Difficolta' erettive

Buongiorno.
Mi rivolgo a voi per conto di mio marito, e in accordo con lui.

Mio marito ha appena compiuto 50 anni, è alto 184 cm, pesa 84 kg e fortunatamente gode di buona salute: nessuna disfunzione cicolatoria, respiratoria o gastrointestinale e pressione nella norma. Gli unici problemi li ha alla schiena, a causa di due protrusioni discali e di una piccola ernia nella zona lombare.
Svolge un lavoro sedentario ed essendo estremamente impegnato in ambito professionale non trova nè il tempo, nè l'energia per svolgere un'attività fisica che compensi l'immobilità a cui è costretto per lunghe ore tutti i giorni.

Si è rivolto al nostro medico di famiglia perchè da oltre un anno lamenta difficoltà sessuali.
A parte il calo del desiderio, che il medico ha definito "fisiologico" ad una certa età e in condizioni di stress fisico e mentale, anche quando si sente pronto e più che disponibile a fare l'amore la sua erezione è debole e poco duratura. Pur stimolato in ogni modo, il suo pene non riesce più a raggiungere la rigidità ottimale e la penetrazione e il rapporto vaginale risultano difficoltosi e poco soddisfacenti per entrambi.

Il medico di famiglia gli ha prescritto intanto delle analisi del sangue (il passo successivo sarebbe una visita andrologica).
L'esame emocromocitometrico e la formula leucocitaria sono assolutamente nella norma e penso sia superfluo riportartli.
Gli altri valori sono i seguenti:

HB GLICOSILATA (HBA1C): 5,43 %
PROGESTERONE: 0,42 ng/ml
TESTOSTERONE PLASMATICO: 4,30 ng/ml
HTSH 3^ GENERAZIONE – ORMONE TIREOTROPO: 0,78 mcUI/ml
DOSAGGIO T3 LIBERA (FREE): 2,76 pg/ml
DOSAGGIO T4 LIBERA (FREE): 1,08 ng/dl
ANTIGENE PROSTATICO SPECIFICO (PSA Total): 0,58 ng/ml
PSA FREE: 0,15 NG/ML
RAPPORTO PSA LIB./PSA TOT.: 25%

Il nostro medico è attualmente in ferie, ma noi vorremmo avere un'interpretazione di questi valori. Potete fornircela voi, insieme ad un parere?
Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

gli esami sono sostanzialmente nella norma e poco significativi per i problemi lamentati da suo marito.

Ora, senza perdere altro tempo prezioso, bisogna sentire in diretta un esperto andrologo e con lui iniziare un mirato percorso diagnostico per arrivare alla terapia corretta.

Nel frattempo, se desidera avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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