20 anni e ho consultato parecchi andrologi riguardo ai miei dubbi sulle dimensioni del mio pene

Gentili dottori,
Sono un ragazzo di 20 anni e ho consultato parecchi andrologi riguardo ai miei dubbi sulle dimensioni del mio pene. A detta di molti andrologi sembra che la media italiana sia 13,5 cm. Tuttavia questa misura è stata presa in trazione durante lo studio e non in erezione.
Un passo di un manuale di anatomia inoltre recita così:" la sua lunghezza dalla sinfisi pubica alla estremità del glande nello stato di erezione raggiunge e supera i 16 cm".
Perché allora andrologi e sessuologi riportano medie molto inferiori? Cambia il metodo di misurazione? Per sinfisi pubica si intende l'osso? Se fosse così allora si spiegherebbe la differenza di più di 2 cm... dato che gli andrologi generalmente misurano a partire dalla cute e non dall'osso.
Vorrei sapere quale sia dunque la media corretta dato che a seconda della fonte il responso cambia sensibilmente.
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Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

infatti non si può misurare la lunghezza del pene dalla sinfisi pubica....

questo è un motivo ricorrente di visita andrologica...ne parli di persona con lo specialista.

cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentile Dr. Colpi,

Grazie per aver risposto così presto.
Allora significa che nel libro di anatomia la misura si riferisce alla distanza tra la cute e la punta del pene??
Se questo manuale si riferisce alla misura partendo dall'osso pubico allora è chiaro il perché la misura risulti maggiore. Ma se si riferisce alla distanza tra la cute e la punta del glande, allora vuol dire che c'è un grande divario tra la dimensione riportata su questo libro e le medie diffuse dagli andrologi.
Vorrei solo capire a che tipo di misurazione fa riferimento questo libro, se a partire dall'osso o dalla cute.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non so quale "libro di anatomia" lei abbia consultato e se questo sia un testo più o meno aggiornato ma su questo tema il dibattito in questi ultimi anni è stato molto vivace e per riassumerglielo la invito a leggersi il Minforma pubblicato, sempre sul nostro sito:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/202-le-misure-del-pene-le-pene-del-pene-cioe-quando-il-pene-e-piccolo.html .

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentile D. Beretta,

Il testo a cui ho fatto riferimento è del 1977 non ho scritto l'autore per non fare pubblicità.
Cmq un altro testo del 1983 afferma che il pene in stato di erezione può arrivare a 15 cm.
In che senso PUO arrivare?? Si intende che 15 cm è una misura massima o media?
Se nell'altro testo si affermava che l'erezione raggiunge e SUPERA i 16 cm, perché in quest'altro testo vengono indicati 15 cm come misura potenziale??
La ringrazio per l'articolo consigliatomi. Ero già al corrente della misura media italiana di 12,5 cm. Tuttavia questa misura è stata presa in trazione, non in erezione, così come un altro studio più recente che riporta una media in trazione di 13,5 cm.
Ma siamo sicuri che questa misurazione in trazione sia cosi simile alla misura in erezione??
Insomma anche tra gli studiosi sembra esserci un grande disaccordo e per i pazienti che vorrebbero capire se sono nella media o appena sotto è difficile farsi un'idea chiara.
E' possibile che i 16 cm riportati nel primo testo che ho citato siano stati misurati a partire dall'osso e non dalla cute?
Altrimenti non riesco proprio a spiegarmi tutta questa divergenza tra i vari studi
[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

può anche essere che la misurazione sia stata fatta a partire dall'osso e non dalla cute ma un testo del 1977 ormai è considerato superato e quindi poco attendibile anche se è un libro di anatomia usato nelle Università.

Infine le ricordo che questo è un dato poco utilizzato ed utile a capire eventuali problematiche legate alle dimensioni di un genitale maschile perché quando il pene in trazione raggiunge i 12-13 cm questo all'esperto andrologo basta per dire che tutto è nella norma; altrimenti si va a valutare in modo più mirato l'eventuale problema sospettato.

Un cordiale saluto.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile Dr. Beretta,

La ringrazio per la risposta. Ora mi è più chiaro il criterio di valutazione che gli esperti usano per stabilire la normalità di un pene.

Tuttavia IL PROBLEMA RIMANE. poiché questo criterio di valutazione non è lo stesso adoperato nella società.

intendo dire che quello che BASTA agli andrologi, non basta a tutto il resto delle persone, e soprattutto alle donne di oggi, che minimo richiedono un 15 16 cm. MI rendo conto che la capacità di valutare ad occhio la misura di un pene non sia precisa a livello millimetrico. Resta il fatto che a livello psicologico un pene sotto i 15 16 cm viene considerato dalla maggior parte delle persone, tranne che dagli andrologi, piccolo.
Oltre al problema di impatto psicologico, restano anche i dubbi su quello fisico.
Cioé, prendendo per buone anche le misure sotto i 15 cm, e quindi ampliando il range di normalità diciamo da 12,5 a 18 cm, siamo sicuri che una donna non percepisca un maggiore attrito con un pene di 18 cm e il suo relativo diametro, piuttosto che con un 12,5.

Mi riesce difficile pensare che la vagina di una donna non riesca a percepire una differenza di ben 5,5 cm.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le terminazioni somato-sensitive della vagina di una donna sono concentrate al terzo esterno della vagina e quindi poco fa, anche da un punto di vista neuro-fisiologico, se il pene sia lungo 13-15-18 cm.

Da quello che ci scrive si evince che le lunghezze da lei accennate sono nella norma e noi le diciamo che eventuali allungamenti non aumentano le "prestazioni" di un uomo o ancora di più le sue "capacità sessuali".

Certo l'apparenza può avere dei risvolti "interessanti e curiosi" per tutti, come "al circo", ma ritengo che sia mille volte meglio un uomo che sa davvero come procurare piacere al partner e che conosce bene il suo corpo, anche se non ha un pene da "elefante", piuttosto che un "elefante" che, sotto le lenzuola, è un "imbranato" o, peggio ancora, pensa solo a se stesso.

Le posso dire che generalmente tecnica, esperienza, sentimento e molta fantasia per un uomo valgono molto di più dei "centimetri" di pene posseduti .

Pensare ancora solo alle dimensioni del pene in un rapporto di coppia oggi vuol dire essere rimasti alla prima elementare in fatto di "tecnica dell'amore"!

Un cordiale saluto.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentile Dr. Beretta,

La ringrazio per la risposta sincera. Sono consapevole di essere molto inesperto nell'arte amatoria dato che finora ho avuto solo una fidanzata che mi ha lasciato da poco e che tempestavo di domande riguardanti le sue preferenze e rigurado le mie prestazioni, senza mai riuscire a ottenere risposte chiare peraltro.

Insomma devo dedurre da questi discorsi che anche se un uomo adulto non ha un pene di 15 cm in EREZIONE, ma diciamo di 14 cm ad esempio, rientra comunque nel 50° percentile della popolazione e che quindi una vagina "normale" dovrebbe essere in grado di accoglierlo senza notare la differenza rispetto a un 18 cm??(ammettendo che la circonferenza sia poco piu di 12 cm?)

Non riesco a capire come sia possibile che un organo come la vagina non riesca a percepire un differenza di 4 cm, che a me sembra notevole.
Capisco che la vagina è sensibile solo nei primi cm, ma se riesce ad allungarsi fino ad accogliere peni sovradimensionati oltre 20 cm, qualche differenza la dovrà pur sentire. Se la vagina si allunga si allungherà anche il tratto ricco di terminazioni nervose, provocando una sensazione di maggior attrito o mi sbaglio??

[#9]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

che la vagina si allunghi è un suo pensiero e non so quali testi anatomici lei abbia consultato.

Le posso invece dire che in alcuni casi raccogliamo storie cliniche in cui la partner si lamenta per dolori alla penetrazione e che a volte il problema riferito è la lunghezza del pene non usuale.

Un cordiale saluto.
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