Disfunzioni

Gentili medici,
scrivo per chiedere un parere, dopo anni di esitazioni, vista la difficoltà a reperire, nella mia città, uno specialista al quale potermi affidare.
Ho 29 anni, e, a causa di una relazione durata svariati anni con una donna, per così dire, "frigida", sono stato risucchiato da quella che credo venga definita "masturbazione compulsiva".
Con gli anni ho subito un progressivo "allungamento" dei testicoli, e conseguenti problematiche di erezione (nonostante picchi ormonali che mi facevano proseguire) fino al punto da arrivare a una quasi assoluta inconsistenza erettile. Risultato, oggi non riesco più a fare l'amore in modo normale con la mia attuale, bellissima e comprensiva ragazza, perché la durata dell'erezione è scarsa e in più l'eiaculazione giunge dopo pochissimo. I testicoli si "abbassano" di vari centrimetri, nonostante abbia ormai smesso (quasi completamente) da molti mesi di masturbarmi.
Detto che non fumo e non bevo, e conduco uno stile di vita regolare, ho paura che la mia vita sessuale non tornerà mai più normale. Ho vinto ogni resistenza e avrei voluto approfittare della settimana della prevenzione andrologica per un consulto ma l'unico medico presente nella mia città è sconsigliato su alcuni forum, per cui ho preferito evitare vista la delicata natura del problema.
Ce ne sarebbe un altro, ma sembra abbia un approccio più "chirurgico"che altro, e che per problemi erettili ricorra a cialis e viagra quali cure (e spero non sia questa la via giusta per tornare "normale").
Mi scuso per la prolissità e Vi chiedo un parere, ringraziandovi di cuore in anticipo, riguardo al mio problema che mi sta facendo perdere il sonno e la salute mentale.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
gentile utente va capito se il suo è un problema organico o di tipo psicologico, pertanto la visita è consigliata, è possibile pure che le venga prescritta una terapia medica, ma senza una diagnosi è difficile dire quale sia la strada migliore

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio infinitamente per la sua risposta. Ad ogni modo il problema è sì parzialmente psicologico, ma, come accennavo, dopo anni è diventato certamente anche "fisico".
E poiché è una problematica molto molto particolare (di cui probabilmente nemmeno esiste una letteratura adeguata) ho il terrore che possa essermi inflitta una terapia sbagliata, che anziché risolvere il problema me lo peggiori... ecco perché ho scritto su queste pagine elettroniche...
Ad ogni modo, se avesse altre considerazioni o consigli da darmi, non esiti a rispondere con la stessa cordialità.
Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
Per verificare se esiste un problema organico dovrebbe sottoporsi ai dosaggi ormonali ed a un doppler penieno dinAmico
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, mi ha incuriosito il fatto che Lei abbia avuto una relazione di svariati anni con una donna che Lei definisce "frigida" e che non abbia affrontato il problema relazionale.
Non ha pensato già allora di rivolgersi al Suo medico per segnalare questa situazione?
Com'è ora la Sua relazione con la nuova compagna?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio di cuore per questa sua curiosità. Purtroppo, come è capitato nel rapporto che ho avuto con la ragazza che per "comodità" ho definito frigida, in alcune circostanze - complici anche fattori esterni - capita di vivere una specie di congelamento emotivo, nel senso che anche le più semplici mancanze (quali quelle sessuali) sembrano appartenere alla sfera della normalità.
Purtroppo a volte la frustrazione di un rapporto che non appaga può essere affrontata in vari modi: tradimento, rifiuto della realtà, spostamento dei problemi su binari alternativi. Saprà molto meglio di me che spesso si rifiuta di ammettere a sé stessi che c'è un problema. E la vergogna di presentarsi da un medico a esporre una situazione delicata e imbarazzante quale può essere questa, naturalmente, arriva a fare il resto.
Ecco perché, solo quando il conto è arrivato, ho dovuto decidere, mio malgrado, di fare qualcosa di più.
Mi chiedeva della situazione con la mia attuale ragazza. A volte il destino (non che io vi creda, ma è un modo di dire) si accanisce: ho trovato una persona speciale, con la quale ho un eccezionale feeling emotivo prim'ancora che sessuale. Il guaio è che, vivendo in città diverse possiamo vederci solo pochi giorni al mese, e capirà bene come, in situazioni simili, è stato facile sprofondare nuovamente nel problema. Lei è stata l'unica persona alla quale ho deciso, da subito, di raccontare tutto. La sua comprensione però non è bastata e sebbene da qualche mese ormai mi sia imposto con grandi sacrifici una condotta più lineare, abbandonando attraverso tecniche "artigianali" di rinuncia la masturbazione, le cose non sembrano migliorare.
Temo che il problema, ora, non sia più meramente psicologico e il terrore di non uscire da questa situazione mi sta logorando. Ora che ho trovato il coraggio di raccontare la mia storia, però, non trovo nessuno veramente competente, nella mia città, che possa ascoltarla. E temo che questo possa portare a ulteriori problematiche.
Voglio ringraziarla per la pazienza che ha avuto nel leggere queste mie righe. Spero possa avere qualche indicazione utile, e se anche così non fosse, desidero dirle che ho apprezzato tanto il suo intervento.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente, come Le ha già scritto il Collega, in prima battuta una corretta diagnosi da parte dell'andrologo.
Poi Le suggerisco comunque una consultazione di coppia da uno psicoterapeuta.
Mi ha fatto un po' pensare, nonostante ciò che dice Lei sulla consapevolezza o mancanza di consapevolezza di avere un problema, come mai il disagio non sia mai stato affrontato nella coppia.
Se le dinamiche nella relazione sono quelle che qui si possono soltanto ipotizzare, è chiaro il fatto che per la Sua ex ragazza la situazione potesse andare bene così.
Ma non è chiaro cosa succede con la Sua attuale compagna.
Gli aspetti relazionali meriterebbero maggior attenzione. Provi a parlarne anche con la Sua compagna.

Saluti,
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa, ovviamente per la mia ex ragazza le cose andavano bene così, poiché in molte circostanze era il desiderio stesso a mancare (e può immaginare questo quale stato di frustrazione poteva provocare). Il disagio è stato affrontato attraverso lunghe discussioni che però hanno portato solo a promesse e dilatazione dei tempi.
La mia attuale compagna è stata da me subito messa al corrente della situazione ma, come le accennavo, il fatto di vivere gioco forza a distanza ha provocato un riacutizzarsi del problema fisico, a causa della ripresa dell'insana abitudine che l'aveva preceduta. Lei mi è accanto nel tentativo di risoluzione di questa problematica, che però ha ormai definitivamente sconfinato il mero aspetto psicologico...
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,
accanto a tutta una serie di considerazioni emozionali sarebbe il caso di verificare se possano esistere problematiche organiche, fisiche, vascolari, capaci di impedirle il raggiungimento di una valida, accettabile, erezione e la possibilità di avere un rapporto sessuale penetrativo.
qualche elemento su www.erezione.org
A Cosenza o a Catanzaro potrebbe trovare figure specialistiche valide
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
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Ringrazio molto i medici che sono intervenuti per darmi consigli. Spero di potervi aggiornare il prima possibile.
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