Candida albicans

Gentili dottori,
ho 30 anni e ho recentemente eseguito alcuni esami del seme (ho sempre avuto l'incubo della sterilità).
Purtroppo l'incubo sembra essere diventato realtà.
Ecco i risultati: volume:
4.00 ml
ph 8.00
colore biancastro
omogeinizzazione completa
spermatozoi x ml 15 mil.
concentrazione totale 60milioni
motilità dopo 1 ora: 40%
dopo 2 ore: 30%
dopo 4 ore 30%
dopo 6 ore 20%

movim progressivi 20%
sussultori: 65%
ondulatori: 15%

movim. rettilinei veloci 0%
rettilinei: 10%
lenti: 30%
immobili 60%

forme normali 33%

valutazioni: modica oligospermia. Astenonecrospermia di grado medio-alto. Terato-zoo-spermia modesta.

M.A.R. TEST: negativo

penetrazione spermatozooaria massima nel tubo capillare pari a 15mm

Candida albicans: negativo
Trichonomas: negativo
Chlamidia: negativo

Mi è stata riscontrata un'infezione dallo specialista al quale mi sono rivolto e prescritto un antibiotico (levoxacin) per 5 giorni, poi una pausa di 10 e poi altri 5 giorni. Infine, all’esito della cura, un’eco prostata e vie seminali a vescica piena. Probabilmente (sebbene priva di sintomi particolarmente evidenti) questa infezione dura da circa tre anni.
Lo specialista mi ha detto che, pur in presenza di un esame seminale non buono (a me, leggendo i parametri sembra disastroso), non è il caso di disperare e che la situazione non è drammatica (se seguo la cura scrupolosamente) o definitiva. Ma io, malgrado abbia fiducia nello specialista al quale mi sono rivolto, sono seriamente preoccupato di essere (o di diventare) sterile.
Mi sono documentato, infatti, e ho letto che queste infezioni spesso provocano danni irreversibili al sistema riproduttivo, soprattutto se in atto da molto tempo.
Tra l'altro, negli anni ho eseguito, presso lo stesso specialista, più volte l'esame del seme e, di anno in anno, l'esame ha dato risultati meno buoni, sino ad arrivare all'ultimo disastroso.
Sinceramente, che speranze ho di poter recuperare la mia fertilità e di poter avere dei figli in futuro?
[#1]
Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40 12
Caro lettore le alterazioni dei parametri del suo spermiogramma non mi sembrano legati alla presenza di batteri, visto che non risultano presenti batteri , comuque rifaccia almeno un altro esame del liquido seminale.

Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Non essendo medico non so dirLe da cosa il mio specialista abbia desunto l'infezione.
A dire il vero lui non mi ha detto che sia stata necessariamente l'infezione ad avere provocato risultati così disastrosi.
Ma da cosa può dipendere questa situazione?
In questi casi, per quello che può desumersi dai risultati delle mie analisi, ci sono speranze?
[#3]
Dr. Patrizio Vicini Urologo, Chirurgo plastico, Andrologo 1.6k 40 12
E' stato escluso il varicocele?
[#4]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
bisognerebbe come diceva il collega valutare anche altre cause come il varicocele, alterazioni ormonali e approfondire le eventuali cause infiammatorie con esami colturali più approfonditi

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
A seguito della visita non sembrerebbe essere emerso varicocele.
Che ulteiori tipi di analisi colturali andrebbero eseguiti?
Ho omesso di scrivere, nel messaggio precedente i seguenti parametri:
300.000 colonie di escherichia coli
Ho fatto anche un antibiogramma.
Di fronte a dei risultati come i miei, sussistono possibilità di recupero? O devo cominciare a rassegnarmi all'idea di non poter avere figli?

[#6]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
spermiocoltura e test di stamey con ricerca clamydia micoplasma ureaplasma urealiticum candida tricomonas
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore,
mi perdoni l'ignoranza in materia, ma la ricerca colturale della candida albicans, del Trichonomas vaginalis e della clamydia (che hanno dato esito negativo)e l'esame colturale che ha fatto registrare la presenza di 300.000 colonie di Escherchia coli, sono cosa diversa dagli esami colturali che mi suggeriva Lei?
E che cos'è l'escherchia coli?
In ogni caso, una volta scoperto da cosa sia dipeso un esame del seme così scarso, normalmente (ovvio che poi bisogna esaminare il singolo caso) è possibile una cura e ripristinare uno stato quantomeno sufficiente per la procreazione?
Visto lo stato in cui mi trovo attualmente, sarei ancora in tempo per un congelamento del seme per un'eventuale e futura inseminazione artificiale omologa oppure la situazione è già compromessa anche in quel senso?
[#8]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
nonostante la fiducia che ripone nel Suo Andrologo di fiducia, mi sembra di capire che il Collega proprio non riesce a darle un minimo di serenità. Posso intanto dirLe che dall'esame del liquido che acclude non si evidenzia alcuna teratozoospermia. Il fatto che glieLa abbiano riscontrata mi fa sorgere serissimi dubbi sulla qualificazione del Centro cui Lei si è rivolto e purtroppo qualche dubbio anche nella precisione professionale dle Collega che La segue. Non vedo alcuna indicazione, ma proprio nessuna, per pensare anche lontanamente ad un acrioconservazione del seme.
Esiste uno stato flogistico e questo mi sembra appurato. Esistono anche delle terapie farmacologiche idonee a debellare questa infezione e mi sembra che Lei vi si stia sottoponendo.
Io direi che sia la spermiocoltura di controllo a fine terapia che un nuovo spermiogramma eseguito in altro Centro potrebbero essere le basi per una futura definizione del Suo stato di fertilità.
Lei ha molte speranze...tanto per rispondere alla Sua domanda diretta...
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gentili Dottori,
ringraziandoVi per le puntuali risposte, vorrei però sottoporvi alcuni dubbi che ancora mi affliggono:
1 dai diversi interventi mi pare emergano discordanze sull'evidenza dello stato infettivo.
2 in relazione all'intervento del Prof. Martino, mi sembra traspaia un vivo ottimismo (la qual cosa, ovviamente, mi da sollievo). Tuttavia ho letto sul sito i quesiti di altri utenti, i quali evidenziavano degli esami colturali, a me sembra, migliori o molto simili ai miei, eppure ad alcuni di loro sono state date poche speranze. Per cui mi sovvengono ulteriori dubbi e preoccupazioni. Inoltre, la normospermia al 33% (quindi 67% di forme anomale) non configura una zoospermia grave?
3 ho letto sui vari siti che, spesso, le infezioni, sebbene successivamente curate, lascino delle lesioni all'apparato riproduttivo irreversibili. Siccome, probabilmente, la mia infezione va avanti da circa tre anni, non potrebbero essersi verificati dei danni?
4 la cura che sto facendo Vi sembra adeguata per la mia specifica situazione (almeno per quello che si evince dagli esami eseguiti)?
Grazie.
[#10]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che la lettura di casi clinici, referti di esami strumentali e reperti di laboratorio desunti da varie fonti della Rete non sia di reale aiuto in generale ed in particolare nella Sua situazione. Desumere diagnosi da queste ossrvazioni, o presumere prognosi, sarebbe davvero deleterio. Il mio consiglio resta quello della precedente risposta. Anzi no, ne aggiungerei un altro: spenga per qualche tempo il collegamento ad Internet e si affidi con fiducia completa alle cure di un Andrologo che possa riscuotere la Sua completa fiducia.
Ci tenga informati, questo si, dell’evoluzione del storia clinica, se lo desidera.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

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