Minzione frequente e calo libido

Gentili dottori,
vorrei chiedere il vostro parere in merito a una serie di sintomi di cui sto soffrendo negli ultimi mesi. Innanzitutto sento spesso la necessità di urinare; in media una volta ogni due ore, ma a volte anche più frequentemente. Inoltre molto spesso per riuscire ad espellere tutta l'urina devo "spingere", ed è quasi sempre presente un certo sgocciolio alla fine, come se le ultime gocce faticassero ad uscire. Mi capita anche di provare un senso di minzione incompleta che mi spinge ad urinare nuovamente subito dopo. Il getto di urina spesso è leggermente deviato (in genere verso sinistra) e a volte è leggermente frastagliato. Solo raramente sento un leggero bruciore durante e subito dopo la minzione.
Oltre a questi sintomi, negli ultimi mesi ho constato una riduzione piuttosto forte del desiderio sessuale, con conseguente difficoltà ad avere erezioni soddisfacenti quando sono con la mia ragazza. Anche le erezioni mattutine sono meno frequenti e meno vigorose.
La cosa che mi preoccupa di più, vista la mia giovane età, è proprio il calo del desiderio. Potrebbe trattarsi di una prostatite? In tal caso, si può curare completamente? Ovviamente ho già deciso di rivolgermi al mio medico, ma dal momento che in questo periodo sono molto impegnato e probabilmente non avrò tempo prima di un paio di settimane, nel frattempo vorrei chiedere il vostro parere in modo da tranquillizzarmi un po'...
Colgo l'occasione per porvi anche un'altra domanda che non c'entra nulla coi sintomi finora esposti. Il mio pene in erezione presenta una curvatura verso sinistra di entità molto modesta, che non mi crea nessun problema. Il fatto però è che ho notato questa curvatura circa 3 anni e mezzo fa dopo una botta piuttosto forte ricevuta a pene flaccido, in seguito alla quale non mi ero rivolto ad un medico dal momento che non era presente nessun ematoma e il dolore dopo non molto era del tutto sparito. Può anche essere che la curvatura fosse già presente prima del trauma e che io ci abbia fatto caso solo dopo. In ogni caso, nonostante sia passato un sacco di tempo, ogni tanto mi torna in mente quell'episodio e vengo colto dal timore che la curvatura in questione possa accentuarsi col tempo (cosa che finora non è avvenuta). Ho motivo di preoccuparmi oppure (sempre ammesso che tale curvatura sia effettivamente comparsa in seguito al trauma ricevuto) l'eventuale lesione, dopo più di tre anni, deve necessariamente essersi stabilizzata?
Scusandomi per la lunghezza del post e ringraziandovi per l'attenzione, vi porgo cordiali saluti.
[#1]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

Valutiamo le cose una alla volta partendo dall`ultima dove l`incurvamento puo`essere valutato con un ecografia dinamica peniena che valuta anche l`entita`del vecchio trauma. la sintomatologia minzionale merita di essere valutata attraverso esami cultirali sull`urina e sul liqido seminale che indicherebbero anche l`eventuale terapia daintraprendere. Ne parli con il suo medico di base e nel caso ci faccia sapere.

Cordialita`

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire per bene la causa o le cause dei suoi problemi e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Comunque, come spesso ripeto da questo sito e vista la sua "giovane" età, approfitti di questi "disturbi-malesseri" e non sicurezze , per conoscere finalmente, se non ancora fatto, il suo andrologo di fiducia.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/227-quando-il-pene-e-curvo-come-si-valuta-e-che-cosa-si-fa.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/226-il-desiderio-sessuale-che-fare-quando-viene-a-mancare.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Vi ringrazio prima di tutto per aver risposto così rapidamente.
Credo valga la pena di sottolineare che quando il desiderio è presente non ho grosse difficoltà a raggiungere una piena erezione. Il problema è proprio il desiderio: perchè si presenti mi occorrono diversi giorni di astinenza (una settimana o anche di più). Invece quando manca o è basso, volendo sono in grado (insistendo un po') di raggiungere l'erezione tramite masturbazione anche più volte al giorno, ma con la mia ragazza i risultati lasciano invece a desiderare. E' possibile che ci sia anche una componente psicologica? Comunque resta il dato di fatto che tutto ciò è cominciato alcuni mesi fa più o meno in concomitanza con l'acuirsi dei sintomi minzionali, alcuni dei quali erano già presenti in misura minore da molto tempo, ma a cui non avevo dato peso (e probabilmente ho fatto male a trascurarli). E' per questo che ho pensato che le due cose potessero essere collegate e ho ipotizzato un qualche problema alla prostata.
A questo punto, aspetto di sentire cosa mi dirà il mio medico di base, sperando non sia nulla di grave...
Grazie ancora e buona serata.
[#4]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Bene proceda e se servisse ci faccia sapere

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Buonasera dottori,
approfitto di nuovo della vostra disponibilità per aggiornarvi sulla situazione e chiedere qualche consiglio. Alcuni giorni fa finalmente mi sono recato dal mio dottore il quale, non appena gli ho descritto i sintomi minzionali e il deficit erettile, mi ha subito detto che con ogni probabilità si tratta di una prostatite. Mi ha quindi prescritto un antibiotico per via orale da prendere per 10 giorni, mi ha raccomandato di bere molta acqua, e mi ha invitato a tornare da lui nel caso dopo una decina di giorni dopo la fine della terapia la situazione non si fosse risolta. Di mia iniziativa, ho poi pensato fosse una buona idea eliminare alcol e caffè per un po', poichè ho letto che risultano irritanti per la prostata. Vorrei al proposito chiedervi qualche informazione più precisa: queste due sostanze vanno evitate del tutto o è sufficiente limitarsi a un consumo moderato? E per quanto tempo? Vorrei anche chiedervi se un aumento della produzione di liquido preseminale possa anch'esso essere dovuto all'infiammazione della prostata. Ho infatti notato che da un po' di mesi mi basta un minimo di eccitazione con appena un accenno di erezione per produrre una considerevole quantità di liquido prespermatico. Voi cosa ne pensate?

Altra cosa che ho notato da qualche settimana è una vena un po' più dura dulle altre, non visibile ma percepibile al tatto come una specie di cordoncino, che percorre tutta l'asta del pene dal pube fino alla corona del glande. Ho riferito anche questo fatto al mio dottore, il quale dopo averla controllata mi ha assicurato che non è nulla di cui preoccuparsi. Ha poi velocemente controllato tramite palpazione pene e testicoli e mi ha detto che tutto gli sembra normale. Del mio dottore mi fido e se mi dice che è tutto a posto ci credo, però non capisco come mai quella vena da un po' di tempo mi sembri più dura del normale. So che è sbagliato farsi diagnosi da soli, ma facendo qualche ricerca su internet ho letto di una certa malattia di Mondor, che provoca un indurimento della vena senza causare dolore e che guarisce da sola nel giro di qualche mese. E possibile che sia il mio caso o sono solo mie paranoie? C'è qualche precauzione che dovrei adottare?
Sperando in una vostra risposta, vi ringrazio e vi auguro una buona serata.
[#6]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent..mo utente

E' ipotizzabile pensare che la sua sintomatologia minzionale legata alla prostatite sia passata, visto che non ne parla, come del resto anche l'incurvamento e gia' mi sembra un grande passo avanti. Alla sua eta' basta non "alzare troppo il gomito" e puo' mangiare di tutto che le assicuro che non incide sulla sua prostata, infine per il supporto psicologico penso sia il caso di confrontarsi.

Un cordiale saluto
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2016
Ex utente
Grazie per la risposta dottor Maretti. I sintomi minzionali non sono ancora del tutto risolti (mi mancano ancora 3 giorni di antibiotico) ma mi sembra stiano migliorando. L'incurvamento è ancora lì e, anche se per via della sua lievissima entità non mi crea problemi, vedrò di decidermi a farmi vedere da uno specialista per eseguire l'ecografia dinamica di cui parlava nella prima risposta in modo da assicurarmi che non ci sia nulla di cui preoccuparsi. Già il fatto che il mio dottore non abbia riscontrato nulla di anomalo alla palpazione mi ha comunque tranquillizzato un po'.
Valuterò cosa fare per il calo di libido che a quanto mi sembra di capire deve avere origini psicologiche (non fatico a crederlo, visto il numero di ansie che mi sto facendo venire ultimamente).
Un cordiale saluto anche lei.
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