Calo del desiderio e deficit erettile

Gentili dottori,

da circa un anno avverto un forte calo della libido ed ho difficoltà a raggiungere e mantenere un'erezione soddisfacente. L'esordio di tali problemi è avvenuto in coincidenza di un forte dolore ai testicoli, che mi ha spinto a sottopormi a visite specialistiche. In particolare, ho eseguito un'ecografia ai testicoli ed una spermiocultura, che hanno entrambi dato entrambi esito negativo (in particolare, l'esame ecografico non ha rilevato nulla di anormale nella morfologia e nell'ubicazione dei testicoli, nè alcun segno di varicocele). L'andrologo che mi ha visitato mi ha ordinato una terapia antiflogistica, assicurandomi che si trattava di una fesseria ("lei non ha nemmeno 30 anni! stia tranquillo!", e che il dolore ed i disturbi sarebbero andati via. In effetti, il dolore ai testicoli è passato dopo circa un mese (ma si ripresenta saltuariamente, specie in corrispondenza dell'uso di slip o pantaloni stretti). Purtroppo, il calo del desiderio ed i disturbi dell'erezione sono tuttora presenti. Faccio presente che, a differenza di quanto avveniva prima della comparsa dei sintomi descritti, non ho erezioni mattutine quotidiane, e comunque quando si presentano non hanno lo stesso vigore degli anni precedenti.

Dietro consiglio di un altro specialista, ho eseguito spermiogramma e dosaggi ormonali, di cui riassumo i risultati:

DOSAGGI ORMONALI

Testosterone: 5.10 ng/ml (v.n. 2.41 - 8.27 ng/ml)
Testosterone libero: 15.20 pg(ml (v.n. 8.69 - 54.69 pg/ml)
FSH: 2.0 mUl/ml (v.n. 1.4 - 18.1 mUl/ml)
LH: 2.8 mUl/ml (v.n. 1.5 - 9.3 mUl/ml)

Progesterone: 0.57 ng/ml (v.n. 0.28 - 1.22 ng/ml)
Beta-estradiolo: 9.9 pg/ml (v.n. 0 - 52 pg/ml)

Prolattina: 21.9 ng/ml (v.n. 2.1 - 17.7 ng/ml)
Cortisolo (ore 8:00) 23.6 microg/dl (v.n. 4.3 - 22.4 microg/dl)


SPERMIOGRAMMA

Aspetto: proprio
Viscosità: lievemente aumentata
Fluidificazione: completa
Volume/ml: 2.8
pH: 8
Concentrazione spermatozoi/ml: 58'000'000
Concentrazione/eiaculato: 162'400'000 (v.n. >30'000'000)

Morfologia:
Forme tipiche: 57%
Forme giovani: 8%
Forme atipiche: 28%
Forme ipermature: 7%
(v.n. %atipie<40%)

Leucociti: 2-4 p.c.m.
Zone di spermioagglutinazione: numerose

MOTILITA' ALLA 2a ORA:
Tipica: 5.6% (VSL media: 68.10, LIN media: 0.7; v.n.: VSL >25; LIN>0.6)
Progressiva lenta: 10.6% (VSL media: 22.00, LIN media: 0.5; v.n.: VSL >5; LIN>0.6)
Discinetica: 20.6% (VSL media: 13.00, LIN media: 0.24; v.n.: VSL >5; LIN<0.6)
Agitatoria in loco: 8.3% (VSL media: 3.40, LIN media: 0.13; v.n.: VSL <5)
(la VSL - Straight line velocity - è espressa in micronmetri/sec; frame rate 25/sec)
(LIN indica il rapporto tra veocità lineare e curvilinea)

VALORI NORMALI PERCENTUALI: Tipica >25%, oppure: Tipica+progressiva lenta>50%


In seguito ai referti di tali analisi, sono anche stato sottoposto a risonanza magnetica con mdc dell'ipofisi, in cui non sono state riscontrate patologie di alcun genere.

Il mio specialista di riferimento ha riscontrato astenospermia. Essendo la spermiocultura negativa, dice che potrebbe trattarsi di una reazione autoimmune sorta per un infezione ormai regressa (in effetti, anni fa ho contratto herpes genitalis): "prove" di tale patologia sarebbero la presenza di leucociti e di agglutinazioni (a tal proposito, quando un anno fa mi sono sottoposto a terapia antiflogistica per il dolore ai testicoli, ho notato la scomparsa delle agglutinazioni dal liquido seminale. Queste si sono ripresentate qualche giorno dopo la conclusione del ciclo terapeutico, durato 10 giorni).


In attesa del ritorno del mio specialista (con cui avrò un incontro tra un mese), mi farebbe piacere avere una vostra opinione sui seguenti punti:
1) una eventuale reazione autoimmune può giustificare il calo della libido e i disturbi dell'erezione?
2) è opportuno eseguire altre indagini da sottoporre allo specialista per fornire un quadro più completo?
3) qualche altro medico con cui ho parlato mi ha detto che i valori di testosterone libero e di FSH ed LH sono piuttosto bassi, seppure nella norma, specie alla luce del fatto che ho 30 anni. I livelli di prolattina e di cortisolo, seppure al di là dei range normali, non desterebbero preoccupazione. Cosa ne pensate?
4) l'astenospermia di cui soffro può essere causa di infertilità? In cosa consistono esattamente le cure, nel caso in cui dovesse essere confermata la causa autoimmune? Qualcuno mi ha parlato di cure a base di immunosoppressori... ma vorrei capire come si fa a localizzare gli immunosoppressori nella zona interessata (e poi quale sarebbe? la prostata? i testicoli?)
5) Nel caso in cui l'astenospermia non dovesse risolversi, la qualità del mio liquido seminale è comunque "sufficiente" per ricorrere con successo a tecniche di procreazione assistita?
6) è possibile che i risultati dello spermiogramma siano falsati dalla bassa eccitazione? Ho avuto non poche difficoltà ad ottenere una eiaculazione per fornire un campione al laboratorio.


Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Un cordiale saluto.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
l'astenospermia è di competenza urologica/andrologica.
Diversamente il calo di desiderio sessuale può avere riscontri in svariate situazioni: sia biologiche (per esempio l'assunzione di alcuni farmaci) sia psicologiche. Nel suo caso le consiglio una valutazione Sessuologica presso un Medico competente in materia.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore,


rimango un po' meravigliato per tutte le indagini a cui si è sottoposto ( o è stato sottoposto) per chiarire i suoi sintomi facendo balenare ipotesi, a mio parere poco verosimili e terapie "mal definibili".
Il quadro ormonale sembrerebbe normale, Se la funzione erettile mostra una adegauata attività potrebbe essere in gioco una componente emotiva, psicologica a crearle parte o tutti i suoi problemi.
Si affidi ad uno specialista che la possa seguire con una certa costanza magari evitando i "grandi professori" che vengono una volta ogni tanto, visitano di fretta, ascoltano poco e fanno fare anlisi "poco utili"
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentilissimi dottori,
vi ringrazio per la risposta ed i preziosi consigli. Sinceramente credo anch'io che sia entrata in gioco una componente emotiva a comportare il calo della libido... ho pensato di superarla da solo, e ora mi sono un po' preoccupato essendo passato tanto tempo dall'esordio.

Vorrei comunque avere qualche delucidazione in merito all'astenospermia, se possibile. Mi sembra di aver letto che il livello di eccitazione può alterare il volume di eiaculato. Vale lo stesso per la motilità degli spermatozoi? Ossia, è possibile che una motilità così bassa sia semplicemente dovuta ad un basso livello di eccitazione? Altrimenti, potreste darmi qualche delucidazione sul tipo di cure che occorrerebbe fare nel caso in cui fosse confermata la sussistenza di una causa autoimmunitaria (e soprattutto, come si fa a capire che il problema è proprio questo? Per esclusione?)

Confidando nella vostra disponibilità, vi porgo i miei più cordiali saluti
[#4]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non corrisponde alla realtà il fatto che la motilità degli spermatozoi sia in qualche modo influenzata dal grado di eccitazione del soggetto. In altri termini, non è che masturbandosi di fronte ad un eccitantissimo film porno ...gli spermatozoi emessi nell'eiaculato "corrano" meglio o di più ...di quelli emessi masturbandosi davanti al TG. :)
Il volume dell'eiaculato, viceversa, viene decisamente influenzato dal grado ed in un certo senso anche dalla durata dell'eccitazione pre orgasmo.
Che ne dice di attendere invece il prossimo consulto specialistico prima di sottoporsi ad esami di laboratorio complessi e costosi (MAR test, IBT, IF, IP)? Perchè non lasciamo decidere al Collega che La visiterà?
Il parere del Collega GARBOLINO mi sembra poi quanto mai pertinente.
Mi sembra opportuno che Lei segua le indicazioni del Suo Specialista di fiducia a proposito degli intervali fra un controllo e l'altro. Andare tutte le settimane dall'Andrologo ha senso...solo per l'Andrologo :)
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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