Post-circoncisione: impossibilità a trattenere l'urina e gonfiore diffuso

Salve,
il 7 ott ho subito una operazione di circoncisione in stile teso. L'11 ott, nella prima visita di controllo, il dottore che mi ha operato disse che il decorso procedeva bene e, dopo avermi bendato, disse di tenere la medicazione per una settimana, cioè fino alla successiva visita di controllo fissata per il 18. Prima di questa visita, però, il 16 mi sono recato in pronto soccorso per disuria: il meato (nei giorni precedenti), era come "bloccato" e durante la minzione diventava nero, e la situazione persisteva per alcuni secondi fino a quando non si "sbloccava" permettendomi di urinare. E proprio il 16, quando sono andato in pronto soccorso, di mattina, sono andato con la viscica piena, perché spaventato dal giorno prima (in cui il blocco è durato per più di mezzo minuto). Dopo una estenuante attesa (più di 3 ore), l'urologo di turno con una siringa ha "sturato" (scusate il termine) l'uretra, consentendomi di urinare e avvertendomi che questo problema sarebbe continuato fino a quando l'infiammazzione non sarebbe cessata. Alla visita di controllo dell 18, ho fatto presente questi problemi alla dott. di turno, il quale mi rassicura dicendo che è tutto normale. Ora, quella del 18 è stata l'ultima mia visita di controllo e il decorso post-operatorio sembrava procedere positivamente (il problema della disuria non si è più ripresentato con quella intensità) se non fosse che dal 20 ho un problema che mi preoccupa e con mi permette di uscire di casa. Praticamente, quando si avvicina il "momento" di urinare è come se non riuscissi più a trattenere la pipì; devo letteralmente correre in bagno e togliere di fretta le garze (che ho messo per via del'iper sensibilità del glande) in quanto sembra non abbia più il controllo della mia viscica, tanto che, durante la minzione non riesco neanche a modificare il flusso di pipì. Ho fatto una ricerca su internet e si parla di cistite. Non sono un medico e quindi non so se è realmente cistite; tuttavia in base ai sintomi, se davvero fosse cistite, leggo che serve una cura antibiotica. E' davvero così o è un problema che passerà "da solo"?
Infine, la pelle, subito al di sotto del glande, dove ci sono i punti, è molto gonfia (sembra che ci sia una ciambella attorno al glande) e sin dalla prima volta che l'ho visto (cioè sin dal 18, giorno in cui mi sono state tolte le bende che lo avvolgevano lateralmetne) la situazione non è affatto cambiata; gonfiore presente anche sull'asta del pene, sul lato dx (dove c'è un gonfiore simile ad una pallina). Edemi? Sia ques'ultimo problema che quello dell'urina sono meritevoli di approfondimento? Io mi sono operato in ospedale tramite ssn e ormai le visite di controllo di routine sono terminate. Trovandomi in condizioni economiche precarie, temo che bisogna pagare per un'altra visita. Pertanto, chiedo a voi se devo necessariamente recarmi dall'andrologo o se questi problemi sono tipici in un post-intervento del genere e quindi non meritevoli di approfondimento.
Cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
non sono certamente tipici: più tipica la persistenza dell' edema, meno i problemi urinari. Tenga presente che con impegnativa del medico può accedere al sistema sanirtario nazionale con pochi euro. Che di qua non possiamo far diagnosi.
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dopo
Utente
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La ringrazio dott. per la celere risposta.
Questo giovedì sono andato dal chirurgo che mi ha operato esponendo i problemi che ho elencato in questa pagina: per la disuria, mi ha prescritto l'urino coltura mentre per gonfiore e cicatrice, applicazioni quotidiane di reparil gel mattina e sera per 30 giorni.
Dott. c'è però un altro problema che non ho esposto al chirurgo che mi ha operato perché credevo fosse una cosa passeggera e non collegata alla disuria: da una settimana a questa parte ho difficoltà a defecare: l'espulsione delle feci è molto dolorosa ed spesso accompagnata da piccole perdite di sangue. La mia dieta è molto equilibrata: verdura, insalata, fibre e molta acqua. Potrebbe, questo sintomo, essere collegato in qualche modo alla disuria? In passato (si contano sulle punte delle dita) ho avuto simili difficoltà (defecazione difficile) ma si sono spesso risolte nel giro di pochi giorni (dovute per lo più ad assunzione di poca acqua) mentre, domani, è già una settimana che questo problema persiste.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Come terapia mi pare ok, certo è una cosa che le difficoltà alla defecazione possono ingenerare disuria. Chieda al collega con esame urine in mano se è il caso suo.
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Utente
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Salve dottore,
ho appena ritirato gli esiti dell'esame delle urine: NEGATIVO.
A questo punto cosa potrebbe essere? Ho la visita con l'urologo che mi ha operato lunedì 28, ma nel frattempo Le chiedevo se poteva darmi delucidazioni su questo problema che, dopo tutto questo tempo, è rimasto invariato; come invariato è rimasto il problema del gonfiore diffuso lungo la cicatrice del pene e la difficoltà alla defecazione (per la quale, in questi giorni, ho iniziato una terapia a base di applicazioni quotidiane di ruscoroid pomata e integratori di fibra).
L'incontinenza (e il gonfiore diffuso) potrebbe essere dovuta ad una cucitura forse troppo stretta? Sarei stato molto più felice se gli esiti degli esami fossero stati positivi: tutto si sarebbe concluso con una semplice terapia a base di antibiotici; ma l'esito negativo mi scoraggia...
Lei cosa ne pensa?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Il gonfiore è normale dopo circoncisione, la stitichessa non c' entra con intervento.e a naso la difficoltà a urinare potrebbe diopendere dalla stitichezza, che certo non si è risolta in questo breve periodo. Aspettiamo lunedì tanyo è vivcinio
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Utente
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Salve dotto., sono di nuovo qui per aggiornarla sulla situazione:
- per il problema del gonfiore, il dottore ha suggerito di premere l'edema comprimendolo tra l'indice e il pollice per favorire il rilascio dei liquidi; e di continuare con il reparil gel
- per il problema dell'incontinenza urinaria, mi ha prescritto una terapia a base di oki bust (1 al giorno per 5 giorni) e Betberry bust (1 al giorno per 3 mesi).
Se la situazione non migliora ha detto che bisogna approfondire il problema con una visita urologica e con un ulteriore esame delle urine.
Possono dei semplici antiinfiammatori&integratori risolvere questa complicata situazione? Come può ben comprendere, in gioco c'è la mia vita sociale, ora molto compromessa da questo spiacevole problema.
Lei cosa ne pensa?
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2° giorno di bustine: nessun miglioramento; sarà il caso di fare questa visita urologica in anticipo?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
caro signore,
scusi se non ho risposto a precedenmte domanada, ma deve essere passata in cavalleria. Faccia quello che dice il collega, che mi pare sensato. Poi vediamo. Non mi allarmerei per nulla però. E in buone mani
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dopo
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Salve dottore,
sono qui nuovamente per raccontarLe un nuovo problema sorto recentemente:
il 7 ottobre durante l'operazione di circoncisione, hanno anche riconfigurato l'angolo peno-scrotale come preavvisato. Ora, sin dai primi giorni post-operazione, tastando sopra la zona (l'angolo peno scrotale appunto) la sento come "gonfia", cosa che alla vista non appare così evidente, e molto sensibile. Durante questi mesi, tuttavia, soprattutto quando il pene viene disteso sull'addome, sento l'angolo tirare con conseguente fastidio.
Ora, a piu di due mesi dall'operazione, stammattina, scoprendo il pene dalle garze che lo ricoprono (faccio ancora applicazione del reparil e lavaggi di amuchina), noto con mio grande stupore sangue lungo l'angolo, sangue che ancora adesso fuoriesce (anche se molto esiguamente).
E' un problema serio? Ipotizzando che la pelle dell'angolo sia stata asportata al limite del consentito, quale potrebbe essere un eventuale soluzione al problema? Secondo me, una applicaione di pomate cicatrizzanti servirebbe solo ad alleviare il problema e non a scongiurare la sua ricomparsa in futuro.
Dottore cosa ne pensa? Ho ancora il problema della disuria (nonostante prenda tutti i giorni il betberry), gonfiore, problemi alla defecazione (in questi giorni intensificati al max nonostante la mia dieta equilibrata e ricca di fibre); ed ora si aggiunge anche questo problema!
Le chiedo se può indicarmi la strada migliore da percorrere.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore,
di qua posso solo dirle di farsi vedere dal collega. Non posso sapere od aggiungere nulla.
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Salve dottore.
Il problema della disuria sembra si sia risolto attraverso il betberry. La difficoltà durante la defecazione l'ho risolta assumendo 1 volta al giorno yogurt. Per quanto riguarda la piccola ferita lungo l'angolo peno scrotale, tutto si è risolto in un paio di giorni grazie ad uno spray cicatrizzante che mi ha dato il mio medico di fiducia (anche se la zona continua a rimanere molto umida). Ciò che non è assolutamente cambiato è il gonfiore: ormai non so più che fare; sono totalmente abbattuto sotto questo punto di vista, tanto che ho sospeso autonomamente le applicazioni quotidiane di reparil. A nulla sono valse le medicazioni giornaliere e la pressione con le dita. Anzi, laddove la cicatrice non è gonfia, sul lato dx (guardandolo dall'alto), al di sotto di essa, avverto uno strano prurito solo sfiorando la zona: se mi gratto la zona (vasta pochi centimetri) sembra arrossirsi e gonfiarsi. Cosa potrebbe essere? va bene se applico della gentalyn?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Guardi il grosso è passato. Tenga il pene alto, magari fissato all' addome con cerotto, e se non passa si faccia vedere da collega. Temevo il peggio, ora robetta.
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