Competenza per ginecomastia indotta da Finasteride?

Gentili Medici, per circa due anni ho seguito trattamento con Finasteride (1/4 di compressa da 5mg al dì) per gestione della calvizia andante. 2-3 mesi fa ho cominciato ad avere dolore ad entrambi i capezzoli (al tatto) e ad osservare un loro ingrossamento; all'occhio c'è stato anche un lieve accumulo di massa, ipotizzo ghiandolare, nei limitrofi dei capezzoli. Una rapida discussione con il medico curante ci ha portato a PREDIRE ginecomastia indotta da Finasteride. Mi ha suggerito di smettere col farmaco e attendere 2 mesi; in caso di mancata regressione ha prospettato un intervento chirurgico. 2 mesi e più sono passati e non c'è stata regressione. Ho letto però di possibili terapie farmacologiche.

La mia domanda è: qual'è la figura più idonea per una diagnosi e un trattamento? Vorrei rivolgermi al settore privato perchè in pubblico mi hanno prospettato tempi lunghi e vorrei accorciare i tempi per che ci siano maggiori probabilità di regressione. Così preferirei limitare la spesa rivolgendomi ad una figura che possa fare entrambe le cose. Endocrinologo o Andrologo? Ho letto precedenti interventi ma la competenza non mi è chiara.
Obiettività e consigli sono ben accetti.

Vi ringrazio moltissimo.
Saluti
[#1]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
gent.mo utente

innanzitutto converrebbe fare una ecografia mammaria per avere dei parametri di riferimento dopo una eventuale terapia farmacologica. La figura di riferimento e la medesima, lacosa importante e che sia competente nella parte endocrinologica. Esistono terapie a base di un gel con principio attivo il diidrotestosterone, si consulti con il medicoed eventualmente ci faccia sapere.

Cordiali saluti

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
assolutamente difficile che finasteride faccia questo, oltre alla ecografia, giustamnente indicata dal collega, indicherei una mammografia che3 le ginecomastie si dividono in duie categorie: vere (con ghiandola mammaria ipertrofica) e false (accumulo di grasso localizzato) 3 naturalmente profili ormonali.
[#3]
dopo
Utente
Utente
Per quanto attiene la scarsa probabilità di incappare in questo effetto collaterale, avrei un'ulteriore domanda, forse un po' più complessa. Ho un solo testicolo per via di una presunta torsione testicolare in giovanissima età. Mi chiedo se questo possa aver influito, unitamente al farmaco e alla mia mole "discreta", sull'insorgenza della ginecomastia. La completa assenza di barba sulle guance mi ha sempre fatto venire il sospetto. Quindi in generale: l'assenza di un testicolo ha effetto sui livelli ormonali?

Per la mammografia, per fortuna o purtroppo, non credo di aver raggiunto una massa mammaria critica sufficiente. Per fortuna la condizione è molto lieve, comunque antiestetica e un po' dolorosa.

Nel mentre prenderò appuntamento con un andrologo per discuterne e valutare quali esami da fare.
[#4]
Prof. Giovanni Maria Colpi Andrologo, Urologo, Endocrinologo 1.6k 22
gentile lettore,

la salute delle ghiandola mammaria è collegata con il profilo ormonale e di necessità anche alla funzione testicolare.

in presenza di un solo testicolo, il maschio deve ancor più tutelare e seguire annualmente i controlli periodici presso lo specialista di riferimento con l'andrologo.
perciò, visitando il paziente, sarà possibile escludere un nesso tra ginecomastia e testicolo.


cordialità

Prof. Giovanni Maria  Colpi

[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Non credo che l' assenza di un testicolo influisca in qualche modo.
[#6]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Comunque sia faccia un bel dosaggio ormonale (E2, Testosterone tot, LH, PRL) epoi dopo ecografia ci aggiuorni se lo crede.

Cordialità
[#7]
dopo
Utente
Utente
Buonasera! dunque sono riuscito a farmi un po' di analisi. Vi riporto i risultati con la premessa che oltre alla ginecomastia, in questi ultimi 3 anni ho avuto diversi sintomi, anche abbastanza debilitanti, che ho tentato di attribuire ad altri fattori, anche attraverso alcune visite e analisi che purtroppo hanno portato ad un niente di fatto. Inoltre è da dire che ho usato efexor 37,5mg per due anni a fronte di 3 anni di Finasteride 1mg. L'assunzione dei due farmaci è iniziata pressochè concomitantemente e alla luce di alcune evidenze che ho trovato in letteratura che gli SNRI possono elevare la prolattina, non so più se e a quale dei due farmaci attribuire gli effetti collaterali. Quindi Efexor è sospeso da 1,5 anni e Finasteride da 5 mesi. I sintomi principali sono:
-Calo libido (permane)
-Rarissime erezioni spontanee (permane)
-Forte difficoltà di concentrazione (situazione migliorata ma il completo rientro è da verificare quando ricomincerò a seguire le lezioni all'università)
-Eiaculazione eterogenea, ridotta e talvolta liquida (permane)
- Saltuariamente sensazione di pressione al testicolo un po' dolorosa (permane)
- Ansia estrema, iniziata all'inizio delle cure (sembra rientrata ma anche questa è da verificare nelle situazioni di stress)
- Astenia (sembra rientrata ma dovrò verificare al momento che riprenderò a fare attività fisica)
-Ginecomastia lieve con dolore (permane inalterata)
-Estrema difficoltà di risveglio, anche con una moltitudine di sveglie (mi ha procurato non pochi guai ma ora pare rientrata completamente)
-Spesso gambe fortemente indolenzite e forti dolori alle ginocchia durante e dopo corsa e tennis, al punto che ho dovuto smettere ed evitare gli stress alle gambe (indolenzimento pare passato, il dolore alle ginocchia è da riverificare con attività sportiva).
-Fortissima e costante flatulenza con ciò che ne consegue (pare passata)
-Durante la cura con solo Finasteride, poco prima che insorgesse la ginecomastia, ho avuto anche una forte eruzione cutanea su tutto il busto, difficilmente attribuibile a fattori ambientali, dalla zona pubica al collo, braccia incluse. Dopo una cura con cortisonico orale non si è più ripresentata.

Riporto i risultati delle analisi (uso tre asterischi per indicare le misure segnalate in grasseto sul referto):

GLICEMIA 88 mg/dl (60-110)
AZOTEMIA 27 mg/dl (15-40)
CREATININEMIA ***0,77 mg/dl (0,8-1,3)
COLESTEROLO TOT. ***168 mg/dl (170-220)
COLESTEROLO HDL 49 mg/dl ( 35-54 nessuna azione protettiva)
TRIGLICERDIDI 67 mg/dl (30-220)

ELETTROFORESI PROTEICA
Albumina 63,3 % (55,8-66,1)
Globuline Alfa 1 4,0 % (2,9-4,9)
Globuline Alfa 2 10,6 % (7-12)
Globuline Beta 1 ***4,4 % (4,7-7,2)
Globuline Beta 2 4,8 % (3,2-6,5)
Globuline Gamma 12,9 % (11-20)
Rapporto Albumina/Globuline 1,72 (1,1-2,4)
Proteine totali 7,5 gr/dl (6,4-8,2)
TRANSAMINASI GOT 18 mU/ml (5-34)
TRANSAMINASI GPT 15 mU/ml (0-55)
GAMMA GT 17 mU/ml (12-64)

BILIRUBINA FRAZIONATA
Bilirubina totale ***1,30 mg/dl (0,10-1,00)
Bilirubina diretta ***0,4 mg/dl (0,05-0,3)
Bilirubina indiretta 0,9 mg/dl (0,2-0,8)

SODIEMIA 141 mEq/l (138-148)
POTASSIEM 3,9 mEq/l (3,6-5,2)
CALCEMIA ***9,5 mg/dl (8,4-10,2)

ESAME COMPLETO URINE
Glucosio 0 mg/dl (Assente)
Bilirubina 0 (Assente)
Chetoni 0 mg/dl (Assenti)
Peso Specifico 1,022 (1,005-1,025)
Sangue 0 (Assente)
PH 5.5 (4,8-7,5)
Proteine 5 mg/dl (Fino a 10)
Urobilinogeno 0,2 E.U./dL (Fino a 0,2)
Nitriti - (Negativi)
Colore giallo oro
Aspetto limpido (limpido)
Es. Microscopico (eseg a 400X)
alcune cellule
delle medie vie urinarie
delle basse vie urinarie
rari leucociti

ERITROSEDIMETRIA (VES) 8 mm/h (2-20)

EMOCROMOCITOMETRICO E MORFOL.
leucociti 9,15 mila/mmc (4,60-10,2)
eritrociti 5,58 M/uL (4,04-6,13)
emoglobina 14,0 g/dl (12,2-18,1)
ematocrito 42,0 % (42,0-52.0)
MCV ***75,3 fL (80-97)
MCH ***25,1 pg/eritr. (27,0-31,2)
MCHC 33,3 g/dl (31,8-35,4)
AMP.DISTR.ERITROCITARIA 12,8 % (11,6-14,8)
Piastrine 264 K/uL (142-424)
AMP. DISTRIB. PIASTRINICA 5,67 fL
Formula leucocitaria (%)
eosinofili 3,042 % (0-7)
basofili 0,736 % (0-2,50)
neutrofili 49,73 % (37-80)
linfociti 38,42 % (10-50)
monociti 7,57 % (0-12)
Formula leucocitaria (n.)
eosinofili 0,278 K/microl. (0-0,7)
basofili 0,067 K/microl. (0-0,2)
neutrofili 4,551 K/microl. (2,00-6,90)
linfociti 3,562 K/microl. (0,6-3,40)
monociti 0,692 K/microl. (0-0,9)

TSH 3,11 micrU/ml (0,35-4,94)

ANTICORPI ANTI TIREOGLOBULINA 139,9 UI/ml (V.N. 5-100)

ANTICORPI ANTIPEROSSIDASI TIR 19,5 UI/ml (V.N. 1-16)

FSH basale ***1,5 mUI/ml (1,3-13,6)

17BETAESTRADIOLO 15 pg/ml (11-44)

LH basale ***1,4 mIU/ml (1,1-8,7)

PROLATTINA basale ***87,3 ng/ml (2-18)

TESTOSTERONE basale 3,57 ng/ml (2,80-11,0)

PSA PROSTATE SPECIFIC ANTIGEN 0,50 ng/ml (0-4)

SHBG 28,6 nmoli/l (10-55)

I valori normali sono selezionati in funzione del sesso, metodo ed età.

Attendo un appuntamento per valutare queste analisi e per l'ecografia mammaria.
Quello che mi salta all'occhio è l'iperprolattinemia. Valori così elevati possono essere dovuti a stress? e soprattutto quali sintomi da me accusati possono essere causati da un'iperprolattinemia? altre considerazioni sono naturalmente ben accette.

Vi ringrazio infinitamente per la pazienza.
Cordiali saluti!
[#8]
dopo
Utente
Utente
messaggio doppio scusate
[#9]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

oltre alla presenza di autoanticorpi tiroidei in eccesso che farebbero pensare ad una tiroidite autoimmune e alla bilirubina elevata in tutte le sue frazioni anche il quadro della prolattina merita un approfondimento con l'esecuzione di tre prelievi ogni 15 minuti. Tuttavia la prolattina è un ormone “capriccioso”, poiché aumenta e diminuisce la sua concentrazione nel sangue in poco tempo avendo un ritmo circadiano con pulsatilità molto variabile. La sua variabilità dipende anche da stimoli esterni, al fatto che gli occhi siano chiusi o aperti, quando siamo stanchi o abbiamo riposato ecc., a tal punto che possono esserci differenze notevoli tra un prelievo e l'altro. Il consiglio è quindi di consultarsi con un endocrinologo con competenze andrologiche che valutata la situazione clinica nel suo complesso le indicherà le terapie più idanee.

Un cordiale saluto
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.Carlo Maretti, la ringrazio delle indicazioni.
Ho parlato con mia madre e mi ha detto di avere un'analoga tiroidite; che sia congenito non so, comunque ne parlerò con l'endocrinologa con cui sono in contatto.
Per la prolattina in effetti avevo dormito poche ore la notte e al momento delle analisi ero un po' di corsa; magari questi due fattori possono aver incrementato il valore. Ciò che a mio modo di vedere, da profano, spiegherebbe alcuni sintomi sono i valori ai limiti inferiori di testosterone, FSH, LH. Se ci fosse un'iperprolattinemia questo forse sarebbe spiegato ma in caso contrario....non saprei come spiegarmelo (sempre da profano) visto che fino a qualche anno fa, a mia memoria, avevo una rassicurante potenza sessuale che mai mi aveva dato problemi.

La ringrazio nuovamente.
[#11]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
segua il consiglio poi si vedra',ora i dati a disposizione sono insufficienti per fare una diagnosi.

Cordialita'
[#12]
dopo
Utente
Utente
Va bene! molto gentile grazie! vi faccio sapere per eventuali interessanti novità.

Cordiali saluti
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