Per "sfibrare" la fimosi

Buongiorno,
mio figlio di tre anni e mezzo ha una fimosi al pene che non solo impedisce di scoprire il glande, ma determina anche un notevole rigonfiamento tipo palloncino del prepuzio ad ogni minzione prima che l'urina riesca a fuoriuscire.
Il pediatra ha suggerito di applicare per un mese una pomata cortisonica (betametasone 17-valerato 21-acetato allo 0,05% denominata beta 21 prodotta da idi farmaceutici) per "sfibrare" la fimosi; in seconda istanza, se la pomata non avesse effetto, ha suggerito la valutazione chirurgica.
Il quesito è il seguente: applicare per un mese la pomata cortisonica costituisce una pratica sicura e di qualche efficacia? non c'è il pericolo di aumentare il rischio di infezioni batteriche o micotiche, o di insorgenza di effetti collaterali del cortisone?
Un ulteriore quesito: talvolta ho notato fuoriuscite dal prepuzio di piccole quantità di una sostanza biancastra compatta tipo formaggio grattugiato; è smegma o potrebbe trattarsi di candida, tenuto conto che mio figlio non lamenta alcun fastidio di nessun genere?
Ringrazio anticipatamente.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettrice,

la pomata cortisonica ha solo una azione locale ed è giusto che agisca con calma in qualche settimana.

teoricamente, è possibile avere un maggior rischio di infezione micotica ma, praticando l'igiene quotidiana e lavaggi con acqua e bicarbonato, adempie ad una buona disinfezione (considerato che suo figlio ha poco più di 3 anni).

quelle stesse secrezioni andranno via con i lavaggi.
per la loro definizione è necessario farle vedere al pediatra.


cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi