ( come le avevo detto a suo tempo la causa era psicologica). Non è così raro che un episodio come quello che ci ha raccontato provochi una disfunzione sessuale, ma è certamente più raro che una persona risalga da sola all'"evento traumatico", cioè senza l'aiuto di uno psicosessuologo. Complimenti.

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