Clamidia resistente antibiotici

Da 5 giorni ho ultimato la terapia prescrittami (veclam 500 mg 2/die x 7gg) per un'uretrite da clamidia, nonostante ciò l'indolenzimento del testicolo è ancora presente (epididimite?), e "spremendo" bene l'uretra compare tuttora una gocciolina davvero molto piccola di secrezione mucosa, sono già stato trattato per la gonorrea e la clamidia con cefixoral 500 mg in un'unica somministrazione e azitromicina 1000 mg, senza risultati, circa tre settimane fa; in seguito, dopo circa una settimana, vista la persistenza dei sintomi feci il tampone con ricerca di clamidoa neisseria mycoplasma etc., risultato poi positivo solo alla clamidia. le mie domande quindo sono: è possibile che gli antibiotici, presi una settimana prima, abbiano occultato il gonococco curato in maniera csoi "leggera"?
è forse il caso di anticipare il tampone prescrittomi dal medico di famiglia da effettuarsi dopo 2 settimane dalla cura antibiotica (solo per la clamidia) magari estendendolo alla neisseria e, magari, stavolta anche con antibiogramma? O forse sarebbe più opportuno, vista la possibilità di un falso negativo e a permanenza dei sintomi, passare ad un atro antibiotico (il terzo!), magari abbandonando i macrolidi (cosa che, peraltro, forse, secondo il mio umilissimo parere di non addetto a lavori, sarebbe stato più opportuno fare prima, vista l'inefficacia dell'azitromicina)?

Grazie in anticipo per l attenzione.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro Utente,la decisione strategica va presa dallo specialista,anche,e,soprattuto,considerando i tempi di remissione di una uretrite che può tendere a cronicizzarsi.Le consiglio,comunque,di non spremere alla ricerca della "goccia",in quanto potrebbe artificiosamente favorire,con il trauma,lo stato flogistico.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
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