Non riesco a farlo stare dritto.............

salve sono un ragazzo di 25 anni e sono praticamente disperato.....praticamente da circa un anno sto una ragazza (che tra l'altro gli voglio un bene infinito) e diciamo che in qusto anno abbiamo avuto se va bene 5 rapporti "completi"( anche se con qualche difficolta) il resto niente da fare...mi spiego...durante i preliminari spesso e volentieri ho un erezione perfetta basta che lei si spoglia o che mi tocchi un po che va tutto bene ma quando arriva il momento di fare la penetrazione o di mettere il preservativo il ragazzotto si abbassa e non ne vuole sapere piu niente.....è da un anno praticamente che va avanti cosi.....la mia ragazza è allo stremo....non ce la fa piu e nemmeno io....tra l'altro non penso che sia un problema fisico perche capita che la mattina mi sveglio con un erezione che ci vuole un po di tempo a farla finire( se non sto per farlo altrimenti giu tutto) oppure che mi svegli nel cuore della notte con un erezione di 30-40 min sostanzialmente il problema è nell'atto dellla penetrazione.....devo dire che non mi era mai capiatao prima....sempre quest'anno mi sono operato di fimosi( ma il problema gia c'era) possibile che abbia influito? ho sentito parlare dell'ansia da prestazione ma io non sono un tipo particolarmente ansioso( a questo punto inizio a pensare che sia un problema fisico).... che devo fare? con chi devo parlare? c'e qualche farmaco?qualche terapia?..... abbiamo provato con dei massaggi , olii, lubrifiìcanti....niente......in conclusione la mia ragazza mi sta per lasciare( se la perdo....perdo anche una parte di me sono spaventatissimo), io non so che fare, se per favore mi potreste indicare una via ne sarei molto felice....
grazie mille per la vostra attenzione spero che mi rispondiate presto
cordiali saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 172 12
caro ragazzo,
dalla sua descrizione si evince sicuramente una componente psicologica però prima di giungere a diagnosi affrette è opportuno che si sottoponga ad una visita uro andrologica per valutare a pieno la sua situazione ed iniziare una terapia appropiata.
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostatata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,

il mio parere è sostanzialmente diverso ( anche questa è medicina !) ovvero penso che il suo proiblema possa essere legato ad una patologia vascolare da alterato controllo veno-occlusivo cavernoso. In pratica il suo pene in fase di eccitazione, di stimolazione manuale (masturbazione e preliminari)raggiunge e mantiene una certa rigidità ma, al cessare dello stimolo manuale vi è una rapida caduta dell'erezione con incapacità a conseguire una penetrazione ( gli antichi psichiatri lo chiamavano complesso di Edipo...cioè la paura di penetrare la propria madre... ma loro non sapevano che l'erezione fosse un fenomeno vascolare !!))
L'erezione mattutina, al risveglio, penso che venga drammaticamente meno dopo aver urinato.
Consulti un andrologo che le faccia effettuare gli opportuni accertamenti ( Rigiscan e ecocolordoppler penieno dinamico)
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
GRAZIE MILLE PER LE VOSTRE PRONTISSIME RISPOSTE MA QUESTE COSE CHE MI DITE VOI SONO CURABILI? OVVERO POSSO UN GIORNO TORNARE COME ERO PRIMA?
[#4]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644

Gentile lettore,
quadri clinici particolari e complessi come il suo non possono essere risolti tramite una e-mail e richiedono sempre una attenta valutazione clinica diretta prima di capire il problema e poi impostare le necessarie strategie terapeutiche. Solo così è possibile "tornare come prima". A questo punto è utile, anzi indispensabile una attenta valutazione clinica da parte di un andrologo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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