Azoospermia "sopravvenuta"

Gentili dottori,
premetto che mio marito (32 anni) è affetto da criptorchidismo mono laterale sinistro, corretto con due interventi chirurgici all’età di 5 e 8 anni, ma che cmq il testicolo sinistro è atrofico. E’ seguito da un andrologo, che gli ha diagnosticato un ipogonadismo di probabile origine gonadica.
A seguito dell’analisi dei dosaggi ormonali (spero di usare la terminologia corretta) è emerso un livello di testosterone libero inferiore alla norma (4,3 pg/ml), attualmente in cura con iniezioni ogni 12 settimane di Nebid 1000 (ne ha già fatte due). Inoltre
LH pari a 4 mUI/ml
FSH pari a 10 mUI/ml
Prolattina a 195 ng/ml.
Premetto inoltre che mio marito è stato affetto da crisi maniaco depressive, attualmente non più in cura, ma comunque è una persona alquanto fragile e ansiosa.

Mio marito si è sottoposto a due spermiogrammi in aprile e settembre 2007, presso due ospedali diversi, e con risultati decisamente difformi.
Il primo (aprile 2007) aveva dato come numero di spermatozoi 15 milioni per ml e con motilità dopo 1 h del 50%.
Secondo l’andrologo di mio marito, tuttavia, il risultato non era attendibile, poiché lo spermiogramma non era eseguito secondo i criteri stabilito dall’OSM e pertanto lo ha ripetuto nel mese di settembre 2007 presso l’ospedale di Gorizia, con i seguenti risultati:
Numero 3 milioni
Motilità 6%
Grave oligoastenospermia.

Il “bello” (se mi passa il termine) è che il centro per la sterilità coniugale cui ci siamo rivolti (sempre Gorizia), dopo opportuna stimolazione per me, ha fissato per il 1 febbraio una IUI.
Tralasciando il fatto che secondo l’andrologo di mio marito con i risultati del II spermiogramma (3 milioni per ml) non c’erano comunque le basi per una IUI ma solo per un’inseminazione di secondo o terzo livello (FIVET / ICSI) .. il grosso problema è che lo sperma di mio marito è risultato, sia il 1 febbraio che il 4, completamente azoospermico.
Ora, dopo nuovo consulto con l’andrologo, mio marito ripeterà i dosaggi e – tra quindici giorni – un nuovo spermiogramma.

Secondo voi, quali possono essere le cause (e le eventuali cure) di una situazione del genere, con una degenerazione totale dello sperma?
Tenete presente che mio marito non ha avuto alcuna febbre, infezione o quant’altro da settembre a febbraio e che non ha assunto medicinali al di fuori del Nebid.
La nostra paura, a questo punto, è di non poter fare nemmeno la ICSI .. anche se, nella nostra totale ignoranza, ci pare che se era in grado di produrre spermatozoi a settembre, dovrebbe poterli produrre anche in seguito.
Grazie per l’attenzione
[#1]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Signora,
molto probabilmente la causa è proprio la somministrazione di Nebid
(testosterone undecanoato) che come tutti gli androgeni ad alto dosaggio deprime la spermatogenesi e può causare una ipotrofia testicolare. Generalmente l'effetto è transitorio, bisogna però che passino almeno tre mesi dalla sospensione del trattamemnto per ricontrollare l'esame del liquido seminale.
Cordiali saluti

Dr. A. GIAMBERSIO
www.ambulatoriodiandrologia.it

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
cara lettrice,

la somministrazione di Nebid potrebbe bloccare la produzione ipofisaria di Gonadotropine che poi determinano la produzione di spermatozoi.
Dopo tre mesi dalla iniezione di Nebid, faccia controllare suo Marito, con determinazione dei valori ormonali e ripetizione del liquido seminale ogni mese per altri 3-4 mesi in modo tale da verificare il ritorno ai valori precedenti.
Personalmente non me la sentirei di consigliare una IUI ad una coppia con tali valori, a meno che non venga considerata come preliminare ad una ICSI che sembrerebbe la unica soluzione
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si può presumere che l'azoospermia che si è attualemnte manifestata sia una conseguenza dell'assunzione del farmaco che Lei cita. Questa presunzione troverà conferma nei controlli seminali successivi alla sospensione della somministrazione terapeutica.
Ci tenga informati se lo ritiene utile ed opportuno.
Auguri affettuosi per la pronta risoluzione del problema ed un cordialissimo saluto.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili dottori,
innanzitutto Vi ringrazio per la solerzia. E anche per le notizie tutto sommato non negative, considerato che secondo l'andrologo di mio marito il Nebid non avrebbe dovuto influire negativamente sulla spermiogenesi, anzi secondo il suo parere la dovrebbe favorire.
Era questo che ci lasciava alquanto perplessi ..
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Ieri ci siamo rivolti a un notissimo centro per la PMA di Trieste.
Ovviamente, il dottore che ci ha ricevuto è un esperto ginecologo e non andrologo.
Abbiamo presentato il caso di mio marito, facendo cenno anche al Nebid ed alle conseguenze da voi paventate.
Secondo il dottore, tuttavia, il Nebid causa azoospermia nei soggetti con livello di testosterone alto (mio marito aveva il livello del testosterone libero inferiore alla norma e quello del testosterone totale nella media) e comunque non in dosi terapeutiche.

A questo punto, ha consigliato uno spermiogramma per il 25 febbraio (ultima iniezione di Nebid il 26/01), dicendo che se si trova qualche spermatozoo si procederà al congelamento. In ogni caso, in presenza di azoospermia "non spararsi in testa" ma ripetere l'esame dopo 40 giorni e così dicendo per almeno 6 mesi.

Cosa ci dobbiamo aspettare il 25 febbraio?
Inoltre, tenuto conto che mio marito giusto ieri è stato afflitto da colica renale (curata con flebo di Buscopan in Pronto Soccorso) e che quindi per alcuni giorni assumerà altri farmaci, potrebbe influire negativamente anche questo?

Grazie anticipatamente per la Vostra attenzione
[#6]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Signora,
purtroppo il risultato della terapia è sotto i suoi occhi!
La presenza di testosterone totale nei limiti esclude la presenza
di un deficit di testosterone.
In questi casi la somministrazione di androgeni ad alto dosaggio
è controindicata specie se si sta cercando di ottenere una gravidanza. Il mio consiglio è quello di ripetere periodicamente
l'esame del liquido seminale perchè non ci può essere certezza circa i tempi della ripresa della spermatogenesi che potrebbe avvenire anche prima del previsto (è il mio
augurio!)
Cordialità
[#7]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentilissimo Dot. Giambersio,
per noi sapere che la causa potrebbe essere il Nebid è una cosa assolutamente positiva.
E' certamente più frustrante vedere gli spermiogrammi "degenerare" e chiedersi se la cosa sia reversibile o meno.
L'importante per noi è che la condizione di azoospermia non sia definitiva, ma che la spermatogenesi riappaia. Non sarà certo un problema attendere due o tre mesi.
La prossima settimana, una volta finita l'assunzione dei medicinali per la colica renale, mio marito ripeterà in prima istanza i dosaggi ormonali.
A questo punto, secondo l'andrologo, se l'FSH sarà inferiore alla norma si può procedere con iniezioni di Puregon.
[#8]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Cara lettrice,

mi sembra che la prima risposta del Collega del centro di PMA sia sostanzialmente corretta. Una volta stabilito che non ci sono elementi per consentire una gravidanza "naturale" e si debba ricorrere ad una procedura ICSI, il fatto di avere tanti o pochi spermatozoi è abbastanza ininfluente. Altri sono i fattori che possono influire sui risultati.
Sulla scorta di tale assunto una terapia con Puregon non avrebbe molto significato, a mio modesto parere.
La spiegazione della azoospermia comparsa dopo Nebid è un altro aspetto "strano" ma che potrebbe avere le spiegazioni già espresse nelle precedenti risposte.
Cari saluti
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentile Dott. Pozza,
una volta che è stato appurata la necessità di ricorrere alla ICSI ci è chiaro che tanti o pochi spermatozoi è ininfluente, considerato a questo punto che paradossalmente ne serve uno.
Il nostro dubbio (la nostra paura, più che altro) è di non avere nemmeno quell'uno!
Sappiamo che in caso l'azoospermia continui si può procedere con altre tecniche quali la TESE, però dacchè abbiamo capito questo sistema è valido nel momento in cui l'azoospermia sia ostruttiva e non secretiva. Nel nostro caso, dubitiamo di rientrare nel caso di azoospermia ostruttiva.
Dalle prime risposte date da Lei e dagli altri Suoi colleghi, ci sembrava di aver capito che probabilmente è il Nebid ad aver intaccato la situazione, già di base non rosea, e che quindi una volta sospesa la somministrazione ed atteso un tempo di 3 /4 mesi saremmo ritornati ai valori precedenti, che paradossalmente (ai fini dell'ICSI) non erano poi così male. 3 milioni di spermatozoi (di cui rapidamente progressivi il 6% e quindi 180.000 "buoni") sono sufficienti per l'inseminazione.
Ripeto che la nostra paura a questo punto è esclusivamente quella di non poter fare nemmeno l'ICSI.
Cordiali saluti
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Abbiamo ritirato ieri i risultati dei dosaggi ormonali, prescritti dall'andrologo.

FSH 0,28 mUI/ml Parametri da 1,70 a 12,00 mUI7ml
LH 0,16 mUI/ml Parametri da 1,10 a 7,00 mUI/ml
PRL 14,18 ng/ml Parametri da 3,00 a 25,00 ng/ml
Testosterone Totale
6,50 ng/ml Parametri da 2,80 a 8,00 ng/ml
Testosterone Libero
8,30 ng/ml Parametri da 5,60 a 40,00 ng/ml

Sentito l'andrologo per le vie brevi, ha rilevato che l'ipofisi a suo parere non "lavora bene" ed ha paventato una cura ormonale, unitamente ad una risonanza magnetica.

Intanto domani è in programma uno spermiogramma (con eventuale congelamento) e non sappiamo cosa aspettarci.
[#11]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Signora,
le gonodotropine (FSH, LH) presentano dei valori bassi a causa
della somministrazione del Testosterone. Infatti, l'inibizione
della secrezione ipofisaria delle gonadotropine è la fisiologica
conseguenza dell'assunzione di androgeni. Per dirla in maniera diversa
l'azoospermia si è determinata proprio perchè è stata bloccata la secrezione
delle gonadotropine, quindi questo riscontro non ci meraviglia affatto.
Ora poichè il Nebid ha una emivita lunga (cioè rimane attivo per molto
tempo nell'organismo) è necessario aspettare più tempo perchè venga meno il
suo effetto inibitorio sulle gonadotropine e queste possano ricominciare ad essere normalmente secrete dall'ipofisi.
Cordiali saluti
[#12]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettrice ,
mi sembra che le considerazioni endocrinologiche ed andrologiche del collega Giambersio siano pienamente condivisibili anche tenendo conto del quadro seminale di partenza. Per rivalutare la situazione bisogna aspettare almeno 75-90 giorni dalla sospensione dell'androgeno preso da suo marito. Poi bisogna rivalutare attentamente la situazione clinica di suo marito. Se posso infine darle un altro consiglio utile per avere più informazioni dettagliate su questo particolare problema riproduttivo può consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo: https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/195-l-azoospermia-quando-non-ci-sono-spermatozoi.html.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#13]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili dottori,
innanzitutto Vi ringrazio per l'attenzione che ci rivolgete.
Come ampiamente previsto, ieri mio marito ha fatto uno spermiogramma risultato azoospermico.
Ora l'andrologo gli prescriverà una terapia ormonale a supporto, con delle iniezioni da fare a giorni alterni per tre mesi, e comunque unba risonanza magnetica.
Lo spermiogramma per l'eventuale congelamento lo rifarà a questo punto tra due mesi, dopo che saranno passati tre mesi e mezzo dall'ultima iniezione di Nebid. L'andrologo è abbastanza ottimista per farli "riapparire" questi benedetti spermatozoi,
Cordiali saluti
[#14]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara lettrice ,
a questo punto quello che noi possiamo semplicemente fare è valutare con lei le indicazioni che ha ricevuto. Se lo desidera, ci faccia sapere che tipo di terapia ormonale l'andrologo ,che ha consultato, ha prescritto a suo marito.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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www.andrologiamedica.org
[#15]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili Dottori,
la cura prescritta dall’andrologo consiste in
2 iniezioni di Gonal-f da 75 unità l’una ogni 48 ore, per quattro mesi.

La prima iniezione l’ha fatta l’11 marzo. Tra due mesi ripeterà lo spermiogramma con eventuale congelamento (e saranno passati 110 giorni dall’ultima iniezione di Nebid)

Nello spermiogramma (risultato azoospermico) del 5 marzo 2008 nelle conclusioni si evidenziano “rarissimi spermatidi rotondi”. È il segnale di una seppur lenta ripresa della spermatogenesi o non c’entra nulla?
Inoltre, a Vostro parere, dopo questa cura, al massimo riusciremo a ritornare alla situazione precedente (3 milioni di spermatozoi con motilità 6%) oppure ci sono speranze che si possa migliorare e tentare una IUI??
Tenendo sempre conto che mio marito è affetto da criptorichidismo monolaterale e che, cmq, quando lo spermiogramma risultò oligoastenospermico i livelli ormonali di LH e FSH erano nella norma.
[#16]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara lettrice ,
se la dispermia è legata alla criptorchidia è difficile pensare ad un miglioramento dopo trattamento con gonadotropine. In partenza l'FSH, da lei segnalato, era di 10mUI/ml. Molti considerano un tale valore non normale ma già alto ed indicante un problema a livello dell'epitelio seminale , probabilmente causato dalla stessa criptorchidia.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
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[#17]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Sinceramente facciamo fatica a capire.
Dopo gli ultimi dosaggi, l’FSH era 0,28. Assolutamente inferiore alla norma. L’andrologo ha diagnosticato un ipogonadismo secondaria.
Adesso mi cita questo “problema a livello dell’epitelio seminale” .. e che è “difficile pensare ad un miglioramento dopo trattamento con gonadotropine”.
Non capiamo. Significa che il massimo cui possiamo aspirare è tornare ai 3 ml/ml di spermatozoi o da questa azoospermia non ne usciamo più?
È stata prescritta una cura ormonale inutile? E tutti quei discorsi sul Nebid?
[#18]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara Signora ,
esatto! Il problema ora è quello di ritornare al punto di partenza. Come già scritto anche dagli altri colleghi che mi hanno preceduto basta sospendere il testosterone prima somministrato ed aspettare.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.andrologiamedica.org
[#19]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
cara lettrice,

penso sia estremamente difficile farsi seguire da uno specialista e, subito dopo cercare conferma o smentita ad un Forum Medico, che non può aver visitato e conosciuto il paziente, sulla congruità delle indagini o terapie consigliate.
Continui ad affidarsi allo specialista di cui lei o suo marito abbia un rapporto di fiducia senza metterne in dubbio la congruità o adeguatezza dei consigli
cari saluti
[#20]
Dr. Antonio Giambersio Andrologo, Endocrinologo 816 21
Gentile Signora,
l'ultima cosa che noi vorremmo fare è creare confusione e disorientamento nei pazienti.
In un caso come il suo due sono le possibilità:
1) o lei si affida con serenità al medico che la segue (senza chiedere altri pareri che possono solo crearLe confusione)
2) o chiedendo dei pareri anche ad altri medici deve mettere in conto che le opinoni potrebbero essere diverse.
Nella fattispecie tutti i colleghi che sono intervenuti in questa discussione mi pare abbiano consigliato di ASPETTARE
una normale ripresa della secrezione delle gonadotropine e verificare
periodicamente con un esame del liquido seminale la ripresa della spermatogenesi. Solo in seguito si potrà vedere e capire come curare l'alterazione del liquido seminale che suo marito ha verosimilmente per il criptorchdisimo (da qui la corretta e puntuale osservazione del collega Beretta). La somministrazione
del Gonal-F (Follitropina) complica, a mio modestissimo avviso,
ancora di più la situazione e rende più difficile seguire la
situazione di suo marito.
Con i più cordiali saluti


[#21]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Lungi da me mettere in dubbio le parole di nessuno, né di Voi medici utenti di questo sito né dell’andrologo cui ci siamo rivolti.
Credo però sia abbastanza normale da parte nostra essere in difficoltà nel capire, nel comprendere e da parte Vostra stabilire con esattezza le cause e le eventuali cure della situazione, perché purtroppo è chiaro che ogni paziente fa caso a sé e quello che vale in generale non è detto debba valere nel caso di specie.
Però per noi sarebbe importante, anche e soprattutto dal punto di vista psicologico capirete bene, avere dei paletti fissi, delle basi da cui ripartire.
A settembre 2007 c’erano, con una situazione ormonale deficitaria solo per il Testosterone Libero e con ovviamente un criptorichidismo mono laterale, 3 ml/ml di spermatozoi.
Inizia la cura a base di Nebid e febbraio / marzo abbiamo un’azoospermia.
Dunque, la causa è questo androgeno ad alto dosaggio che ha bloccato la spermatogenesi. Infatti, FSH ed LH sono quasi pari a 0. Il dato “combacia”.
Ora, unendo due fattori:
1. attendere pazientemente il tempo in cui cessa l’effetto del Nebid
2. aggiungere una terapia di supporto ormonale con Gonal-f
il risultato dovrebbe essere il ripristino della situazione di partenza. Che ovvio non è granchè, ma almeno l’ICSI la potremmo fare.
Purtroppo la medicina e la matematica non sono la stessa cosa!
Cordiali saluti
[#22]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Cara lettrice,
l'ultima affermazione da lei fatta è molto corretta ; la medicina è anche clinica , è valutare in diretta un paziente , è vedere il suo quadro clinico , fare una diagnosi ed impostare poi una terapia. Comunque, da quello che ci ha scritto , penso di interpretare il parere degli andrologi e dei patologi della riproduzione umana di questo forum dicendo che l'atteggiamento più corretto sarebbe a questo punto quello di aspettare (cessata la sommistrazione del testosterone ritornano a funzionare le proprie gonadotropine) e non "complicare" la situazione con la somministrazione di altri ormoni. Ripeto e sottolineo, da quello che lei ci scrive, questo mi sembra la prospettiva clinica più saggia.
Ancora un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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